L’industria videoludica ne ha visti di giochi controversi: Postal 2 e 3, Super Columbine Massacre RPG, Custer’s Revenge e in Italia l’ultimo Ruspa League.
Ad ogni condanna da parte della stampa tradizionale e videoludica si tende ad evocare il fantasma della libertà di parola e il fatto che altri giochi controversi in passato, come GTA e Mortal Kombat, hanno subito le stesse critiche uscendone vincitori. Insomma, trovano le scusa che sotto in realtà c’è un messaggio importante, mentre il desiderio di violenza mal nascosta fosse solo una cosa vista dagli occhi di chi voleva criticare.
Poi è arrivato Angry Goy II, un videogioco dove finalmente si è liberi di dire che ebrei, gay e femministi devono tutti morire. Sacra sincerità.
Cosa è Angry Goy II
Andiamo brevemente per ordine. Il primo Angry Goy è una sorta di album, se così si può chiamare, realizzato da un certo [C Y B E R N ∆ Z I】di filmati filo nazisti in cui si celebra l’ascesa di Hitler al potere o si può ascoltare la sublime melodia intotalata Gas the Xenos. No, non mi sto inventando nulla, ahimè.
Purtroppo, per l’autore questa opera artistica di cui faremmo volentieri a meno non è mai saltata alla ribalta. Finché l’autore, comunemente chiamato Crying Nazi, insieme al collettivo di cui fa parte (che giusto per dirne una ha al suo interno alcuni simpatizzanti degli scatenatori di Charlottesville), ha avuto l’illuminazione.
Una settimana fa è uscito Angry Goy II, dove il tuo obiettivo è quello di difendere il tuo governo dalla minaccia comunista, uccidendo, torturando, seviziando ebrei e lgbt che ti si pongono davanti. Poi potrai raggiungere il famoso Quartier Generale dell’Agenda LGBTQ+, massacrare tutti e diventare finalmente un eroe.
Lo ripeto, non mi sto inventando nulla.
https://www.youtube.com/watch?v=AwHhoP32oS4
Quei maledetti comunisti hanno quindi montato il caso, dicendo che è un videogioco che ispira all’odio razziale, omofobo, reinscena i tremendi avvenimenti di Orlando.
Certo che questi comunisti non sanno proprio cosa sia il black humor, se sta solo a scherzà, è l’America, nun ce riguarda, mica qua abbiamo ‘sti problemi.
“Angry Goy II è il tipico esempio di prodotti “”””””artistici””””” creati da gruppi autogeneranti che possono essere compatiti solo per la loro incapacità di capire il mondo, inabilità a concepire la diversità di genere, sesso o razza. Questa tipologia di persona, mi piacerebbe dire, che è un caso unico che raro, ma il gene della facile malleabilità sociale che ti spinge a credere che il mondo diverso da te sia anche tuo nemico non è certo insito solo nei prodotti videoludici dell’estrema destra.”
Questo è più o meno il sunto di tutto il discorso che stanno facendo gli outlet videoludici mondiali, girandosi di mano in mano la notizia, scandalizzandosi come se avessero scoperto in quale periodo storico viviamo (nonostante il recente scandolo di RDR2, evidenziando che perfino il lenente Youtube ha censurato il trailer.
Ma solo io ho trovato una copia e l’ho giocata per voi. Ecco cosa ne penso.
La storia sapete già cosa è, dura al massimo 3 ore, la grafica è una cosa oscena anche per un “indie“, il suono mi ha fatto desiderare di essere sordo e a livello tecnico il gioco si è bloccato almeno ogni tre minuti. Unico punto a favore è la comicità: è talmente assurdo che sembra una parodia. Magari lo fosse.
Lo confermo quindi, senza mezzi termini. Fa schifo.