Oggi la rubrica BL Legalità prenderà spunto da quanto successo recentemente a chi questa rubrica la scrive.
Ieri ho partecipato all’ennesimo processo penale ed ho notato quanta confusione ed aspettative ci siano.
Confusione dettata dal fatto che in TV, ormai da anni, una non meglio specificata quantità di serie televisive ci fanno vedere, sotto diversi profili, i processi penali che si svolgono in America e in Inghilterra.
Avete presente?
Bene, ora cancellateli, annullateli, perché in Italia non funziona così!
Poi abbiamo altri programmi TV che creano false aspettative, dove si dovrebbero svolgere altri tipi di processi, cosiddetti all’italiana. Ecco…non dite mai, mai e poi mai ad un Avvocato che guardate questi programmi, non riportate quello che avete visto o sentito e se avete un amico Avvocato non fate partire la sigla. Non è divertente, è per noi svilente.
Se siete fortunati non vi capiterà mai di entrare in un Tribunale ma, per quella che è la mia esperienza, almeno una volta nella vita succede a chiunque.
Quando vedrete quella realtà vi renderete conto di cosa è il sistema giudiziario, le difficoltà dello stesso e capirete, si auspica, come si vivono certe situazioni quando ogni giorno, dopo anni di studi, combatti e resisti perché un diritto venga rispettato.
Come si svolge il processo penale
Ciò detto, il processo penale, in base alla tipologia di reato che viene contestato, si svolgerà o innanzi al Giudice di Pace oppure innanzi al Tribunale.
Il Giudice di Pace farà sempre udienza da solo, ovvero vedrete sempre e soltanto un Giudice.
In Tribunale, invece, potrà svolgersi il rito monocratico, anche qui un solo giudice, oppure un rito collegiale, ovvero tre giudici di cui uno sarà presidente ed uno degli altri, a rotazione, il relatore del singolo processo.
Il rito monocratico o collegiale non è frutto di una libera scelta, come non lo è quella di rivolgersi al Giudice di Pace o al Tribunale, ma dipende dalla tipologia di reato contestato.
Tutti i reati elencati dall’articolo 33bis cpp (codice procedura penale) verranno necessariamente attribuiti al Tribunale in composizione Collegiale.
Chi partecipa al processo?
Il Giudice, il Pubblico Ministero, l’imputato, il difensore dell’imputato e solo qualche volta il difensore della persona offesa e la parte civile (ovvero la persona offesa)
- Il Pubblico Ministero
Del Giudice abbiamo appena parlato, quindi mi concentrerei sul Pubblico Ministero spiegando qualcosa che crea confusione e scompiglio.
Spesso mi viene detto “Avvoca’ ma sto PM è diverso da quello della volta scorsa!”
Ebbene si. Se in un processo penale vi saranno 5 udienze, ben potrebbe accadere che il PM sia diverso ogni volta, oppure che rimanga il medesimo. Non è una cosa strana, anche se in apparenza può sembrarlo, ma è una previsione di Legge.
Esiste un PM che è il titolare della causa, che decide se andare avanti con le indagini, se archiviare il procedimento oppure se andare avanti, ovvero rinviare a giudizio.
Lo stesso PM, tuttavia, non è titolare di un singolo procedimento ma di molteplici procedimenti, anche pendenti dinnanzi a Giudici diversi, al fine di garantire la corretta esecuzione del processo e una tempistica quanto più veloce possibile si rende necessario ricorrere ad altri PM che, di fatto, si assumeranno l’incarico di sostituire i PM titolari nel corso delle varie udienze.
- L’imputato
Altra parte del processo è l’imputato, che può essere presente oppure assente. L’assenza, tuttavia, non comporta alcuna conseguenza in quanto il processo penale andrà avanti comunque. L’imputato, inoltre, se presente e se viene ad essere esaminato è l’unico a poter mentire senza incorrere in alcuna conseguenza. Mentire è un diritto riconosciuto all’imputato.
Sarà poi presente il difensore dell’imputato che può essere nominato di fiducia, ovvero sarò l’imputato ad indicare l’Avvocato che lo difenderà, oppure può essere nominato d’ufficio. La nomina di ufficio avviene praticamente sempre.
L’imputazione non è automatica perché, come detto in precedenza, il PM potrebbe decidere di archiviare il caso. La persona che viene accusata ha diritto di essere informata e che ci saranno delle indagini a suo carico.
In quel momento, quindi, viene invitata a recarsi presso gli uffici della Polizia o dei carabinieri che spiegheranno cosa è accaduto, si faranno dare una prima versione dei fatti e chiederanno che venga nominato un legale.
In quel momento, salvo che non si sia avezzi o non si abbia un amico avvocato, molti non sanno indicare il nome di un legale ergo ne viene assegnato uno d’ufficio affinché questi possa prestare assistenza.
In un primo momento si è indagati, e solo quando il PM deciderà se è il caso che il procedimento vada avanti si diventerà imputati.
- La persona offesa e il suo difensore
Non sono parti necessarie del processo perché la persona offesa, indicata come p.o, può decidere se partecipare o meno al processo.
Se decide di non partecipare allora, come ovvio, non vi sarà necessità di nominare un difensore e la stessa potrebbe, con ottime possibilità, essere chiamata come teste nel procedimento al fine di confermare il contenuto dell’esposto, della denuncia o della querela.
Se, invece, decide di partecipare al processo penale allora dovrà costituirsi nel suddetto processo, assumendo così il titolo di parte civile, e dovrà essere rappresentata da un legale che aiuterà il PM a dimostrare che l’imputato ha commesso i reati che gli sono stati contestati.
Infine si dovrebbe dedicare un intero articolo ai testimoni e a come si svolge una testimonianza, come si rende, cosa effettivamente succede, cosa sono le domande trabocchetto, quelle capziose… ma sarebbe necessario un articolo a se stante.
La parola passa a voi lettori della rubrica: alla luce di quanto letto, volete un articolo dove si parla della testimonianza o no?