You’re fired! esclamava Donald Trump quando in The Apprentice si divertiva a eliminare i contendenti ad un posto di lavoro in una delle sue aziende. Il magnate americano, non pago di essere stato licenziato dai grandi elettori, da oggi dovrà fare a meno anche dei social network, da sempre palcoscenico delle sue sortite più bizzarre.
La gravità dei fatti di ieri sera a Washington, che hanno portato all’occupazione armata di Capitol Hill per impedire la ratifica dell’elezione di Joe Biden e hanno procurato 4 morti, ha spinto l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg a valutare l’allontanamento del presidente uscente Donald Trump, che ieri, anziché condannare le violenze del gruppo di eversivi guidati dallo “sciamano” Jake Angeli, ha bonariamente condonato i fatti di violenza giustificandoli con le presunte frodi elettorali (peraltro mai dimostrate concretamente) subite durante l’election day di novembre.
“Gli eventi scioccanti delle ultime 24 ore dimostrano chiaramente che il presidente Donald Trump intende utilizzare il suo tempo rimanente in carica per minare la transizione pacifica e legale del potere al suo successore eletto, Joe Biden.” ha scritto Zuckerberg, che ha poi aggiunto: “La sua decisione di utilizzare la sua piattaforma per condonare piuttosto che condannare le azioni dei suoi sostenitori al Campidoglio ha giustamente disturbato le persone negli Stati Uniti e in tutto il mondo” ha aggiunto il CEO di Facebook, che ha inoltre specificato di aver “rimosso le dichiarazioni ieri ritenendo che il loro effetto – e probabilmente il loro intento – sarebbe stato quello di provocare ulteriore violenza.“.
I rischi di consentire al Presidente Trump di continuare a utilizzare Facebook durante questo periodo sarebbero, quindi, troppo grandi.
Più volte, durante i quattro anni di mandato presidenziale, i post di Trump sono stati oggetto di critiche per i toni controversi, limitandone la cancellazione a quei contenuti non il linea con le regole della piattaforma e quindi sostanzialmente assicurando l’accesso al pubblico ai contributi politici. “Il contesto attuale è ora fondamentalmente diverso” ha ricordato Zuckerberg “e implica l’uso della nostra piattaforma per incitare un’insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto.“
Lo staff del tycoon dovrà quindi fare a meno di Facebook e Instagram per un periodo di tempo indefinito, almeno sino al 20 gennaio quando, secondo il XX emendamento della Costituzione Americana, il nuovo Presidente potrà prestare giuramento e insediarsi alla Casa Bianca, ma si valuterebbe un allontanamento permanente.
Secondo la CNN la decisione, senza precedenti per un Presidente democraticamente eletto, è stata assunta su pressione di figure di spicco e gruppi di difesa per bloccare “la retorica infiammata di Trump che incoraggia l’insurrezione.”
Già ieri sera non solo Facebook, ma anche Twitter aveva bloccato temporaneamente l’account presidenziale dopo che i suoi sostenitori avevano preso d’assalto il Campidoglio. E proprio Twitter, che è la piattaforma più gradita al Presidente uscente, sembra essere l’ultimo baluardo social ancora in piedi, sebbene ieri siano stati cancellati i cinguettii più controversi inviati durante l’insurrezione e assicurato che nuove violazioni potrebbero condurre alla sospensione permanente dell’account.