Apprendiamo da un articolo di Bil Browning del 20 giugno 2021 che la scrittrice multimiliardaria di Harry Potter stia subendo un attacco web da presunti attivisti transgender.
Rowling ha affermato che “centinaia di attivisti trans hanno minacciato di picchiarmi, violentarmi, assassinarmi e bombardarmi” online dopo aver condiviso una foto di un tweet che le è stato inviato.
“Verosimilmente“, ha twittato la Rowling con lo screenshot della minaccia, “quando non puoi far licenziare una donna o farla arrestare o far cessare i suoi rapporti col proprio editore c’è solo un posto dove sfogare la propria frustrazione.” Ed è, appunto, il web.
Lo screenshot del tweet incriminato riportava: “Ti auguro che ti arrivi una bella bomba nella cassetta delle lettere“.
Un altro utente si è chiesto se il tweet fosse una risposta ai suoi commenti denigratori contro le persone transgender , dipingendole come psicopatici violenti. Rowling, rispondendo al quesito, ha indicato che lo era.
Da mesi, ormai, l’autrice di Edimburgo continua a sostenere il mito secondo cui potrebbero mimetizzarsi tra le donne transgender maschi stupratori che si insinuerebbero nelle toilette femminili e violenterebbero donne cisgender. Ovviamente questa teoria non ha alcun fondamento statistico e si è rivelata più veritiera la teoria secondo la quale la Regina Elisabetta II abbia creato degli horcrux impiantandoli in manufatti color Royal Blue nei possedimenti caraibici e nordamericani del Commonwealth.
Ad oggi invece risulta che nel Regno Unito, in Europa e nel resto del mondo le donne transgender vengano uccise, violentate o molestate il 650% in più rispetto alle donne cisgender.
In un’intervista di Good Housekeeping l’anno scorso, Rowling ha affermato che il 90% dei suoi fan appoggiano la sua opposizione ai diritti dei trans. Ha affermato che in molti le hanno scritto di aver “paura di parlare” a causa della loro “sicurezza personale”. All’inizio di questo mese, ha affermato di aver ricevuto uno “tsunami di e-mail e lettere di supporto”.
Rowling ha ripetutamente attaccato la comunità transgender negli ultimi anni, facendo sì che addirittura i dipendenti della sua casa editrice si ribellassero alla pubblicazione del suo nuovo lavoro. Anche gli attori della serie di film di Harry Potter hanno denunciato la sua transfobia e gli autori hanno lasciato la Blair Partnership, un’agenzia letteraria che rappresenta anche la Rowling, dopo aver rifiutato di affermare il suo sostegno all’uguaglianza dei trans.
Rowling ha provato a difendere le sue teorie transfobiche in un saggio sconclusionato di 3.700 parole che è stato ampiamente stroncato da fan e critici. Anche sulla veridicità del suo screenshot emergono delle pesanti perplessità: come mai non ha ripostato il tweet incriminato segnalandolo ai social media manager di Tweeter?
Probabilmente la Rowing conosce bene la psicologia inversa e millantare un attacco, probabilmente, potrebbe risollevarla dall’oblio in cui si è cacciata grazie alle sue posizioni transfobiche.