Con il d.p.c.m. di ieri, lunedì 9 marzo 2020, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esteso all’intera nazione le misure restrittive già vigenti nelle ex zone rosse di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna per il contenimento del contagio da Covid-19.
Alla vigilia dei 10mila contagi e con un numero di decessi vicino alle 500 unità (numeri destinati inevitabilmente a salire nelle prossime giornate) è quanto mai importante seguire le regole previste per cercare di limitare i contatti con l’esterno, anche se questo comporterà un drastico cambiamento delle nostre abitudini.
Per chiunque, l’unica soluzione da adottare è RESTARE A CASA e spostarsi solo in casi di effettiva necessità e urgenza, seguendo le misure adottate dal Governo.
Potete leggere il testo del d.p.c.m., ribattezzato #IoRestoACasa sulla Gazzetta Ufficiale a questo link.
Nella speranza di esservi d’aiuto, abbiamo preparato un piccolo vademecum per capire COSA SI PUO’ FARE e COSA E’ VIETATO da oggi fino alla data del 3 aprile su tutto il territorio nazionale.
COSA SI PUO’ FARE E CON QUALI LIMITAZIONI
- recarvi al supermercato per fare la spesa
Tutti gli esercizi commerciali devono garantire il mantenimento della distanza di almeno un metro tra i clienti, pertanto vi potrà capitare di fare la fila all’ingresso dei supermercati. Per agevolare le operazioni di acquisto è consigliabile entrare SINGOLARMENTE e mantenere un dignitoso contegno nell’acquisto dei beni di prima necessità.
Arraffare tutto il possibile è dannoso per chi si recherà dopo di voi, anche perché i supermercati saranno regolarmente approvvigionati giorno per giorno, dunque è buona norma fare la spesa con moderazione.
- recarvi in farmacia e parafarmacia
Le farmacie e le parafarmacie resteranno aperte esattamente come i supermercati
- portare il cane a spasso o uscire a fare una passeggiata
Non è vietato uscire di casa, sempre nel rispetto della regola del metro di distanza. Evitare IN OGNI CASO gli assembramenti. Approfittate delle aree verdi in prossimità delle vostre abitazioni.
- fare sport all’aperto
Come sopra. Meno persone ci sono attorno a voi, meglio è. Evitare assolutamente contatti con umori corporei altrui.
- andare al bar o al ristorante
Bar e ristoranti saranno aperti dalle 6 alle 18, ma dovranno garantire la distanza di un metro tra un cliente e l’altro. Se vedete troppa gente NON ENTRATE o aspettate che si svuoti.
- ordinare merce on-line
I corrieri merci potranno circolare, quindi si può ordinare tranquillamente su Amazon o via internet.
- prendere i mezzi pubblici
Il trasporto urbano non sarà interrotto soprattutto per permettere ai cittadini di raggiungere il luogo di lavoro, ma in virtù delle ragioni del decreto il consiglio è quello di evitare sempre spostamenti non necessari. Vi consigliamo di NON salire su autobus pieni o su vagoni metro con un’alta concentrazione di persone. Inoltre, vi suggeriamo di igienizzarvi le mani con detergenti gel o salviettine umidificate.
COSA NON SI PUO’ FARE
- Andare in piscina, palestra, al cinema, a teatro, al museo
Tutte le attività ricreative al chiuso sono sospese almeno fino al 3 aprile. Non saranno celebrate neanche le funzioni religiose.
- Recarsi a casa di parenti e amici
Evitatelo se non necessario. La logica del decreto è di minimizzare i contatti con soggetti non conviventi.
- Spostarvi in comuni limitrofi o viaggiare
A meno che non si tratti di situazioni di NECESSITA’, come
-assistenza domiciliare
-motivi lavorativi
-motivi sanitari
che tuttavia devono essere giustificati da un’autocertificazione che vi mettiamo a disposizione qui e che ha valenza penale. L’autocertificazione deve essere esibita al pubblico ufficiale che in qualunque momento potrà chiederla, e potrà essere oggetto di controlli successivi.
In caso di dichiarazioni false scatterà la denuncia per inosservanza del provvedimento dell’autorità (art. 650 del codice penale), punita con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro se il fatto non costituisce un più grave reato.
- Andare a bere una birra con amici
No, no e no. A qualunque età e in qualunque parte d’Italia. Sono vietati gli assembramenti e sarebbe bene anche limitare gli inviti a casa.
- Avere contatti con persone a rischio
Immunodepressi, anziani, pazienti oncologici o con altre patologie gravi (tra cui cardiopatici, ipertesi, diabetici) sono i soggetti più a rischio dalla minaccia Covid-19 pertanto, per il bene di tutti, a meno che non si abbia necessità di offrire assistenza domiciliare, NON ENTRIAMO IN CONTATTO CON QUESTE PERSONE.
- Credere a tutte le informazioni poco chiare o avventate ricevute attraverso condivisioni su whatsapp, facebook e altri social network
In tempi di emergenze, è pieno di buontemponi che amano far circolare notizie assolutamente non veritiere su Whatsapp, magari nei gruppi che condividiamo con amici e familiari. Vi sconsigliamo caldamente di credere ad audio allarmanti, notizie senza indicazione di fonti e di informarvi SOLO attraverso canali ufficiali, come gli account istituzionali dei Ministeri, della Protezione Civile, dei vostri Comuni di Residenza, dei vostri Sindaci e di altri enti amministrativi.
Non cadete nella trappola delle fake news.
COSA FARE SE AVVERTO I SINTOMI DEL COVID-19?
Procedete per gradi
I sintomi della patologia Covid-19 sono: febbre, sintomi influenzali come tosse, mal di gola, dolori muscolari, affaticamento respiratorio, spossatezza.
Ho i sintomi? Potrebbe trattarsi di Covid-19 se sono certo di aver avuto occasione di entrare in contatto con il virus, ossia se negli ultimi 14 giorni ho assunto comportamenti a rischio (partecipazione ad assembramenti soprattutto, ma anche lavoro a contatto con il pubblico) o sono entrato in contatto con una persona infetta, o sono stato in un’area a rischio (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna), o se ho frequentato una struttura sanitaria.
La prima misura da adottare è RESTARE IN CASA, non uscire per nessun motivo e e chiamare il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. In caso di febbre alta e sintomi persistenti, non indugiare in nessun modo.
Le Regioni hanno attivato numeri verdi dedicati per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione del contagio del nuovo coronavirus in Italia:
- Basilicata: 800 99 66 88
- Calabria: 800 76 76 76
- Campania: 800 90 96 99
- Emilia-Romagna: 800 033 033
- Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
- Lazio: 800 11 88 00
- Lombardia: 800 89 45 45
- Marche: 800 93 66 77
- Piemonte:
- 800 19 20 20 attivo 24 ore su 24
- 800 333 444 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20
- Provincia autonoma di Trento: 800 867 388
- Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751
- Puglia: 800 713 931
- Sardegna: 800 311 377
- Sicilia: 800 45 87 87
- Toscana: 800 55 60 60
- Umbria: 800 63 63 63
- Val d’Aosta: 800 122 121
- Veneto: 800 462 340
NON RECATEVI ASSOLUTAMENTE AL PRONTO SOCCORSO O PRESSO GLI STUDI MEDICI PERCHÉ RISCHIERESTE DI INFETTARE TERZE PERSONE.
Avere a cuore la salute degli altri equivale ad avere a cuore anche la propria. I sacrifici di tutti saranno utili per fermare l’epidemia di Covid-19 e tornare alla normalità il prima possibile.