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Minoranze, ambiente e sviluppo sostenibile: tutte le novità del nuovo esecutivo di Joe Biden

- 20/01/2021
biden governo


Come previsto dal XX emendamento della Costituzione Americana, il Presidente Joe Biden oggi ha prestato giuramento diventando ufficialmente il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America.

Sin dal momento della sua investitura a competitor di Donald Trump per il Partito Democratico, Biden ha scelto di dare un segno di discontinuità dal passato, optando per la prima volta una vicepresidente donna, Kamala Harris, la quale porterà in dote con sé il primo “second gentleman“, suo marito Doug Emhoff, al Number One Observatory Circle, la residenza ufficiale del VP,

La Harris, tuttavia, non rappresenta l’unica novità dell’era Biden: l’esecutivo scelto dal neopresidente è ricco di “prime volte” e le nomine, perfettamente ponderate secondo tre criteri fondamentali, minoranze, ambientalismo e sviluppo, configurano un deciso cambio di rotta rispetto all’indirizzo politico dall’amministrazione uscente.

Le minoranze LGBT+ dell’esecutivo Biden

Pete Buttigieg e suo marito Chesten sulla copertina del Times

Per la prima volta nella sua storia, il gabinetto presidenziale accoglie un segretario (l’equivalente della figura del ministro italiano) apertamente omosessuale, Pete Buttigieg, a cui sono stati affidati i trasporti.

Buttigieg ha 39 anni e l’anno scorso, da sindaco di South Bend, una piccola città dell’Indiana, si è spinto fino a candidarsi alle primarie democratiche americane. Il curriculum del neosegretario è decisamente ricco: dopo gli studi a Oxford, Buttigieg ha lavorato come appaltatore civile per una società di consulenza per poi arruolarsi come ufficiale dell’intelligence nella US Navy Reserve.

Nel 2015, poche settimane prima della legalizzazione del matrimonio gay negli USA, ha fatto coming out durante la campagna elettorale per la rielezione a sindaco, circostanza che gli ha permesso di essere rieletto con l’80% dei consensi. Buttigieg è sposato dal 2018 con Chasten, un insegnante conosciuto sull’app Hinge. La sua campagna fondi nel 2019 ha raggiunto la cifra record di 25 milioni di dollari.

Rimanendo in ambito LGBT, ieri Joe Biden ha annunciato la nomina della dott.ssa Rachel Levine a sottosegretaria alla sanità: si tratta della prima donna transgender a ricoprire una posizione federale.

L’arrivo della Levine al Dipartimento alla Salute consentirà di abbandonare la deriva transfobica messa in atto dall’amministrazione Trump, che in pochi anni ha smantellato i fondi per l’antidiscriminazione LGBT+ previste dall’Obamacare.

In una nota rilasciata dall’Ufficio del Presidente Eletto, Biden ha dichiarato che la dott.ssa. Rachel Levine “porterà la leadership e l’esperienza essenziale di cui abbiamo bisogno per far superare alle persone questa pandemia – indipendentemente dal loro codice postale, razza, religione, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità – e soddisfare le esigenze di salute pubblica del nostro paese in questo momento critico momento“, sottolineando l’importanza della “scelta storica e profondamente qualificata per aiutare a guidare gli sforzi sanitari della nostra amministrazione“.

La Levine viene dallo Stato della Pennsylvania, dove si è distinta per il lavoro svolto come Segretario alla Salute per il contenimento del contagio da Covid-19. Svolge la professione di pediatra e insegna Pediatria e Psichiatria presso il Penn State College of Medicine.

assistant secretary rachel levine
Rachel Levine

Le minoranze etniche: nativi americani, latini e afroamericani

Pioggia di nomine anche per le minoranze etniche nel neoesecutivo del presidente Biden: Deb Haaland, già prima nativa americana eletta al Congresso nel 2018 per il New Mexico, ricoprirà il ruolo di responsabile del dipartimento interni.

