“Chi non ha peccato scagli la prima mela” è senz’altro il carro più discusso dell’edizione 2019 del Carnevale di Putignano, il più antico d’Europa. Un’opera complessa e colorata, dagli svariati metri di altezza con la quale Deni Bianco, giovane e pluripremiato Maestro Cartapestaio della manifestazione, insieme all’Associazione Carte in regola ha voluto rappresentare un bacio tra due uomini ispirandosi al “bacio” più famoso del mondo dell’arte: quello di Gustav Klimt.
“I Maestri del Carnevale di Putignano seguono ogni anno un tema dato dalla Fondazione del Carnevale: quest’anno il tema era “Satira e libertà” spiega a BL Magazine Dani Bianco “Abbiamo pensato che in una società sempre più omofoba nella quale spirano sempre più venti di intolleranza, fosse giusto parlare dei diritti degli omosessuali. E Klimt in questo ci è venuto in aiuto”.
Perché proprio “Il bacio” di Klimt? Ce lo racconta il Maestro: “Il quadro del bacio è un’icona internazionale, riconoscibile e facilmente raggiungibile dal pubblico che accorre a vedere le sfilate. È stato un pretesto per fare satira. Al sud è ancora molto strano vedere due uomini che si baciano.“
Oltre al bacio, il carro mostra diversi elementi che racchiudono una precisa simbologia: “Vi sono il serpente e la mela rimandano al peccato originale” illustra Bianco “a indicare l’incombenza che la chiesa ha avuto sugli uomini e sulle loro azioni. Poi le civette che raffigurano i moralisti, sono lì a guardare il bacio in cagnesco. In alto, infine, a dominare la scena c’è l’Albero della vita, che rappresenta l’esistenza in tutte le sue espressioni“.
Una “provocazione” con il preciso intento di sensibilizzare la gente su un tema ancora divisivo, come precisa Bianco: “Putignano non è una grande città e nella stessa Puglia non ci sono grandi metropoli, perciò un bacio omosessuale da noi fa ancora un po’ di scalpore. Neanche l’Italia è un paese così progressista.”
Nonostante il felice esito, non sono mancate le difficoltà: “Non è stato facile per me elaborare questo progetto perché non ho grandi contatti con la comunità lgbt e temevo di esprimere male le mie idee. Speravo comunque di fare del bene, e confrontandomi con alcuni amici nel corso della costruzione, che è durata quattro mesi e ha coinvolto dodici persone, mi sono reso conto che il messaggio veniva recepito. Il punto finale è: chiunque si ami non può che fare del bene, e finché nessuno lede la sfera personale altrui degli altri, è giusto che tutti abbiano gli stessi diritti”.
Nonostante le preoccupazioni, tuttavia, anche la comunità cittadina ha accolto il carro con estremo favore, e sulla pagina fb del Carnevale di Putignano c’è chi lo dà già come favorito per la vittoria: “Ne stanno parlando in molti. In paese c’è stata un’ovazione collettiva” commenta orgoglioso Bianco. “Avevo il timore che non riuscisse ad essere recepito dalle persone di una certa età o dall’area cattolica, invece è piaciuto. Questo dimostra quanto siano frivoli i problemi che la gente si pone, e tutte le barriere cadono quando viene mostrato qualcosa di bello. Merito anche dell’artigianato artistico,che vanta una tradizione estremamente popolare, non è d’élite, ed è uno degli strumenti di comunicazione più vicini alla gente.
Il Maestro Deni Bianco non è nuovo alle provocazioni. Anche negli anni precedenti è riuscito a trattare di temi al centro del dibattito politico e sociale con grande abilità comunicativa: “C’è stato “The show must go on“, il carro contro il capitalismo che affrontava il tema dell’Ilva, dove c’era questo grande padrone che mangiava denari e operai; uno ispirato ai Viaggi di Gulliver sulla paura del diverso e l’integrazione, dove Gulliver era legato dalle paure della gente; poi “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro precario” realizzato dopo l’abolizione dell’articolo 18: ho creato un grande spaventapasseri a rappresentare la generazione dei giovani, non più soggetti ma oggetti”.
Se volete vedere dal vivo “Chi non ha peccato scagli la prima mela” l’appuntamento con le sfilate di Putignano è per le prossime domeniche fino al 3 marzo e con la grande chiusura del martedì grasso il 5 marzo. In bocca al lupo, Deni!
in copertina: Particolare del carro / Credits: La Repubblica