Passano gli anni, ma l’inossidabile Antonio Lubrano è rimasto sempre uguale: persona dotata di una ironia sapiente, l’elegante pacatezza e l’irruenza tipica dei ventenni, nonostante il Dottor Lubrano sia già ottuagenario.
Lo incontriamo vicino al parco Solari a Milano. Puntualissimo e sorridente da mettere a proprio agio chiunque. Antonio Lubrano è presente in libreria con la sua nuova opera: “L’Italia Truccata” edito da Castelvecchi. Libro godibilissimo da leggere facilmente e da consigliare ad amici e parenti. La curiosità di leggere e sapere dei raggiri all’italiana ha sempre un certo fascino. Nel libro di Lubrano si sorride e ci si informa deliberatamente sulla giungla di truffe che noi Italiani, quotidianamente, dobbiamo dribblare…
LA TRAMA
L’Italia, terra di assurdi e paradossi, è raccontata qui attraverso i ricordi e l’esperienza di Antonio Lubrano, famoso giornalista e conduttore televisivo. Il primo difensore civico del piccolo schermo dà voce ancora una volta alle malcapitate vittime delle stranezze italiche attraverso una carrellata di aneddoti, controsensi e stravaganze. Uomo di cultura e arte, capace di intrattenere il pubblico con la sua ironia e la coinvolgente napoletanità, Lubrano ci guida alla scoperta di vicende ai limiti del possibile (e del credibile), in un viaggio allucinante dentro la quotidianità italiana. Un manuale di sopravvivenza per uscire sani e salvi dalla nostra giungla di truffe, ruberie e insidie.
L’INTERVISTA
Dottor Lubrano, lei da anni si occupa di consumatori e di difesa dei cittadini, ed anche nel suo ultimo libro lo fa: ci racconti il suo libro.
Il Libro si intitola L’Italia Truccata e credo che già il titolo sia sufficiente a delinearne il contenuto. Viviamo in un paese in cui i problemi reali vengono continuamente rimandati. I diritti dei cittadini vengono parzialmente dimenticati, sicuramente trascurati. Poi ci sono tutta una serie di situazioni assurde o di vicende paradossali, che io racconto, che purtroppo lasciano l’indifferenza dei piú.
Ti faccio un esempio: il 9, proprio il numero 9 che troviamo nelle prezzature. É una presa per i fondelli clamorosa! 99, 9 o 9,9 induce il consumatore in un meccanismo mentale stupido: ma tutti stanno al gioco… Inoltre il valore dei centesimi é diventato cosí risibile che in questo modo C’é un annebbiamento sul consumo reale. A partire dalla grande distribuzione i venditori hanno capito che cosí facendo la gente é invogliata all’acquisto… a me sembra invece che noi vogliamo essere presi per i fondelli. Perché ci piace essere presi per i fondelli.
Citando De Crescenzo con l’espressione “Pacco, doppio pacco e Contropaccotto” direi che l’Italia, da sempre, é stata la nazione delle truffe. Con l’avvento di internet il prolificarsi delle truffe e dei “Pacchi” è cresciuta esponenzialmente: ora il “Pacco” te lo consegna il corriere espresso. Ci vuole parlare dell’evoluzione della truffa all’italiana?
Ho un esempio che mi tocca da vicino. Io come tutti, ogni giorno “dialogo” col mio computer ed ogni giorno ricevo messaggi da i vari Giuseppe, Valeriana, Marisa o Pasqualino che ci chiedono “vuoi guadagnare 13.000€ al giorno? Basta solo che tu clikki qui e la tua vita cambierà”. Mi arrivano, come a tutti, valanghe di messaggi del genere… Ovviamente io non rispondo mai: la truffa è assolutamente palese! Ma, mi chiedo, dato che ne mandano in continuazione, esisterà purtroppo, qualcuno che cade inevitabilmente nella trappola di questi cyberg truffatori.
