Anche la Regione Campania si è finalmente dotata di una legge contro l’omotransfobia.
L’ultimo atto della giunta guidata da Vincenzo de Luca prima delle nuove elezioni regionali ha posto sotto i riflettori i diritti lgbt+ attraverso l’approvazione, con 34 voti favorevoli e uno contrario, di una legge relativa al contrasto alla violenza e alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità dei genere.
Il testo approvato consta di 13 articoli e prevede l’istituzione di un Osservatorio regionale che possa raccogliere e monitorare dati e fenomeni legati alla violenza e alle discriminazioni, collabora con enti, organismi e associazioni per prevenire e contrastare i fenomeni oggetto della legge.
Oltre 2300 le firme raccolte da Arcigay Napoli, che nel comunicato rilasciato stamattina così commentava la discussione in aula del testo: “Mentre il nostro Parlamento discute della nuova proposta di Legge contro l’omofobia, la transfobia e la misoginia, oggi, in assenza di una legge quadro nazionale contro i crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e all’identità, nell’Aula del consiglio regionale campano si discute, come ultimo atto di questa consiliatura e dopo un lungo lavoro di concertazione con le nostre associazioni, della legge regionale contro la violenza di genere e contro l’omotranslesbofobia. Una legge importantissima per il futuro di questa terra, ma non solo. Dalla nostra Regione, dalla più grande regione del meridione, può arrivare un segnale chiaro e preciso al legislatore nazionale per colmare quel vuoto legislativo imperdonabile che fa dell’Italia l’unico Paese tra i fondatori della Comunità Europea a non avere una legge specifica contro i crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.” e sottolineandone l’importanza nel contesto locale “La Campania risulta di fatto, dai dati sulla violenza di genere diffusi dal Ministero dell’Interno e raccolti dall’Eures e dagli episodi di omotranslesbofobia denunciati, maglia nera nel Paese per la diffusione, che non accenna a diminuire, degli episodi di violenza perpetuati ai danni delle donne e delle persone LGBT“.
L’approvazione della legge campana giunge a circa un anno di distanza dall’omologa normativa che ha visto la luce in Emilia Romagna, mentre sembra essere calato il sipario sulla proposta pugliese, in piedi da tre anni e mai approdata in aula per la discussione.
La discussione della legge nazionale firmata da Alessandro Zan, invece, con le necessarie norme penali, è ferma per la pausa estiva e riprenderà a settembre.
Foto in evidenza: Antinoo Arcigay Napoli