A partire dal 2021, nel Regno Unito, non ci saranno più distinzioni nella donazione di sangue tra uomini gay / bisessuali ed eterosessuali.
Il paese oltremanica è solo l’ultimo della lista a rivedere le linee guida sul divieto di donare, dopo una lunga battaglia, durata anni, degli attivisti che lamentavano una forte discriminazione nella politica di prevenzione in vigore, la quale prevedeva l’astinenza dal sesso orale o anale per tre mesi prima di donare.
L’obbligo di astensione, generato perlopiù dal timore che il sesso tra uomini fosse un veicolo di maggiore contagio dell’HIV, è stato confutato da statistiche che hanno registrato una sostanziale parità nei nuovi contagi di HIV tra gli uomini gay e quelli eterosessuali negli ultimi anni. Cade così uno degli ultimi baluardi della discriminazione verso gli uomini gay e bisex nel Regno Unito, che negli anni ha di certo contribuito ad alimentare uno stigma dannoso ai danni dell’intera comunità.
Le nuove linee guida previste dal Dipartimento della Sanità consentiranno donazioni di sangue da chiunque abbia avuto uno o nessun partner sessuale negli ultimi tre mesi, senza distinzione di genere e/o orientamento sessuale.
“Questo cambiamento epocale nella donazione di sangue è sicuro e consentirà a molte più persone, che in precedenza erano state escluse dai criteri di selezione dei donatori, di cogliere l’opportunità per aiutare a salvare vite umane“. Così Matt Hancock, segretario alla sanità e all’assistenza sociale del Regno Unito, ha concluso l’intervento che ha annunciato le nuove regole.
Cosa prevedono le nuove regole?
Per poter donare liberamente, i cittadini gay e bisex del Regno Unito dovranno attendere l’estate 2021.
L’annuncio di Hancock è giunto dopo che il governo ha istituito un gruppo chiamato FAIR, per la valutazione del rischio individualizzato, all’inizio del 2019. Questo gruppo comprende rappresentanti dei quattro enti di donazione del Regno Unito, gruppi LGBT +, esperti medici e scientifici e rappresentanti di pazienti e donatori.
La nuova politica di donazione prevede comunque nuove restrizioni, valutate però sui comportamenti sessuali indipendentemente dal genere del donatore. In particolare, chiunque abbia usato un farmaco chemsex nei sei mesi precedenti alla donazione non potrà donare; così come coloro che hanno assunto pillole PrEP per evitare di contrarre l’HIV, o chi ha ricevuto cure per la sifilide negli ultimi 12 mesi.
Una grande conquista, invece, riguarda la decisione di rendere la donazione di sangue neutrale rispetto al genere, e pertanto più inclusiva: il sistema di screening dei donatori di sangue non chiederà più alle persone se i loro partner fossero maschi o femmine.
Deborah Gold, amministratore delegato del National AIDS Trust, pur accogliendo con soddisfazione le nuove misure, guarda già ai prossimi obiettivi, come un’azione più incisiva sulle disuguaglianze sanitarie endemiche “che portano all’impatto sproporzionato dell’HIV su alcuni gruppi, inclusi uomini gay e bisessuali e persone provenienti dalle comunità dell’Africa nera“.
Come si è evoluta la donazione di sangue nel Regno Unito
Paesi di tutto il mondo hanno introdotto i divieti per gay e bisessuali al culmine di un’altra pandemia, ossia la crisi dell’AIDS negli anni ’80
Nel Regno Unito, agli uomini gay e bisessuali era stato originariamente vietato a vita di donare il sangue. Questo divieto è stato poi ridotto a un periodo di differimento di un anno di astensione nel 2011, poi ridotto a tre mesi nel 2017.
Da allora, le nuove infezioni da HIV in molti paesi sono cadute tra gli uomini gay e bisessuali.
Al momento paesi come Spagna, Sud Africa, Russia e Messico consentono agli uomini gay e bisessuali di donare il sangue senza un periodo di attesa. A questi paesi si è aggiunta l‘Ungheria a inizio dicembre, mentre in Italia le restrizioni sono cadute nell’aprile del 2001.
Al contrario, paesi come Austria, Malesia e Grecia impongono ancora un divieto a vita sul sangue di uomini gay e bisessuali, mentre in altri paesi universalmente riconosciuti LGBT friendly come Belgio, Irlanda e Malta è richiesto ancora un periodo di astinenza dal sesso per uomini gay e bisessuali.
Fonte: GayStarNews