Il Tribunale per i minorenni di Trento ha riconosciuto l’adozione di un bambino di poco meno di quattro anni da parte di un genitore non biologico di una coppia omogenitoriale riconosciuta in Canada ma non in Italia.
Nuovamente un Tribunale Italiano deve agire senza che esista una norma per i figli delle coppie Arcobaleno riconosciute in altre Nazioni.
L’istanza è stata avanzata lo scorso marzo a causa di gravi problemi di salute del padre biologico del bambino, nato mediante gestazioni per altri solidale.
La GPA solidale, come quella del Canada è la pratica attraverso cui una donna volontaria porta avanti una gravidanza per conto di altre persone, che possono essere single o coppie, sia eterosessuali che omosessuali a titolo gratuito.
Nell’arco di quattro mesi, il collegio presieduto dal presidente del Tribunale, Giuseppe Sapadaro, si è espresso favorevolmente all’adozione da parte del genitore sociale.
L’istanza era stata valutata positivamente anche dalla Procura dei minorenni di Trento, che però aveva chiesto, in precedenza, alla coppia di rinunciare all’istanza di registrazione della doppia paternità.
Il caso di Trento, seppur nella drammatica condizione che perimetra la famiglia in questione, apre uno spiraglio concreto dopo le assurde vicende di non registrazione applicate a Milano e Padova.