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La Sala delle Donne di Montecitorio, per l’uguaglianza nelle istituzioni

- 08/03/2023


Nessuna donna ha mai ricoperto finora la carica di Presidente della Repubblica. Potresti essere tu la prima

Insieme agli artt. 3 e 51 della Costituzione, questa scritta campeggia su una targa in una Sala al secondo piano di Montecitorio, il piano nobile del palazzo che ospita l’aula della Camera dei Deputati.

Un invito che è anche un monito, per tutte le donne, ad ambire a occupare una carica, la più prestigiosa, che da quasi ottant’anni è occupata da politici di sesso maschile.

Per questo motivo è nata la Sala delle donne, una volta semplice anticamera della Sala della Regina (quest’ultima attigua proprio all’aula parlamentare). Inaugurata il 14 luglio 2016 dalla ex Presidente Laura Boldrini, è stata istituita con l’intento di celebrare le prime donne che hanno ricoperto incarichi istituzionali di rilievo nel nostro paese, e di proiettarsi conseguentemente nel futuro, auspicando la piena parità dei generi nella rappresentanza politica prevista dalla Costituzione.

Aprono la carrellata di ritratti le ventuno madri costituenti, elette il 2 giugno 1946 per dare una pari dignità di genere alla nostra Carta fondamentale, la più bella del mondo. Tra loro Teresa Noce, autrice della prima legge a tutela della maternità sul lavoro, e Lina Merlin, il cui nome è legato indissolubilmente alla chiusura delle case di tolleranza nel 1958.

Di fronte alle 21 costituenti campeggiano le undici immagini delle prime sindache elette in Italia, sempre nel 1946, anno in cui le donne conquistarono sia il diritto di votare che il diritto di essere elette. Tra loro Ada Natali, sindaca di Massa Fermana (FM) e Ninetta Bartoli, prima cittadina di Borutta (SS).

Accanto alle sindache altre personalità illustri: la Ministra Tina Anselmi, prima donna titolare di un dicastero nel 1976 (quello del Lavoro e della Previdenza Sociale), Anna Nenna D’Antonio, prima governatrice di regione nel 1980 (Regione Abruzzo), Nilde Iotti, già membro della Costituente e prima donna eletta Presidente della Camera dei Deputati, Marta Cartabia, prima Presidente della Corte Costituzionale, e Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima ad assumere la seconda carica dello Stato, quella di Presidente del Senato.

Dal maggio 2017 nella sala sono stati collocati due busti in terracotta realizzati dall’artista romano Andrea Fogli e dedicati al deputato Salvatore Morelli (1824-1880) e alla giornalista e attivista Anna Maria Mozzoni (1837-1920), due figure chiave nella seconda metà dell’Ottocento per la conquista del diritto di voto e dei diritti civili alle donne. Nella fattispecie, Morelli fu il primo firmatario della legge che consentì alle donne di essere testimoni in atti pubblici e privati, mentre Mozzoni fu pioniera, nel nostro paese, nella battaglia per il riconoscimento del suffragio femminile

Proprio ieri, accanto al ritratto di Marta Cartabia ha trovato posto l’immagine di Giorgia Meloni, prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri.

© Ufficio stampa Camera, tutti i diritti alla Camera dei Deputati

Gli specchi

Al momento dell’inaugurazione, la Sala delle Donne contava tre specchi, come le tre cariche costituzionali fino ad allora non ricoperte da politiche di sesso femminile. Oggi ne resta solo uno: quello della prima donna Presidente della Repubblica. Tutte le donne che attraversano la sala, di tutte le età, sono invitate a specchiarsi come segno di buon auspicio e di speranza. E se fossero proprio loro le prime?

La Sala delle Donne è oggi accessibile al pubblico durante le visite guidate di Montecitorio a porte aperte, iniziativa che si tiene ogni prima domenica del mese.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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