La Haaland, membro della tribù Laguna Pueblo, servirà in un dipartimento che per decenni ha eroso terre ai nativi americani per sfruttarle economicamente. Il dipartimento interni degli USA, infatti, a differenza del Ministero dell’Interno italiano, si occupa della gestione e conservazione della maggior parte delle terre federali e delle risorse naturali, e coordina i programmi relativi a nativi americani e alla preservazione di territori particolarmente sensibili.

Durante l’amministrazione Trump, il Dipartimento degli interni è stato determinante per la sottrazione di svariati acri di terre pubbliche, compresi monumenti nazionali e zone sacre alle tribù locali per migliaia di anni, destinati allo sviluppo e all’estrazione di combustibili fossili.

È profondo pensare alla storia delle politiche di questo paese per sterminare i nativi americani e alla capacità di recupero dei nostri antenati che mi hanno dato un posto qui oggi“, ha detto la Haaland in una dichiarazione dopo la sua nomina.

La minoranza latina sarà invece rappresentata da Alejandro Mayorkas, americano di origini cubane, nominato da Biden alla Sicurezza Interna, dipartimento che si occupa di gestire tutte le questioni relative all’immigrazione.

Mayorkas è anche il primo immigrato a ricoprire tale ruolo (proviene infatti da una famiglia di rifugiati politici). Svolge la professione di avvocato e durante il secondo mandato dell’amministrazione Obama, nella quale ha lavorato come vicesegretario alla sicurezza interna, ha sviluppato e implementato in sessanta giorni il programma Deferred Action for Childhood Arrivals (DACA), attraverso il quale hanno beneficiato più di 700.000 giovani.

Il prestigioso dipartimento della difesa degli Stati Uniti è stato infine assegnato a Lloyd Austin, originario dell‘Alabama e primo comandante di origini afroamericane dell’United States Central Command.

L’agenda di Austin avrà come punto focale la Cina, considerata “la minaccia più significativa” insieme alla pandemia da Covid-19. Una delle prerogative del dipartimento nel 2021 sarà, infatti, quella di dare supporto alle operazioni di somministrazione del vaccino. Grande attenzione, inoltre, sarà data al razzismo e all’estremismo all’interno delle Forze armate, soprattutto alla luce del ruolo di alcuni membri della Guardia nazionale nei fatti di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio.

Il generale Austin avrà bisogno di una deroga legislativa per poter assumere l’incarico, non essendo passati i sette anni dal ritiro dal servizio attivo richiesti dalla normativa.

Lloyd Austin

Altre nomine importanti

A chiudere il quadro ci sono Janet Yellen, settantaquattrenne già presidente della Federal Reserve nel secondo mandato Obama che presiederà il dipartimento del Tesoro, e Avril Haines, neodirettrice dell’Intelligence americana che, tra i suoi compiti, ha anche quello di sovrintendere la CIA. La loro nomina scardina finalmente il monopolio di genere in entrambe le poltrone, finora occupate sempre da uomini.

L’ultima “prima volta” dell’esecutivo Biden finora annunciato è per John Kerry. L’avversario di George W. Bush in corsa alle presidenziali del 2004 ed ex segretario di Stato per Obama sarà l’inedito “inviato speciale per il clima“, ruolo nuovo di zecca ideato dallo staff di Joe Biden.

La lotta ai cambiamenti climatici sarà affrontata dal neopresidente come una questione urgente “di sicurezza nazionale“, dopo l’approccio negazionista del tycoon.

Lo stesso Kerry, nel 2015, aveva avuto un ruolo chiave nella negoziazione degli accordi sul clima di Parigi, dai quali, sin da subito, Donald Trump si è sfilato per impostare una politica industriale decisamente aggressiva dal punto di vista ambientale.

La nuova figura di inviato speciale per il clima è forse il segnale di discontinuità più forte rispetto all’era Trumpiana, che oggi due terzi degli americani sembra vogliano lasciarsi alle spalle per sempre: gli indici di popolarità di fine mandato di Trump sono crollati al 29%.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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