Mercoledì 27 ottobre la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, a quasi un anno dall’approvazione alla Camera dei Deputati, finalmente tornerà all’esame dell’aula di Palazzo Madama.
Dopo la conclusione della discussione generale, che prevede ancora altri interventi delle opposizioni, si voterà per il “non passaggio agli articoli“, che come ha spiegato l’on. Alessandro Zan potrebbe avere conseguenze fatali sul ddl contro l’omofobia provocando un inevitabile stop alla discussione in Senato.
In caso di esito negativo per la proposta, che sarà votata a scrutinio segreto, si andrà avanti con il voto agli emendamenti.
La Sen. Alessandra Maiorino, tra le più fervide sostenitrici della legge a Palazzo Madama per il M5S, ha così commentato: “il 27 ottobre si torna in aula col #ddlZan. Il #M5S è pronto a sostenere questa legge di civiltà che abbiamo contribuito a scrivere e implementare coi centri rifugio e sportelli di ascolto per persone #LGBTI come abbiamo sempre fatto, alla Camera e al Senato“.
E, infine, ha riservato una stoccata agli “ex colleghi” di Italia Viva: “Mi auguro che #ItaliaViva abbia frattanto deciso da che parte stare, e che #ForzaItalia mediti sulle parole di #ElioVito rispetto ad una destra di livello europeo. Ce la faremo!”.
“Sull’onda del risultato dei ballottaggi dobbiamo approvare al più presto questa legge di civiltà” è stato invece il commento della Sen. Monica Cirinnà del PD.