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CORONAVIRUS. Diario di un redattore in quarantena. – Giorno 12 –


Dodicesimo giorno di restrizioni. Venerdì.

Oggi sono stato a Vimercate in provincia di Monza- Brianza. È giorno di mercato e dovete sapere che , proprio a Vimercate, si svolge il più antico mercato all’aperto della Lombardia.

La cittadina brianzola conserva nel toponimo la sua vocazione mercantile. Infatti già nel 1300 il villaggio che costeggiava il torrente Molgora era chiamato il Vilmercato; dovrebbe quindi derivare dal latino Villa Mercatus e significare che già in tempi lontani era sede di scambi commerciali ed anche di una fiera agreste annuale. Attualmente è uno dei posti in Lombardia con la qualità della vita più alta. Inoltre da qualche anno vive qui Veronica Lario dopo il divorzio con il Cavaliere.

Devo dirvi che ho vissuto anche io a Vimercate fino allo scorso giugno e conosco molto bene la realtà del comune brianzolo.

Armato di fiducia, voglio tastare con mano se le direttive sanitarie del governo vengano applicate e come.

Ad attendermi c’erano le mie ex colleghe Fulvia e Maura e Maestro Gianluca. Ho coinvolto anche loro nell’esperimento.

Appena li incontro ci salutiamo simpaticamente, dandoci il gomito e ridendo copiosamente.

Addentrandoci tra le numerosissime bancarelle, balza subito all’occhio che non si formano capannelli di acquirenti.

Un anziano nonnetto mi riconosce e mi saluta alzandosi il cappello: “Buongiorno Maestro Oscar!” ripristinando quell’antico segno di saluto che effettivamente è ancora molto elegante!

Il tumulto del mercato pare non sia stato toccato dalla paura.

Mentre scatto delle foto vengo urtato casualmente da una arzilla nonnina con un carrellino fuxia e con la mascherina a fiori che le copriva un po’ lo sguardo.

Mi perdoni… non l’ho vista… ma vado bardata come un araba…”

Si figuri , non è successo niente!”

Ma poi chissà se questi cosi ci tutelano veramente. Damatrà (trad. mi dia retta ) secondo me serve solo per arricchire la Merkel!”

Scusi?”

Li ha comprati mio figlio sull’internet... dalla Germania. Quelli son furbi… mica noi…”

Con passo svelto si dirige verso il salumiere.

Salumiere di Vimercate

Raggiungo Maura dal pescivendolo e la sua energumena consorte bionda che, con la stessa diplomazia di Kim Jong-un, il leader nordcoreano, controlla che i clienti mantengano la distanza tra di loro!

Giriamo l’angolo e raggiungiamo Fulvia e Gianluca vicino la bancarella dell’ortolano che inizia a gridare manco fossimo alla Vucciria di Palermo:

Carciofi spinosi! Carciofi freschi! Carciofi senza coronavirus!

Iiniziamo a ridere insieme e ci avviciniamo alla bancarella urlante.

Said e i carciofi senza coronavirus

Il venditore si chiama Said, di origine egiziana. Gli chiedo: “Come sta andando oggi?”

Un po’ meno del solito ma non ci lamentiamo!”

Said è sempre sorridente e disponibile ed inizio subito a conversare con lui.

Mi racconta che anche i suoi parenti in Egitto sono preoccupati per lui e che i media, nel suo paese, hanno allarmato non poco la gente sulla situazione italiana.

Non tornare per nessuna ragione al mondo, mi ha detto mia nonna che è anziana” sorride e mi mostra i suoi carciofi antivirus.

La campana della Collegiata di Santo Stefano ci avverte che è mezzo dì. Saluto Fulvia, Maura e Gianluca e mi dirigo verso la mia macchina.

Oggi è stata proprio una bella mattinata. Inoltre son convinto che la gente comune possa e debba potersi adeguare alle nuove direttive sanitarie non rinunciando alla quotidianità.

Basta il buon senso.

Proprio come quello del mercato di Vimercate.

Mercato di Vimercate 6/3/2020
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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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