Nel precedente articolo abbiamo parliamo di uno dei due piani, previsti dalla Legge 3/2012, che hanno lo scopo di aiutare le persone, consumatori e piccoli imprenditori, ad uscire dalla crisi economica.
Sebbene il piano del consumatore sia sicuramente più garantista e tutelativo, non è applicabile a chi ha contratto debiti non per esigenze personali ma per esigenze professionali, magari per salvaguardare la propria azienda.
In questo caso è possibile ricorrere alla procedura della composizione della crisi da sovraindebitamento.
A chi si applica questo piano?
Si applica ai piccoli imprenditori e professionisti che per l’attività svolta non sono soggetti a fallimento
Cosa si intende per sovra-indebitamento?
Viene definita situazione di sovra-indebitamento quella “situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni
Come funziona la procedura?
Stante il fatto che questo piano, come detto, è stato sviluppato all’interno della Legge n. 3/2012 la procedura è
quasi identica a quella prevista dal piano del consumatore.
L’imprenditore, quindi, farà domanda al Tribunale competente in materia, per richiedere la nomina di un
professionista abilitato che lo aiuti a trovare un accordo con i creditori, al fine di evitare l’espropriazione dei beni.
In poche parole cosa fanno i professionisti incaricati di trovare l’accordo?
Si tratta di un’attività decisamente complessa che, tuttavia, può essere riassunta in quattro punti.
Visto che i professionisti devono elaborare un piano di ristrutturazione, alle volte contenente una proposta di
accordo con i creditori, devono:
1. Verificare che i dati dell’accordo e la documentazione siano corretti e veritieri;
2. Devono fare da tramite tra il debitore e tutti i creditori;
3. Devono effettuare la pubblicità relativa all’accordo:
4. Devono assolvere alle funzioni di liquidatore laddove questo venga ordinato dal Giudice.
Chi può richiedere le procedure di composizione della crisi?
Come detto in precedenza si tratta di una procedura cui possono accedere tutti i soggetti a cui non è applicabile la legge fallimentare.
Parliamo degli
a) imprenditori commerciali sotto soglia o che hanno cessato l’attività da più di 1 anno;
b) enti privati non commerciali;
c) imprenditori agricoli
d) start up innovative.
Come funziona l’accordo ristrutturazioni debiti?
Il debitore sottopone ai creditori una proposta di ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti
in qualsiasi modo, anche se questo comporta l’eventuale cessione di propri crediti futuri.
Contemporaneamente alla presentazione della proposta deve fornire la prova che questa sia realizzabile,
anche con l’aiuto di garanzie e garanti. La proposta è accettata quando via sia il consenso dei creditori che devono rappresentare almeno il 60% dell’ammontare dei crediti.
Se si raggiunge il 60% allora si passa all’omologazione dell’accordo.
Quali sono i costi connessi a questa procedura?
I costi di avvio della procedura sono € 98,00 a titolo di pagamento per il versamento del contributo
unificato ed € 27,00 a titolo di pagamento della marca da iscrizioni.
A questi andranno aggiunti i costi connessi al pagamento del compenso per il professionista che seguirà
la procedura.
A quanto ammonta il compenso del professionista?
Sebbene sia previsto il compenso per il professionista questo non può essere quantificato.
L’impossibilità di procedere alla quantificazione dipende dal fatto che il lavoro dello stesso è connesso alla situazione patrimoniale e debitoria del richiedente.
È tuttavia previsto che il professionista indichi al debitore quello che è l’ammontare dei costi che dovranno essere sostenuti fino alla conclusione dell’incarico.
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