1.272 views 4 min 0 Comment

Anche il Regno Unito vuole vietare le “terapia di conversione”

- 01/06/2020
terapie di conversione nel mondo


Nei programmi del governo britannico guidato da Boris Johnson c’è l’introduzione di porre il divieto alle “terapie di conversione“, percorsi di cura privi di fondamento scientifico che intendono “riconvertire” le persone non eterosessuali.

A impegnarsi in prima persona in questa battaglia è il Ministro delle Donne e delle Pari Opportunità Liz Truss, dopo che un gruppo interparlamentare ha richiesto un’azione decisa del governo.

Non sono d’accordo con i tentativi di cambiare forzatamente la sessualità di qualcuno, e presto presenterò dei piani per porre fine alla vile pratica della terapia di conversione“. ha dichiarato la Truss, che ha aggiunto “C’è chi classifica come terapia di conversione lo stupro “correttivo” o altre forme di abuso fisico, che sono già coperte da reati penali esistenti. Laddove tali pratiche siano già illegali, garantiremo che la legge sia chiara, ben compresa e applicata” ha concluso il Ministro “stiamo esaminando i modi migliori per impedire che queste procedure vengano condotte“.

truss minister
Il ministro inglese per le donne e le pari opportunità Liz Truss (credits: Yahoo)

Inoltre, la Truss ha affermato che i funzionari del suo ministero hanno già provveduto a contattare il governo tedesco per conoscere i dettagli sulla legge vigente in Germania, di recente approvazione, contro le terapie di conversione.

L’idea di approvare tale legge risale a ben due anni fa, senza però che alcun testo sia arrivato all’esame del Parlamento.

A quando la legge?

Interrogato da Gay Star News, sito lgbt britannico, l’Ufficio per le Pari Opportunità ha dichiarato che il divieto legale sarà applicato solo qualora non venissero elaborati metodi ugualmente efficaci.

Dobbiamo esaminare se un divieto legale è lo strumento miglioree per porre fine a questa posizione” ha affermato l’Ufficio a GSN “o se dobbiamo prendere in considerazione ulteriori proposte non legislative, che possono includere la collaborazione con diversi gruppi di parti interessate […] Stiamo valutando tutte le opzioni per garantire un approccio efficace.

Il governo non ha annunciato una tempistica per l’adozione del provvedimento. Il portavoce dell’Ufficio ha chiarito che i prossimi passi saranno stabiliti “a tempo debito”.

Le “terapie di conversione gay” sono paragonabili alla tortura, e chi le subisce contro la propria volontà risulta essere maggiormente vulnerabile a rischi di depressione, suicidio e tossicodipendenza.

canada terapie di conversione
Manifestante contro le terapie di conversione a Calgary (Canada)

Le terapie di conversione nel mondo

Se il Regno Unito si muove rapidamente, potrebbe diventare il sesto paese al mondo a porre legalmente un tale divieto, unendosi a Germania, Malta, Ecuador, Brasile e Taiwan.

In altri stati come Argentina, Uruguay, Figi, Nauru e Samoa vigono dei divieti indiretti, in quanto la legge nega la possibilità, per i medici, di formulare delle diagnosi esclusivamente sulla base dell’orientamento sessuale e/o dell’identità di genere.

Recentemente anche l’ordine degli psicologi dell’Albania ha annunciato, in occasione della giornata contro l’omofobia lo scorso 17 maggio, il divieto per i professionisti di supportare le terapie di conversione, ma non si tratta di uno stop legale.

In Australia, Stati Uniti e Canada solo alcune amministrazioni locali vietano tale pratica. Proprio nel paese nordamericano la città di Calgary, pochi giorni fa, ha deciso di multare per oltre 10.000 dollari le aziende presenti in città che pubblicizzeranno o offriranno servizi di terapia di conversione, invitando tutti gli altri comuni della provincia a fare altrettanto.

Fonte: PinkNews

<hr>Condividi:
- Published posts: 674

Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

Facebook
Instagram