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Ripartizione delle spese in caso di separazione e/o divorzio.

- 30/01/2019
ripartizione delle spese


Questa settimana per la rubrica BL Legalità cercheremo di spiegare come devono essere suddivise le spese connesse al mantenimento dei minori in caso di separazione e divorzio.

Purtroppo, anche successivamente alla chiusura dei precedenti procedimenti, tra i genitori nascono continue discussioni legate a chi deve versare cosa, al fatto che una spesa rientri nell’ambito ordinario oppure straordinario.

In molti Tribunali, ma non in tutti, per anni sono stati adottati dei protocolli finalizzati a disciplinare e ricondurre le varie spese con lo scopo di ridurre il contenzioso legato all’individuazione della spesa come straordinaria o ordinaria.

La soluzione all’annosa questione è stata trovata dal Consiglio Nazionale Forense che, in data 29 Novembre 2017, ha approvato le linee guida per la regolamentazione delle modalità di mantenimento dei figli nelle cause di diritto familiare.

ripartizione delle spese

Di seguito esporremo il contenuto delle linee guida che prevede una tripartizione tra spese ricomprese nell’assegno di mantenimento, spese non previste nell’assegno di mantenimento che, tuttavia, non necessitano di preventivo accordo ed, infine, spese non previste dall’assegno di mantenimento che necessitano di preventivo accordo tra i coniugi.

Spese comprese nell’assegno di mantenimento
rientrano il vitto, l’abbigliamento, il contributo per spese dell’abitazione, spese per tasse scolastiche eccetto quelle universitarie, e materiale scolastico di cancelleria, mensa, medicinali da banco comprensivi anche di antibiotici, antipiretici e comunque medicinali necessari alla cura di patologie ordinarie e/o stagionali, spese di trasporto urbano, carburante, ricarica cellulare, uscite didattiche organizzate dalla scuola in ambito giornaliero, baby sitter se già esistenti nell’organizzazione familiare, pre-scuola ,doposcuola se già presenti nell’organizzazione familiare prima della separazione o conseguenti al nuovo assetto determinato dalla cessazione della convivenza a condizione che si tratti di spesa sostenibile; trattamenti estetici come parrucchiere ed estetista, attività ricreative abituali quali cinema, feste ed attività conviviali, spesa per la cura degli animali domestici dei figli salvo che questi siano stati donati successivamente alla separazione o al divorzio;

Spese extra assegno obbligatorie per le quali non è richiesta la previa concertazione rientrano i libri scolastici, le spese sanitarie urgenti, acquisto di farmaci prescritti ad eccezione di quelli da banco, spese per interventi chirurgici indifferibili sia presso strutture pubbliche che private, spese ortodontiche, oculistiche e sanitarie effettuate tramite il SSN in difetto di accordo sulla terapia con specialista privato, spese protesiche, spese di bollo e di assicurazione del mezzo di trasporto quando acquistato con l’accordo di entrambi i genitori. Tutte le spese extra assegno, subordinate o meno al consenso dei genitori, devono essere debitamente documentate;

ripartizione delle spese

Spese extra assegno subordinate al consenso di entrambi i genitori, suddivise nelle seguenti categorie: scolastiche iscrizioni e rette di scuole private, iscrizioni, rette ed eventuali spese alloggiative, ove fuori sede, di università pubbliche e private, ripetizioni, frequenza del conservatorio o scuole formative, master e specializzazione post universitari, spese per la preparazione agli esami di abilitazione o alla preparazione ai corsi, quindi l’acquisto dei libri, dispense ed eventuali pernottamenti fuori sede, viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, prescuola, doposcuola, servizio di baby sitting laddove l’esigenza nasca con la separazione e debba coprire l’orario di lavoro del genitore che lo utilizza, viaggi di studio e d’istruzione, soggiorni all’estero per motivi di studio, corsi per l’apprendimento delle lingue straniere; spese di natura ludica o parascolatica: corsi attività artistiche, corsi di informatica, centri estivi, viaggi di istruzione, vacanze trascorse autonomamente senza i genitori, spese di acquisto e manutenzione straordinaria di mezzi di trasporto e conseguimento della patente presso autoscuola private; spese sportive: attività sportiva comprensiva dell’attrezzatura e di quanto necessario per lo svolgimento dell’eventuale attività agonistica; spese medico sanitarie: spese per interventi chirurgici, spese odontoiatriche, oculistiche e sanitarie non effettuate tramite SSN, spese mediche e di degenza per interventi presso strutture pubbliche o private convenzionate, esami diagnostici, analisi cliniche, visite specialistiche, cicli e logopedia; organizzazione di ricevimenti, celebrazione e festeggiamenti dedicati ai figli;

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Non faccio l'Avvocato ma lo sono. Calabra di nascita e "fiorentina" per adozione.

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