Apprendiamo dal giornale ungherese Hetek che si è totalmente concretizzata la simbolica protesta dei due campioni della Formula 1 Sebastian Vettel, tedesco pilota Aston Martin, e del britannico Lewis Hamilton, pilota Mercedes.
Già ieri, durante la conferenza stampa tenutasi a Budapest il campione inglese aveva definito “inaccettabile” gareggiare in una nazione che avesse una legge anti-LGBT: “È inaccettabile, codardo e fuorviante per chi è al potere suggerire una legge del genere. Tutti meritano di avere la libertà di essere se stessi, non importa chi amano o come si identificano“
Il 21 luglio, il premier ungherese Viktor Orbàn ha annunciato che si terrà il voto nazionale per valutare il sostegno alla legge dopo che la Commissione europea ha avviato un’azione legale contro Budapest per la misura.
Hamilton ha aggiunto :”Esorto il popolo ungherese a votare nel prossimo referendum per proteggere i diritti della comunità LGBTQ+, hanno bisogno del nostro supporta più che mai . Per favore, mostrate amore per chi ti circonda perché l’amore vincerà sempre inviandoti positività “
Nel frattempo anche il suo collega teutonico Sebastian Vettel ha dato il via ad una protesta simbolica indossando scarpe e casco con i colori della “Pride progressive flag” (la bandiera LGBTQIA*) rendendo assolutamente manifesta la sua intenzione ad allinearsi col collega britannico contro la legge da “santa inquisizione” promulgata dal governo Orbàn.
“Trovo imbarazzante per un paese dell’Unione Europea votare leggi come questa “, ha detto Vettel. ” Ognuno è libero di fare quello che vuole e questo è il punto. È sulla falsariga del vivi e lascia vivere. Non sta a noi fare la legge ma solo esprimere il sostegno a coloro che ne sono colpiti“.