A cura dell’Avv. Sara Astorino
Spesso leggendo i commenti su alcuni fatti di cronaca è difficile comprendere fino a che punto gli stessi siano legittimi.
Molte volte l’autore del commento o dell’articolo si nasconde dietro espressioni quali libertà di espressione o diritto di critica.
Troppe volte, in realtà, assistiamo ad un diverso fenomeno conosciuto come shitstorm.
Cosa è la libertà di espressione?
Gli articoli 11 e 21 della nostra Costituzione riconoscono ad ogni individuo di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
In altre parole ognuno di noi ha il diritto di esprimere la propria idea.
A dire il vero sarebbe sbagliato dedurre che qualsiasi espressione sia lecita e consentita.
Nell’esprimere il proprio pensiero NON si deve far riferimento a circostanze false.
Non si può muovere accuse nè offendere una persona fisica o giuridica.
Per la semplice ragione che si rischia di commettetre il reato di diffamazione ( o peggio!)
Esiste, infatti, il diritto alla critica ( da non confondersi col diritto di cronoca) ma esistono anche dei limiti in cui questo può essere esercitato.
Diritto di critica: caratteristiche
Specifichiamo che il diritto di critica serve a fornire giudizi e valutazioni e non ad informare.
Se si parla di informazione, narazzione asettica di un fatto/ circostanza, allora siamo innanzi al diritto di cronaca.
Quando si può criticare? Quando la critica è legittima?
Si può criticare e la critica è legittima fintanto che vengono rispettati i limiti oggettivi fissati dal nostro ordinamento.
In buona sostanza per non commettere un reato ed essere liberi di criticare occorre rispettare tre (3) passaggi.
- Verità del fatto narrato: non si può criticare una circostanza inesistente o che si sa essere falsa.
- Interesse pubblico: l’evento oggetto della critica deve avere rilevanza. Deve interessare una grande quantità di persone.
Precisiamo che anche il processo Depp/Heard è considerato un processo di interesse pubblico. La definizione “interesse pubblico” ha, in realtà, un’estensione molto ampia. - Continenza espressiva: in buona sostanza nell’esprimere la propria opinione non bisogna essere volgare e/o offensivi.
Alla luce delle informazioni in nostro possesso è facile dedurre quando siamo innanzi ad un shirtstorm.
Shitstorm: cos’è?
Si tratta di un fenomeno nato sui social e si verifica tanto nei confronti di una persona quanto nei confronti di un’attività.
Siamo innanzi al fenomeno quando una signola persona/attività riceve migliaia di messaggi aggressivi, offensivi e cattivi.
Caratteristiche dell’escalation
Si innesca una vera e propria escalation.
Dapprima vari commenti negativi tutto sommato contenibili e/o giustificabili, poi i predetti commenti negativi aumentano sempre di più, a tal punto da essere incontrollabili. Non si possono più bloccare e gli stessi si diffondo a macchia d’olio su tutta la rete.
Infine, in un tempo non prevedibile, i commenti si ridurranno ma gli effetti rimaranno a lungo.
Pensiamo al danno di immagine che può subire un’azienda o ancora peggio al trauma che un singolo individuo vive: le conseguenze possono essere devastanti soprattutto nel caso del singolo persona fisica.
I rimedi sono quelli di: rintracciare e denunciare tutti coloro i quali hanno alzato i toni (ovvero hanno vilato i tre punti precedentemente elencati); agire nei confronti della singola piattaforma che ha un dovere di controllo; pretendere ed attivarsi per ottenere un risarcimento dei danni.