Cosa sia accaduto a Hevrin Khalaf, la 35enne attivista per i diritti umani e segretaria generale del Partito Futuro siriano, nessuno lo sa con precisione.
Di sicuro è stata assassinata, e il suo corpo senza vita, trucidato malamente da un gruppo di uomini armati, è stato filmato in un video che i funzionari statunitensi hanno certificato come autentico. Hevrin è una delle tante vittime dell’ennesima guerra ingiusta, disumana e crudele, in una terra martoriata e privata della sua anima come la Siria.
Secondo le ricostruzioni ufficiali, il fuoristrada Toyota dove Hevrin viaggiava sull’autostrada M4, tra Manbij e Qamishlo, nel nord-est della Siria, è stato fermato e crivellato di colpi. Mentre l’autista ha perso la vita sul colpo, la Khalaf è stata fatta scendere dall’auto probabilmente da milizie jihadiste formate da ex appartenenti di Al Qaeda e alleate con la Turchia, che per alcune ore hanno tenuto quel tratto di autostrada sotto controllo, ma non è esclusa la pista ISIS, dato che Hevrin era considerata una miscredente. Poi è stata violentata e lapidata, e il filmato della sua drammatica fine diffuso in rete.
Ma Hevrin non è stata l’unica. Nella giornata di sabato, insieme a lei hanno perso la vita altri 8 civili trucidati a sangue freddo dalle milizie filo-turche in Siria.
Chi era Hevrin Khalaf, l’attivista curda uccisa
“Hevrin Khalaf è il volto del dialogo e dell’emancipazione delle donne in Siria“, come scritto dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.
Durante la sua attività politica la Khalaf, come detto segretario generale del Partito Futuro siriano, si era battuta per la pacifica coesistenza fra curdi, cristiano-siriaci, siriaci e arabi, e per questo era apprezzata e sostenuta da tutta la comunità. Il suo ruolo politico, che portava avanti con talento e amore, era sempre improntato sull’incontro tra realtà diverse e un marcato senso di diplomazia, e caratterizzato da una forte personalità femminista.
Secondo i suoi collaboratori “Era sempre presente alle riunioni con le delegazioni straniere e teneva rapporti diretti con i diplomatici americani ed europei. Era elegante e sobria“.
Proprio il 5 ottobre scorso, nel suo ultimo discorso pubblico ad Ankara, Hevrin si era opposta all’intenzione della Turchia di occupare i territori curdi, rivendicando il ruolo fondamentale svolto dalle forze siriane democratiche dalla liberazione del nord-est siriano dalle cellule terroristiche.
Oggi a Derek, un villaggio al confine con l’Iraq, sono stati celebrati i funerali di Hevrin, al quale hanno partecipato tutti i maggiori esponenti politici e militari curdi.