Il Ricorso al TAR fatto dal Governo contro i provvedimenti presi in autonomia dalla Regione Calabria hanno sancito nuovamente l’unità dello Stato.
Dopo che il Premier Conte ha illustrato il Decreto Fase 2, la Governatrice Jole Santelli ,che vanta sul curriculum l’immacolato rapporto con Silvio Berlusconi che apostrofò tra le sue qualità politiche “non me l’ha mai data” , aveva deciso di riaprire tutto.
La Calabria come la Svezia: niente più lockdown.
Santelli è stata subito raggiunta da un ricorso al TAR che ha ristabilito ordine.
Mai come ora, dove la confusione amministrativa regna sovrana a causa della pandemia, dobbiamo constatare il valore costituzionale secondo il quale L’Italia è una Repubblica Unica ed Indivisibile.
Gli attacchi costanti alla centralità dello stato si sono succeduti copiosi negli ultimi mesi.
È necessario che tutti gli organi competenti riflettano su quale sia la formula statale migliore.
Insomma, se da un lato le autonomie regionali potrebbero portare giovamento, è anche vero che il potere territoriale si muoverà a seconda del colore politico generando disuguaglianze in una nazione unica.
Stiamo vivendo una soluzione ibrida tra Stato federale , come la Germania o la Russia, ed uno centrale, come la Francia o la Lituania.
Questa anomalia Italiana ha creato per la prima volta un nuovo modello. Utilizzo una massima romantica ed anche un po’ francese: L’Italia è la Repubblica del si-fa-un-po’-il-cazzo-che-ci-pare.
Tutto questo indebolisce le istituzioni e mina profondamente il rapporto di fiducia tra Stato e Cittadinanza.
Questo è un sintomo spaventoso per quello che verrà: la poca autorevolezza di chi ci rappresenta fa presagire paurosi spauracchi e rigurgiti fascisti. Dal disordine quotidiano e dall’eccessiva complessità del funzionamento statale è indubbio che l’italiano medio cerchi sicurezza nelle rigidità di un sistema verticistico che semplifichi con irruenza ogni aspetto della nazione.
La Democrazia è un animale complesso e lento.
Una bavosa lumaca dello zoo dei sistemi di potere. Però solo questo lentissimo mollusco può garantire a tutti la possibilità di esprimersi. Ricordiamocelo.
Oggi, però, voglio ricordarla come una data gioiosa. Hanno liberato Silvia Romano. La cooperante che nel 2018 è stata rapita e trasferita in Somalia. Silvia è una di quelle che “aiuta a casa loro” gli ultimi. Personaggio scomodo a chi, populisticamente, chiude i porti e blatera sentenze razziste contro chi vive in zone del mondo molto critiche.
Sono felice che la sua odissea sia finita.
Ogni tanto qualche bella notizia arriva!