Questa settimana il Bl Magazine commemora l’allunaggio e per questo motivo tutte le rubriche avranno il medesimo filo conduttore: la Luna.
Verrebbe naturale chiedersi che legame possa sussistere tra la Luna e la Legalità. Non è stato semplice trovarlo ma poi ho optato, grazie anche a tutto il fantastico gruppo BL, per le sentenze lunatiche.
Cosa sono le sentenze lunatiche? Nient’altro che l’elenco delle sentenze più assurde emesse in Italia sia dalla Corte di Cassazione che dai Tribunali. Quello che ancora non sapevo quando pensavo alle sentenze lunatiche era che ne avrei trovate così tante da essere costretta a fare una cernita!
Eccone alcune.
Barista, un bicchiere di detersivo per lavastoviglie non è mica reato!
Il barista prende dal bancone una bottiglia con l’etichetta di una notissima acqua minerale e ne riempie il bicchiere, ma il cliente si accorge che qualcosa in quell’acqua non va.
Nel bicchiere non vi è l’acqua ma del detersivo per lavastoviglie.
Condanna sicura? No, no.
Il barista è stato assolto perché «Se ti cade qualche goccia di liquido per lavastoviglie nell’acqua minerale. allora sei responsabile per colpa di adulterazione di sostanze alimentari; ma se, invece, servi liquido per lavastoviglie puro, non commetti nessuno dei reati sopra indicati».
Salvato dalla prostata
Un signore anziano venne arrestato perché mostrava il proprio pene ad una bambina di quattro anni. Nonostante l’uomo, che si è dichiarato affetto da una grave patologia alla prostata, avesse preferito mostrare il proprio pene ad una bimba piuttosto che mettersi ad urinare contro al muro, è stato assolto.
Perché?
Questa la motivazione: «L’uomo, pur trovandosi in pieno centro abitato, a causa di una patologia alla prostata documentata dalla cartella clinica prodotta, non sarebbe riuscito a trattenersi dalla necessità di urinare».
Bisogna contare? Meglio aspettare
Un soggetto deve rispondere di alcune contravvenzioni per poter ottenere una riduzione della pena, di un terzo, e decide di ricorrere al rito abbreviato.
Le contravvenzioni sono numerose e per di più commesse una dietro l’altra.
Il Giudice, rendendosi conto, di non poter/saper effettuare il calcolo nell’immediato decide di avvalersi una norma, utilizzata per i processi più complessi, per poter depositare le motivazioni, e quindi i calcoli, dopo 90 giorni.
Ma quale raggiro, è colpa di Cupido
Caia si costituisce parte civile poiché dopo aver prestato soldi al proprio fidanzato, Tizio, solo in virtù del loro rapporto, scopre che quello era fidanzato con un’altra.
Il Giudice, assolvendo Tizio, dafferma che il fatto non sussiste perchè: “forte nel giudicante la consapevolezza che l’unico raggiro ipotizzabile in questo caso sia stato quello inesorabile ed antico architettato da Cupido.”
Abiti troppo succinti? Commetti reato!
Una cittadina straniera è stata condannata al pagamento della multa pari ad € 600,00 dalla terza sezione penale della Corte di Cassazione.
Per quale ragione?
La donna era stata sorpresa da un poliziotto in abiti succinti che mettevano in evidenza le parti intime del corpo, in particolar modo seno e fondoschiena.
Questo atto, ritenuto irrispettoso per la comunità e la collettività, doveva essere sanzionato…
Troppa pubblicità al cinema? Giusto il risarcimento del danno esistenziale.
Succede a Napoli.
Uno spettatore si rivolge al Giudice di pace Partenopeo perchè mentre si trovava al cinema era stato costetto, prima dell’inizio del film, a vedere moltissima pubblicità.
Il Giudice di Pace, quindi, ha condannato il cinema a versare in favore dello spettatore la somma pari ad € 550,00.
Che mal di mouse
L’uso prolungato del mouse fa male tanto da produrre un’inabilità lavorativa che l’INAIL deve risarcire.
Nello specifico, un bancario che utilizzava computer, e quindi mouse, tutti i giorni per 8-9 ore aveva sviluppato una “tecnopatia” all’avambraccio destro con dolori e difficoltà di utilizzo della mano.
I giudici hanno fissato l’inabilità al 15% e hanno condannato l’INAIL a risarcire il lavoratore.
Purtroppo le influenze lunatiche attengono anche casi di stupro e alcune sentenze emesse sembrano realmente il frutto di una follia. È stato, infatti, stabilito che:
Se c’è orgasmo non è stupro; non sei vergine? Lo stupro non è poi così grave; indossi i jeans? Allora è impossibile stuprare!
Non è previsto il carcere per lo stupro di gruppo, e addirittura se uno dei violentatori non partecipa a costringere la vittima ad accettare le richieste sessuali del gruppo deve essere riconosciuta un’attenuante perché si è limitato a consumare l’atto.
Alcuni forse troveranno divertenti alcuna, solo alcune , di queste decisioni. Molti immagino che rimarranno interdetti.
Io, da Avvocato, ogni volta che le leggo mi sento venire meno ma posso solo pensare, per consolarmi, a William Shakespeare che diceva “ E’ colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti!”