Dopo la vittoria dello scorso 9 febbraio, in cui il popolo svizzero si è espresso a favore di una legge contro l’omofobia, il Consiglio Nazionale ha avviato i lavori sulla proposta di legge riguardante il matrimonio egualitario.
Mercoledì la Camera dei rappresentanti (ad eccezione dell’opposizione e dell’Unione Democratica di Centro) ha concordato, in linea di principio, la piena uguaglianza matrimoniale delle coppie omosessuali contro l’opposizione dei parlamentari conservatori che reputano “sufficienti” le civil partnership introdotte già nel 2007.
I sostenitori della legge prevedono che il disegno di legge possa essere agevolmente approvato alla Camera, mentre l’approvazione da parte del Senato in una fase successiva è meno certa. Anche in caso di approvazione, gli oppositori potrebbero sfidare la legge alla conferma del voto referendario, strumento di cui in Svizzera la politica fa un uso piuttosto comune.
Il dibattito parlamentare comprende anche il il diritto delle coppie lesbiche di accedere alle donazioni di sperma, che però potrebbe essere sacrificato per essere poi affrontato in un secondo tempo: il timore è che una simile disposizione, se accoppiata ad un eventuale quesito referendario sul matrimonio, non raccoglierebbe attorno a sé una maggioranza in caso di votazione popolare.
Il dibattito al Consiglio nazionale sul progetto di applicazione dell’iniziativa parlamentare dei Verdi liberali “Matrimonio civile per tutti” verrà ripreso giovedì prossimo. Lo hanno annunciato i servizi del Parlamento via Twitter. Una data per il voto finale non è ancora stata fissata, e potrebbe arrivare non prima di settembre.
Cosa prevede la proposta di legge per il matrimonio egualitario in Svizzera
Il contenuto del disegno di legge si conosce: si lavora perché le disposizioni che attualmente disciplinano il matrimonio vengano applicate, in futuro anche a tra le persone dello stesso sesso. Di conseguenza, non sarà più possibile costituire nuove unioni civile registrate ma chi lo vorrà potrà convertirle in matrimonio senza ulteriori ostacoli burocratici.
Il progetto prevede inoltre che i matrimoni omosessuali contratti all’estero, oggi riconosciuti in unioni civili, vengano ugualmente riconosciute come matrimonio civile in Svizzera.
Fonti: SwissInfo, 20 Minutes