Ma anche c’è chi cade nella cosiddetta “Truffa Romantica“… Ora attraverso le app e siti d’incontri è aumentato esponenzialmente questo problema, anzi, reato! Il misterioso uomo o la misteriosa donna che con te intrattiene una sorta di contatto epistolare… che poi deriva, inevitabilmente, in scambio di immagini o video che vanno oltre la fototessera… ti inducono a a condividere l’intimità:in questo modo le tue foto iniziano ad essere la materia del ricatto. Tutto parte dall’esponenziale misura di adulazione degli altri che i social ed internet hanno apportato alle nostre persone. Dal corteggiamento al ricatto il passo è breve! Dei cavalli di troia in cui molti capi famiglia cadono… E, statistiche alla mano, il cavallo di troia è proprio “cavallo“: sono più gli uomini che ricattano altri uomini…
Comunque tutto ciò, da sempre, mi ha portato a farmi una domanda a cui, ancora oggi, ho difficoltà a trovare risposta: o gli italiani sono un popolo di ingenui, o gli italiani sono un popolo di furbi… Io propendo per la seconda, anche perché i furbi, con più facilità, vengono truffati.
La Furberia è una virtù nazionale!
È questo il limite della nostra beneamata Italia: tutto il resto è retorica… Alla base del malcontento nazionale, a mio avviso, c’è questo difetto d’origine!
Dottor Lubrano, vorrei chiederle anche di raccontarci qualche aneddoto del passato. Tutti la ricordiamo come paladino dei consumatori e ci ricordiamo anche che lei affrontava, sprezzante, i truffatori.
Il piú sconvolgente fu un falso prete… addirittura venne in trasmissione. Ci segnalarono il fatto i suoi parrocchiani. Il falso Don pretese di essere invitato in trasmissione. E così facemmo: ma io mi procurai fotografie che lo immortalavano con abiti talari nel bel mezzo di liturgie. Venne in trasmissione e non negò nulla… anzi…. Poi però alla fine, con la faccia di bronzo ammise “Ma io non credo di essere un falso prete: io ho aderito alla chiesa di Lefèvre”… vai a capire poi se lo fosse realmente con tutta la simpatia del caso… Fu l’unica volta che incontrai un truffatore di questo tipo: Reo Confesso. Poi scomparve nel nulla. Ovviamente la storia suscitò un clamore tale che tutti ci chiesero di capire come andò a finire. Sconvolgente. “
Io invece mi ricordo di un signore che vendeva anelli….
In realtà vendeva smeraldi… Questo è un tipo di truffa ancora attuale. Le vendite televisive devono rispettare una Normativa Europea: il famoso “diritto di ripensamento“.
Questo signore, in una tv privata vendeva appunto, smeraldi. Moltissime signore ci contattarono perché si erano rese conto di aver ricevuto pezzi di vetro…
Io invitati il signor Baracco (credo di chiamasse così) in trasmissione. Lui ben pensò di sfruttare l’occasione per pubblicizzare la sua attività truffaldina. Venne in trasmissione. Entrando in studio, ancora prima che lo presentassi, iniziò a lanciare fuori da una borsa anelli di tutte le fogge, invadendo lo studio. Io commisi un errore con questo ospite, un errore di estrema ingenuità: poiché era il terzo anno che era stata varata la legge sul diritto di ripensamento, feci portare in studio una torta di compleanno con tre candeline sopra… pensando che il signor Baracco, redento, avrebbe, da quel giorno applicato il diritto di recesso e quindi non avrebbe truffato più nessuno. Era soltanto una buona intenzione…
Durante la trasmissione fummo intasati da telefonate da tutta Italia… Chiesi al signore, visto che vendeva pezzi di vetro, visto che c’erano plotoni di persone pronte a denunciarlo per truffa, di spegnere le candeline della torta: come gesto simbolico, nulla più! Non lo avessi mai fatto! Il signor Baracco prese la torta e tentò di buttarmela in faccia. Riuscii ad evitarla e finì per terra…. Questa storia, poi, è diventata patrimonio di Blob.
Lei è consapevole di aver realizzato programmi di totale servizio pubblico?
Rivendico con orgoglio di aver portato in tv la tutela dei diritti dei consumatori. Grazie ad alcune inchieste che ho fatto e mandato in onda sia quando conducevo la rubrica Diogene per il Tg2 e poi Mi manda Lubrano, sulla Trasparenza Bancaria poi sono diventate legge!