Alla luce delle notizie più recenti, questo articolo contiene informazioni non più utili. Vi rimandiamo ai nostri aggiornamenti sulla legge contro l’omofobia, a questo link.
Il prossimo 31 marzo la Camera dei Deputati comincerà la discussione della legge contro l’omotransfobia.
A rivelarlo è lo stesso onorevole Alessandro Zan, primo firmatario del testo depositato nel maggio 2018 in Commissione Giustizia, in un video condiviso sul suo canale facebook:
“Belle notizie sul fronte dei diritti” annuncia Zan “Oggi la conferenza dei gruppi parlamentari alla camera ha deciso che il prossimo 31 marzo inizierà la discussione della legge contro l’omotransfobia. È una notizia importante” ha precisato l’onorevole “perché significa che la maggioranza vuole approvare questa legge“
La commissione giustizia, che sta esaminando il testo, dovrà necessariamente chiudere l’iter preliminare entro un mese. Sarà poi la volta della discussione e dell’approvazione alla Camera – salvo sorprese – e del passaggio in Senato che dovrà approvare lo stesso testo.
“Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane” ha concluso l’onorevole “servirà l’aiuto e il sostegno di tutti voi per rendere il nostro paese un po’ più civile“.
Cosa prevede la legge Zan contro l’omotransfobia?
La relazione di presentazione alla legge volta a contrastare l’omotransfobia precisa che il testo “si colloca in linea con una risoluzione del Parlamento europeo sull’omofobia in Europa, risalente al 2006, rimasta finora inascoltata nel nostro ordinamento” La risoluzione definisce l’omofobia una “paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo“.
La Corte di Strasburgo ha più volte ribadito la necessità di porre in essere politiche proattive da parte degli stati per tutelare le persone appartenenti alla comunità LGBTI con misure specifiche e contrasti dal punto di vista penalistico ad atteggiamenti persecutori di stampo omofobico e transfobico.
La proposta di legge Zan si compone di due articoli: il primo interviene sull’articolo 604- bis del codice penale, estendendo le condotte delittuose ivi previste anche alle ipotesi di discriminazioni, violenze o provocazione alla violenza, dettate da motivi di orientamento sessuale e identità di genere.
Il 604-bis, inoltre, si integra attraverso la previsione del divieto di costituire collettività o associazioni con “finalità di violenze o discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere“.
Il secondo articolo interviene, invece, apportando modifiche al 604-ter del codice penale, indicando che le circostanze aggravanti si estendono ai reati commessi in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere della vittima.
Potete cliccare qui per leggere il testo completo della legge.