Il 6 ottobre la grande famiglia di Bearslicious, con BL Magazine e Doctor Rainbow, farà tappa in Puglia, a Monopoli (BA), per l’ultimo incontro della stagione 3.0.
Sarà un’occasione davvero unica per portare il nostro progetto fuori dal web, in una zona del sud Italia dove ancora c’è tanto da investire in termini di risorse umane, iniziative e socialità lgbt.
Per il consueto incontro speciale del pomeriggio ci avvarremo della collaborazione del Centro Polispecialistico ABC – Centro per l’Infanzia, l’Adolescenza e la Famiglia operante a Monopoli e a Polignano a Mare, che annovera nel suo organico professionisti esperti in vari ambiti della salute e del benessere psicoemotivo di tutte le età.
Il tema scelto per il laboratorio è una variazione attorno al concetto di “Stigma“, inteso come esclusione sociale e bisogno di appartenenza. A condurlo sarà la Dott.ssa Pamela Pellegrini, psicologa e psicoterapeuta del Centro ABC.
Il Workshop di Monopoli rappresenterà la tappa finale di un percorso di condivisione esperienziale la cui prerogativa è stata il “ribaltamento dell’immaginario” precostituito, sia esso fisico, identitario o sociale, cominciato a Roma con il laboratorio “Corpi”, e poi proseguito a Catania con “Isoleincluse” e a Padova con “Padovania – Il diario dell’indifferenza“.
Il workshop “Stigma – dal sentirsi esclusi al bisogno di appartenere” rientra nella serie di iniziative promosse dal Centro Polispecistico ABC nell’ambito della Settimana del Benessere Sessuale istituita dalla FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica) e del Mese del Benessere Psicologico indetto dall’Ordine Psicologi Puglia.
L’evento è patrocinato dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Monopoli e si avvale della collaborazione del circolo Arci Contrada100 di Monopoli che ospiterà il workshop nella sua sede.
Per sapere meglio cosa ci aspetta il 6 ottobre (qui l’evento del laboratorio e qui l’evento cena), abbiamo intervistato la Dott.ssa Pamela Pellegrini.
Dal 1 al 6 ottobre la FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica) ha istituito la settimana del Benessere Sessuale nell’ambito del Mese del Benessere Psicologico indetto dall’Ordine Psicologi Puglia. Quali sono gli obiettivi di questa iniziativa?
Entrambe le iniziative hanno come obiettivo sensibilizzare la comunità rispetto a tematiche di natura sessuologica e psicologica. E allo stesso tempo, come fine ultimo, anche quello di smontare i pregiudizi che ci sono rispetto alla salute sessuale e mentale soprattutto, così da liberarci dall’idea che andare dallo psicologo è solo “per chi è matto”.
Di cosa si occupa il Centro ABC? In quali ambiti opera nello specifico?
Il Centro ABC nasce cinque anni fa a Polignano a Mare come un centro polispecialistico per i bambini, gli adolescenti e le famiglie, con uno sguardo speciale ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Da un paio d’anni siamo attive su Monopoli e abbiamo ampliato le nostre collaborazioni ad altri professionisti, offrendo così servizi che vanno anche oltre la mission iniziale. Così collaboriamo con una logopedista, una psicomotricista, un pedagogista, e ci occupiamo anche di disturbi del comportamento alimentare, psicologia dello sport, consulenze tecniche di parte, potenziamento cognitivo, psicoterapia per bambini, adulti, coppie e famiglie, arteterapia, formazione e crescita personale. E ovviamente offriamo anche un servizio di consulenza sessuale, e uno spazio sicuro di ascolto per chi appartiene alla comunità LGBTQi, incluse le loro famiglie.
Sei tra i promotori del workshop contro l’omofobia “Stigma” – dal sentirsi esclusi al bisogno di appartenere”. In cosa consisterà questa iniziativa?
Il workshop è stato pensato come un’occasione non solo per riflettere, ma anche per sentire sulla propria pelle com’è stare nell’altra polarità. Sostanzialmente quando percepiamo la nostra realtà, restiamo centrati su noi stessi e non entriamo in contatto con quella che potrebbe essere la nostra maniera di “stare dall’altra parte”.
Come saranno coinvolti i partecipanti?
