Quattordicesimo giorno di quarantena e primo giorno di zona rossa.
Sappiamo tutti come sono andate le ultime ore della giornata di ieri… un nuovo decreto più restrittivo per chi vive in Lombardia, Treviso, Venezia, Padova, Verbano- Cusio- Ossola, Novara, Vercelli, Asti, Alessandria, Piacenza, Parma, Reggio Emilia , Modena Rimini e Pesaro- Urbino… 19 milioni di persone in quarantena.
Moltissime sono le cose da registrare nelle ultime 24 ore. Prima tra tutte la scellerata diffusione della Bozza del Decreto che avrebbe allargato la zona rossa. La fuga dei fuorisede da Milano e, nuovamente, l’atroce consapevolezza che in Italia esiste un’enorme problema di comunicazione tra istituzioni, giornalisti e analfabeti funzionali.
Quando si presero le prime misure per arginare il diffondere del contagio, a meno di 24 ore scrissi : “Io ho deliberatamente scelto di rimanere in Lombardia. Il mio buon senso mi dice che potrebbe essere più grave tornare nel mio paese d’origine: Gessopalena. Io sto benissimo. Ne sono sicuro anche senza tampone, ma se fossi portatore sano o se il coronavirus fosse in incubazione nel mio corpo? Traghetterei l’indisturbato agente patogeno in uno dei posti con più alta densità di persone over 80 d’Italia e del Mondo.”
-BL MAGAZINE 25 Febbraio 2020-
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Ecco, le persone dotate di buonsenso, lungimiranza e capaci di decodificare un articolo, o le numerosissime raccomandazioni date dai Sanitari, non hanno tentato la fuga.
Mosche bianche!
La realtà è che questa condizione emergenziale sta mostrando la vera incapacità di un popolo di decodificare la realtà e di agire nel pieno equilibrio delle proprie facoltà mentali.
Questa è la vera epidemia.
Oggi è anche e soprattutto la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA.
Una giornata da dedicare ai passi che l’umanità sta compiendo per una reale parificazione dei generi. Una giornata per rivendicare l’indipendenza intellettuale, economica ed estetica del 50% della popolazione mondiale. Una giornata per non dimenticarci degli abusi nei confronti delle donne e dei femminicidi che continuano ad uccidere più di un qualunque coronavirus.
Una giornata da dedicare alle donne che in questi giorni stanno cercando di arginare e curare migliaia di pazienti e a gestire la situazione nel resto d’Italia.
Alle Infermiere che in queste ore assistono malati e affiancano i medici,
Alle Dottoresse che coragiosamente tutti i giorni dedicano competenza e ricerca,
Alle Virologhe e le Ricercatrici che hanno dimostrato al mondo intero la qualità italiana,
Al dreamteam dello Spallanzani di Roma: Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti, che per prime al mondo hanno isolato questo virus.
A tutte le donne nelle istituzioni,
Alle donne nelle forze armate,
Alle Insegnanti,
Alle donne disoccupate,
Alle madri,
Alle donne single,
Alle ragazze,
Alle bimbe affinché quando diventeranno donne potranno vivere in un Mondo paritario.
E per concludere, Auguri anche a Zia Filomena da Martinsicuro in provincia di Teramo che in questo momento è in stazione con il mattarello intenta ad inseguire le persone che sono fuggite dalla Lombardia questa notte.