Per la rubrica BL Legalità oggi torneremo a parlare di omotransofobia che è stata oggetto di un nostro articolo in cui veniva spiegato il testo del ddl e che ha originato un sondaggio rivolto a tutti i nostri lettori.
Lo spunto per questo articolo è stato fornito dalla dichiarazioni rese da Patrizia Del Giudice, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia.
La stessa, infatti, sui social aveva rilasciato dichiarazioni a favore del Congresso di Verona, e si era dichiarata favorevole alla famiglia naturale mentre si era dichiarata contraria al predetto ddl regionale sull’omotransfobia, che ha di fatto osteggiato.
L’Associazione Mixed Lgbti, preso atto delle suddette dichiarazioni, ha chiesto che la Del Giudice venisse rimossa dal suo incarico ritenendo incompatibili le predette dichiarazioni col ruolo istituzionale svolto, lanciando una petizione su Avaaz dal titolo #tunonmirappresenti.
I faraoni Lgbt e i radical chic d’ogniddove con la loro risaputa arroganza dittatoriale sono ormai prossimi alla pernacchia universale che li spettinerà
Tentare di continuo di censurare il mio pensiero di famiglia naturale non mi istigherà a diventare violenta ne nel mio linguaggio ne nel mio modo di essere. Se ne facciano una ragione
Le dichiarazioni di Patrizia Del Giudice su Facebook
Successivamente alla richiesta avanzata da Mixed Lgbti, la Del Giudice ha rilasciato un’intervista sul TG Regionale dichiarando testualmente ” Io rispondo per le azioni che faccio e compio giornalmente in Commissione quindi solo per quello. Per quanto riguarda il mio pensiero personale io sono per la famiglia naturale”.
Su domanda del giornalista circa la sua possibile partecipazione al Congresso di Verona ha dichiarato testualmente “Se avessi potuto e avessi avuto tempo, penso che erudirsi ed informarsi è un mio dovere. Devo incontrare e sapere tutto perché altrimenti sarei una disinformata”.
Dopo aver letto ed ascoltato le predette affermazioni pare legittimo chiedersi se la Del Giudice possa effettivamente svolgere in maniera adeguata, quindi senza pregiudizi, il proprio ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità.
Guardando al solo dettato normativo non esiste alcuna norma che possa giustificare l’allontanamento della Del Giudice dal proprio ruolo. Le dichiarazioni che la stessa ha reso, tuttavia, sono gravissime soprattutto considerando il ruolo che è chiamata a svolgere, ma la scelta di un suo allontanamento dipende da una valutazione extra legale e da ragioni di opportunità che già in passato sono state affrontate, come ad esempio il Caso Michaela Biancofiore.
Incompatibilità: il caso Biancofiore
L’allora segretario alle Pari Opportunità del governo Letta Michaela Biancofiore aveva rilasciato delle affermazioni contrarie e gravemente offensive nei confronti degli omosessuali. L’allora Premier, Enrico Letta, venuto a conoscenza delle predette dichiarazioni, revocò alla Biancofiore le deleghe per le pari opportunità che le erano state affidate.
Una tale scelta appare ampiamente condivisibile soprattutto visto il significato del termine pari opportunità.
Cosa sono le “Pari Opportunità”?
Le pari opportunità, infatti, rappresentano e costituiscono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale e politico.
Ebbene, fino a che punto una persona che ha palesemente dichiarato di essere a favore della famiglia naturale potrà, nella sua veste istituzionale, garantire i diritti di chi ha una convinzione personale o un orientamento sessuale incompatibili con la famiglia naturale?
Posto che la Legge non è Giustizia e che molte volte non coincidono dobbiamo, a parere di chi scrive, necessariamente giungere alla seguente conclusione.
Sebbene la Legge non imponga, o più semplicemente preveda, la possibilità di un allontanamento, o revoca, della Del Giudice dal suo ruolo di Presidente della Commissione delle Pari Opportunità è la Giustizia a doverlo imporre al fine di tutelare il vero significato del principio di pari opportunità.
COMUNICATO UFFICIALE
L’Associazione N.I.C.H.E. sostiene fortemente l’istanza promossa dell’associazione Mixed lgbti relativamente alla richiesta di dimissioni della Presidente della Commissione Pari Opportunita della regione Puglia, in quanto le posizioni personali espresse pubblicamente – a favore del congresso di Verona e contrarie al Disegno di Legge Regionale contro l’omobitransfobia – sono anche a nostro avviso totalmente incompatibili eticamente, moralmente e politicamente con la carica istituzionale ricoperta.
Invitiamo pertanto tutti i lettori di BL Magazine e Dr. Rainbow a sottoscrivere la petizione qui riportata.
Firma qui la petizione.