CUBA – È stato reso noto nella giornata di ieri che un certo numero di attivisti per i diritti lgbt sono stati arrestati dopo una serie di scontri con la polizia nel corso di una manifestazione non autorizzata nella capitale cubana, L’Avana.
Quest’anno il governo guidato da Miguel Díaz-Canel ha vietato la consueta Marcia contro l’Omofobia, per non meglio precisate “ragioni di sicurezza”: il Centro nazionale per l’educazione sessuale (Cenesex), gestito dallo Stato, ha citato “nuove tensioni nel contesto internazionale e regionale” per giustificare la cancellazione.
Gli attivisti, stando a quanto dice la BBC, hanno contestato la decisione dell’ente governativo, mettendone in dubbio la validità delle motivazioni e criticandola apertamente sui social media. La marcia sarebbe stata la prima dopo che le proteste di alcuni gruppi religiosi di matrice cattolica, lo scorso settembre, hanno fortemente osteggiato l’approvazione del matrimonio egualitario nella nuova Costituzione post-era Castro.
La marcia di sabato
Sabato scorso, oltre 100 attivisti lgbt hanno sfilato per le vie del Paeso del Prado a L’Avana, riunendosi in un corteo spontaneo e pacifico, per quanto non autorizzato, in protesta per la cancellazione della Marcia contro l’Omofobia. Punto d’arrivo di quest’anno sarebbe stata la sede del Ministero della Giustizia, con l’obiettivo di fornire richieste precise al governo cubano; tra cui “la cessazione della violenza e della repressione contro gli omosessuali, e le scuse ufficiali di Raul Castro per la repressione dei campi di concentramento degli anni ’60.
Il corteo è stato bloccato dalla polizia, alcuni manifestanti hanno denunciato violenze da parte della polizia in borghese e tre di loro sono stati arrestati. Successivamente, per disperdere la folla, è intervenuto un ulteriore blocco di agenti. Marciare a Cuba senza permesso è severamente vietato dalla legge e fortemente punito dalla polizia.
Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, altri eventi di stampo lgbt in programma nel paese saranno regolarmente tenuti. A Cuba, la discriminazione a causa del sesso o in base all’orientamento sessuale è illegale.