Il lockdown da Coronavirus ha cambiato tutte le nostre abitudini ed anche il modo di stare in coppia.
Se prima, presi dal tran tran quotidiano, il tempo insieme era limitato ad un paio d’ore, con il confinamento alcune coppie si ritrovano a dover condividere lo spazio per tutto il giorno, mentre quelle non conviventi si ritrovano distanti.
Stare insieme 24 ore può far notare dei difetti dell’altro. Per le coppie che già stavano affrontando delle difficoltà, questo periodo potrebbe esacerbarle. Per le coppie non conviventi, invece, questa distanza potrebbe essere un banco di prova.
Sicuramente sarà difficile rinunciare a vedersi tutti i giorni o ai week end insieme, per questo può essere utile organizzare una nuova e momentanea routine con degli appuntamenti fissi al telefono, videochiamate in cui si possono condividere dei momenti come serie tv, cene, o aperitivi con il partner, anche se a distanza.
Oltre alle coppie a distanza o quelle già conviventi ci possono essere le coppie che hanno approfittato di questa situazione per andare a convivere o per fare una prova di convivenza pur di non stare lontani. Se da un lato questa situazione può essere vissuta come un gioco o una vacanza prolungata, quindi cogliendo solo gli aspetti positivi dello stare sotto lo stesso tetto, dall’altro sarà una prova del nove ancora più complicata.
Infatti, già normalmente una nuova convivenza significa un’evoluzione nella storia della coppia, e ciascun partner deve fare i conti con le abitudini pregresse dell’altro: bisogna venirsi incontro per trovare il giusto incastro tra i due modi di vivere e costruirne uno nuovo che soddisfi le aspettative che si avevano. Dall’altro lato, se questo cambiamento del ciclo di vita avviene in un momento di isolamento forzato, rischia di diventare un boomerang per la coppia perché si può essere meno tolleranti verso i piccoli difetti che si possono scoprire nelle abitudini casalinghe del partner.
In tutte queste situazioni di coppia, questa quarantena forzata può essere un modo per riscoprirsi o guardarsi con occhi diversi.
Ovviamente non tutto è idilliaco, ed il rischio che aumentino le discussioni, anche dovute a banalità o alla clausura forzata, è alto. Sicuramente, in questo caso, è importante disinnescare l’eventuale litigio e, come citato nel film “Perfetti sconosciuti”, disinnescare significa “Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non è debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio (…) chi riesce a fare un passo indietro, invece, sta un passo avanti”.
In questa nuova dimensione, inoltre, possono riemergere vecchi rancori sopiti e, soprattutto, non c’è più la rete amicale o gli interessi fuori casa o, nel caso di coppie non conviventi, vengono meno i momenti di intimità che aiutano ad alleviare le tensioni ed a ricaricarsi mentalmente.
In questo momento è importante che il tempo della coppia sia un giusto equilibrio tra lo stare insieme ed il mantenere ciascuno i propri spazi.
Questa nuova realtà può essere utile per condividere con il partner
degli interessi, o trovarne di nuovi insieme, ma allo stesso tempo è importante che ciascuno conservi delle attività individuali.
Oltre a ridefinire il tempo, la coppia si trova a dover anche ridefinire lo spazio fisico della casa e la gestione della stessa. A tal proposito, è consigliabile (dove possibile) separare gli spazi fisici, dove ognuno possa trascorrere del tempo per i propri hobby e le proprie abitudini non
condivisibili con l’altro, e quelli in cui si fanno attività insieme. Sarebbe importante anche organizzare distintamente i tempi e gli spazi di lavoro da quelli di ricreazione.
La capacità di riorganizzarsi e adattarsi sarà una risorsa che la coppia si porterà nel proprio bagaglio esperienziale e a cui potrà attingere anche
in altri momenti in cui sarà chiamata a ridefinire il modo di stare insieme, come ad esempio può essere l’arrivo di un figlio.
In questa convivenza forzata ci sono anche i lati positivi. È importante tenere a mente che questo periodo non si verificherà più e che, quindi, è fondamentale sfruttare le risorse a disposizione per rafforzare la coppia.
Affrontare i conflitti e superarli rinsalda la coppia, ed è un esercizio che può tornare utile nei momenti di tensione futuri. Inoltre, i tempi per parlare, conoscersi meglio e dedicarsi all’altro sono dilatati rispetto alla frenesia quotidiana.
Una parte importante riguarda l’ascolto sia di sé stessi e dei propri bisogni che dell’altro e la condivisione di tutti questi nuovi stati d’animo.
È comunque importante rammentare che questo tempo di lockdown è a termine, e che dopo riprenderemo il vortice della vita quotidiana, probabilmente con nuove consapevolezze, ma con il rischio
di venire risucchiati dalle nostre vite, forse anche perché bramosi di riprenderci il tempo che ci sembrerà di aver perso.
Il tempo forzato insieme può, quindi, diventare un’opportunità da custodire e potremmo considerarlo non come tempo che abbiamo perso, ma come tempo che ci è stato inaspettatamente regalato da dedicare a noi stessi e alla coppia.
Articolo a cura della Dott.ssa Emanuela Barbarito
Psicologa, Neuropsicologa Forense
Specializzanda in psicoterapia sistemico familiare e relazionale
Centro ABC