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Diritti del lavoratore affetto da patologie contro gli abusi del datore di lavoro.

- 19/12/2018


Questa settimana l’articolo di BL Legalità si ispira ad un commento di un  nostro lettore, che ringraziamo moltissimo, al precedente articolo inerente la tutela dei diritti di una persona affetta da HIV..

Il nostro lettore, con una disamina attenta e precisa, metteva in evidenza come, nonostante gli istituti previsti dalla Legge, i datori di lavoro, con particolare riguardo ai dipendenti pubblici, costringevano il lavoratore ad utilizzare le ferie per poter effettuare le terapie allo stesso necessarie.

Sebbene con molto dispiacere, occorre ammettere che la segnalazione non coglie di sorpresa, ma la stessa dà occasione di puntualizzare un argomento importantissimo nella speranza di poter fornire una forma di aiuto.

Il contratto nazionale di lavoro dei dipendenti pubblici è entrato in vigore in data 13 Febbraio 2018, all’art. 35 è previsto “ai dipendenti sono riconosciuti specifici permessi per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici, fruibili su base sia giornaliera che oraria, nella misura massima di 18 ore annuali, comprensive anche dei tempi di percorrenza da e per la sede di lavoro. I permessi di cui al comma 1, sono assimilati alle assenza per malattia ai fini del computo del periodo di comporto e sono sottoposti al medesimo regime economico delle stesse.

Ebbene, una tale previsione viene utilizzata arbitrariamente dalla Pubblica Amministrazione che riconosce ai propri dipendenti solo le 18 ore annuali per effettuare le terapie di cui ha bisogno.

Come diceva il nostro lettore diviene, quindi, necessario ricorrere alle ferie.

Questo comportamento è legittimo?

Può il CCNL derogare alla Legge?

La risposta ad ambo le domande è assolutamente no.

In Italia vige il principio di gerarchia delle fonti in base al quale una norma contenuta in una fonte di grado inferiore non può contrastare una norma contenuta in una fonte di grado superiore. 

Lo stesso principio indica le fonti sulla base del grado di importanza, dalla più importante alla meno importante.

  1. La Costituzione;
  2. Le Leggi Costituzionali;
  3. Le Leggi ordinarie;
  4. Leggi Regionali e Province autonome;
  5. Regolamento di Governo;
  6. Usi e Consuetudini.
Gerarchia delle fonti

In questa gerarchia dove si colloca il CCNL?

Il CCNL, che viene definito fonte normativa attraverso cui le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro definiscono concordemente le regole che disciplinano il rapporto di lavoro, si trova in una posizione gerarchicamente inferiore rispetto alla Legge, ma superiore al contratto individuale.

Ciò significa che il CCNL può derogare alla legge solamente nel caso in cui arrechi un vantaggio al lavoratore!

Per tale ragione, che è assolutamente incontestabile, il comportamento tenuto dalle Pubbliche Amministrazioni non solo è contestabile ma è anche contra legem.

Analizzando, invece, in maniera corretta il contenuto del predetto articolo 35 si può evidenziare che le assenze per l’espletamento delle visite sono un diritto soggettivo del lavoratore e non una gentile concessione.

Le 18 ore indicate nel testo non sono le uniche che devono essere utilizzate ma costituiscono un di più. I permessi, se utilizzati ad ore, devono includere i tempi di percorrenza senza con ciò ridurre il trattamento economico.

Alla luce di quanto esposto, sebbene siano comprensibili i dubbi e i timori del lavoratore, qualora ci si trovi innanzi ad un’ingiustizia che non solo lede il diritto del lavoratore ma anche il diritto alla salute occorre denunciare e rivolgersi all’Autorità Giudiziaria tenendo in considerazione che sulla tematiche dei permessi il Tar e la Corte dei Conti più volte si sono espressi a favore del lavoratore.


Vi ricordiamo che è stata siglata la partnership tra Bearslicious e ADUC. Grazie all’ADUC ogni cittadino è aiutato nella comprensione autonoma dei problemi e coadiuvato nella risoluzione delle controversie con la Pubblica Amministrazione, nella presentazione di reclami, ricorsi, nella richiesta di pareri legali e analisi approfondite della documentazione.

In virtù dell’accordo siglato, Bearslicious offre ai propri lettori e sostenitori di farsi da tramite e da ponte per la segnalazione dei casi. Per ogni eventualità, scriveteci una email a redazionebearslicious@gmail.com

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Non faccio l'Avvocato ma lo sono. Calabra di nascita e "fiorentina" per adozione.

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