Al liceo Scacchi di Bari gli studenti trans* saranno liberi di abbandonare il loro deadname e di scegliere il nome di elezione che li accompagnerà lungo tutta la loro carriera scolastica.
Si chiama “carriera alias” e consente agli studenti in fase di transizione di non attendere la sentenza del giudice per il cambio anagrafico di genere sui documenti scolastici, come il registro elettronico o il libretto delle assenze.
Uno strumento utile per la privacy e rispettoso della dignità dei ragazzi trans*, spesso costretti a dover “giustificare” un nome non conforme al genere (con tutte le implicazioni negative sulla privacy) e a dover vivere situazioni spiacevoli lesive della propria dignità, come il misgendering da parte di compagni di classe o professori (ovvero il riferimento al sesso biologico e non al genere).
“La scuola un ambiente sereno e lontano dalle discriminazioni”
Il liceo Scacchi è il primo in Puglia (e tra i primi dieci in Italia) ad adottare la Carriera Alias, seguendo l’esempio di altri istituti come il Ripetta di Roma e il Marco Polo di Venezia e alcune Università, come la Ca’Foscari.
“I tempi sono maturi per potere affrontare tematiche più complicate nell’ambito dei diritti della persona – ha commentato a Telebari la dirigente scolastica Chiara Conte – La scuola è il luogo per eccellenza dell’educazione con la lettera maiuscola, ed è nostro dovere creare per i ragazzi un ambiente sereno e lontano dalle discriminazioni”.
Dietro questa importante iniziativa c’è Marco Modugno, già rappresentante di istituto del liceo, che nel mese di maggio scorso ha ottenuto l’approvazione della sua proposta prima in commissione “Arte e cultura” e poi presso l’intera comunità scolastica nel Consiglio d’Istituto del 20 maggio 2021.
L’obiettivo della Carriera Alias, spiega Modugno, è di “anticipare i provvedimenti che si renderanno necessari al termine del procedimento di transizione di genere“, facilitando l’inserimento degli strumenti trans* nella comunità scolastica proteggendo la privacy e garantendo il rispetto della dignità dell’individuo, la correttezza nei rapporti interpersonali e il “reciproco rispetto delle libertà e all’inviolabilità della persona“.
Come funziona la Carriera Alias?
Può essere richiesta, contestualmente o successivamente all’iscrizione, dall’alunno maggiorenne, o dai genitori dell’alunno maggiorenne, che dimostri di aver cominciato un percorso medico e/o psicologico “teso a consentire l’eventuale rettificazione di attribuzione di sesso e desideri utilizzare un nome diverso da quello anagrafico“.
La scuola, secondo il regolamento d’istituto, si impegna ad attivare la “Carriera Alias” per lo studente o la studente che la richiederà e l’identità elettiva sarà l’unica visibile internamente a tutti i servizi didattici dei docenti e dello studente, andando a sostituire in tutto e per tutto il deadname, ossia il nome anagrafico non ancora modificato con sentenza non più rappresentativo per l’alunno o l’alunna. Può essere disattivata dalla persona richiedente.
La valenza dell’identità alias, tuttavia, è confinata alle mura scolastiche e non si estende ai documenti scolastici aventi efficacia esterna, come il diploma: per quello occorrerà attendere la sentenza di rettificazione anagrafica del tribunale.
Un’ottima iniziativa per favorire l’inclusione e l’integrazione degli studenti in transizione in un ambiente di crescita e sviluppo come la scuola, in un’età delicata come l’adolescenza in cui le problematiche legate all’identità di genere possono sfociare in senso di inadeguatezza, discriminazioni e bullismo.
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