In questo senso, i partecipanti sperimenteranno una realtà alla Philip Dick ne “La svastica sul sole”, un “come sarebbe andata se…“, ma lo faranno non a livello cognitivo, bensì mediante un’esperienza di stampo gestaltico, dato che la Gestalt è uno dei filoni psicoterapeutici che seguo e che ritiene l’esperienza diretta fondamentale per un apprendimento radicale. Ovviamente ci sarà uno spazio per la condivisione libera e volontaria in gruppo, per esprimere i vissuti di ciascuno.
Qual è lo “stigma” più grave di questi anni, secondo te?
Difficile dare un triste primato… certamente sembra che negli ultimi mesi lo stigma sia elargito ormai con tanta facilità anche da chi dovrebbe invece occuparsi di abbatterlo. Non dimentichiamo però che lo stigma e l’esclusione avviene anche all’interno stesso della comunità LGBTQi, ad esempio nei confronti di persone bisessuali, a cui vengono affibbiati pregiudizi come “non sanno quello che vogliono”, “prendono tutto quel che viene”, “sono emotivamente inaffidabili”.
A quale “status di appartenenza” a tuo avviso si mira maggiormente in questo periodo storico?
Da anni si parla dell’epoca dell’immagine, della “società liquida”, e in effetti l’identità di ciascuno è sempre più diffusa, diluita, frammentata, quindi ciascuno a suo modo tenta di raccattare caratteristiche che gli permettano di sentire di appartenere a una qualche categoria sociale. Delle volte tali caratteristiche non rispecchiano nemmeno l’identità reale o i gusti e interessi della persona, ma risultano “utili” per sentirsi parte. Per la serie “purché io appartenga e purché io sia riconosciuto appartenente a”.
Oggi “l’esclusione” può manifestarsi in diverse modalità: sia sociale che social. In cosa differiscono e quale è più frustrante per chi la subisce?
Qui si viaggia su due binari, in cui uno non esclude l’altro e talvolta uno non tocca nemmeno l’altro, proprio come binari paralleli. Le emozioni vengono sempre più “esplicitate” online, la rabbia ma anche il dolore, e si perde la capacità di poterle condividere dal vivo, poiché diventa emotivamente troppo rischioso. L’esclusione sui social ha un impatto certamente importante, tuttavia ritengo che la frustrazione maggiore sia non avere persone reali attorno, e riversare tutta la propria socialità online. Ciò mettere fortemente a rischio la solidità dell’identità e quindi la possibilità di “incassare” eventuali “attacchi”.
Basandoti sulla tua esperienza, quali sono le problematiche per le quali oggi molte persone si rivolgono a professionisti come i sessuologi?
Personalmente ho riscontrato maggiormente richieste di coppie in cui c’è uno squilibrio rispetto ai livelli di “desiderio sessuale”, in cui tendenzialmente uno dei due partner convince l’altro a rivolgersi a un professionista per un calo del desiderio percepito. A livello geograficamente più ampio, certamente sono comuni disturbi sessuali come l’Eiaculazione Precoce – influenzata da una pornografia online compulsiva che accorcia i tempi e da una difficoltà di essere in Intimità reale con il partner, come si diceva poco fa – e Disturbi dell’Erezione.
Statisticamente ti capita di ricevere più uomini o donne?
Mettiamola così, in realtà sono in pari, la differenza sta nel fatto che gli uomini arrivano in terapia per un problema sessuologico, le donne invece arrivano per altre ragioni e lungo il percorso affrontano anche eventuali problematiche sessuologiche. Qualcuno ironicamente direbbe “questione di priorità” ma credo si tratti di un’influenza culturale che entrambi ricevono fin da piccoli, l’uno pressato sulla “virilità” e l’altra portata a “svalutare” la propria sessualità.
Invita tutti gli utenti di Bearslicious e i lettori di BL Magazine e Dr Rainbow a partecipare al laboratorio!
Bene, spero saremo in molti, l’esperimento sociale riuscirà ancora meglio e ciascuno potrà scoprire anche la propria parte “in ombra”, rimanendo certamente sorpreso e divertito!
Per iscrivervi al laboratorio e alla cena Bearslicious contattateci sulle nostre pagine eventi (sopra indicate in rosso), sulle pagine FB, BL Magazine e Doctor Rainbow