Il primo venerdì di Febbraio è la Giornata dei Calzini Spaiati. Siamo arrivati al 10° anno da quando la Scuola Primaria di Terzo d’Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, lanciò questa splendida giornata per poter parlare di Diversità.
Questa bislacca giornata prende spunto dalla comunissima e planetaria possibilità che ogni persona perda un calzino nella lavatrice. Chi di noi non possiede calzini rimasti “single” negli armadi? Proprio a causa di questa tendenza è stata istituita questa Giornata. In moltissime scuole del globo gli alunni sono invitati ad indossare calzini spaiati poiché oggi, il programma, verterà su altre tematiche….
Nobilitare il calzino spaiato condurrà le lezioni in nuove situazioni e sarà l’input per parlare di Diritti Umani.
E’ un’occasione buona per ricordarci che nessuno può essere lasciato solo e che tutti devono avere l’opportunità di vivere in un mondo sereno e colorato, in amicizia, in amore e in famiglia. Inoltre il calzino spaiato pone in sé la possibilità di riflettere sulle proprie diversità e sul proprio “destino sociale” scollandosi di dosso, almeno per una giornata, degli stereotipi.
La Giornata dei calzini spaiati, che si celebra ogni anno il primo venerdì di febbraio, è un’occasione per far circolare liberamente i pensieri dei bambini e dei grandi per comprendere al meglio che ogni persona è diversa, ed è proprio la diversità a renderci uguali. Un’ occasione per scherzarci sopra, a cui potete partecipare anche voi condividendo con gli altri il vostro personale dramma del calzino spaiato. Con l’hashtag #calzinispaiati.
Quest’anno BL Magazine ha giocato con i calzini spaiati delle bimbe e dei bimbi delle classi 2* A e 2* B dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Vimercate. La redazione ringrazia le docenti Antonietta Tarantino, Antonella Raschetti, Marinella Verderio e Giuseppina Ravasi per il supporto logistico e per le fotografie.
L’inno della Giornata è questa simpatica Filastrocca:
La Filastrocca Delle differenze
Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato