L’Alta Corte slovena ha sancito che il divieto di sposarsi e adottare bambini, per le coppie dello stesso sesso, è incostituzionale, e ha contestualmente ordinato al suo Parlamento di modificare la legge entro sei mesi.
Una vittoria schiacciante che ha visto il collegio esprimersi a larga maggioranza sulle questioni, con ben 6 voti a favore a fronte di soli 3 contrari.
La sentenza ha stabilito una violazione del divieto costituzionale di discriminazione sul matrimonio e le adozioni. Questa, dice la corte, “non può essere giustificata con il significato tradizionale del matrimonio come unione tra un uomo e una donna, né con una protezione speciale della famiglia“.
La decisione del tribunale della Slovenia, nata come repubblica socialista sotto il governo comunista dell’ex Jugoslavia prima dell’indipendenza ottenuta nel 1991, è giunta poche settimane dopo l’insediamento di un governo nazionale liberale, che ha sostituito quello guidato da conservatori di destra.
La sentenza, stando alla Corte, avrebbe effetto immediato e concede ai legislatori sei mesi per modificare le leggi esistenti e conformarle alla sentenza. Secondo quanto annunciato dal Ministro del Lavoro Luka Mesec, le modifiche richieste dovrebbero essere pronte in poche settimane “con il massimo piacere”.
La decisione “non sminuisce l’importanza del matrimonio tradizionale come unione di un uomo e una donna, né cambia le condizioni in cui le persone del sesso opposto si sposano“, hanno affermato i giudici. “Tutto ciò significa che i partner dello stesso sesso ora possono sposarsi proprio come possono fare i partner eterosessuali“.
Alla luce di questa notizia, e a poche settimane dalla decisione dell’Alta Corte amministrativa della Croazia di parificare le coppie omosessuali a quelle etero per l’adozione, l’isolamento del nostro paese in fatto di diritti lgbt+ è sempre più evidente dal momento che in tutti i nostri paesi confinanti è riconosciuto il diritto al matrimonio egualitario e all’adozione.
fonte: Euronews