A cura di Sara Astorino
Il Consiglio dei Ministri, in data 02 Maggio 2022, ha approvato il Decreto Aiuti .
Il predetto decreto ha disposto l’ennesimo contributo statale per contrastare il caro vita patito dalle famiglie.
In questo caso si tratta di una erogazione «una tantum», una sola volta, pari ad € 200,00 destinato a chi ha un reddito annuo lordo non superiore a 35mila euro.
Quali sono le categorie che hanno diritto all’erogazione del Bonus?
La platea è molto più ampia rispetto al solito ma questo dipende proprio dal limite dei 35mila euro.
In buona sostanza hanno diritto al bonus: lavoratori dipendenti; lavoratori autonomi; pensionati; percettori di Reddito di cittadinanza; disoccupati che nel mese di giugno ricevono l’assegno di disoccupazione o la Naspi; lavoratori stagionali; lavoratori domestici.
Come verrà erogato?
Le modalità di erogazione sono diverse in base alla tipologia di destinatari.
Dipendenti pubblici e privati.
Ferma restando la soglia precedentemente indicata hanno diritto al bonus i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico sia di quello privato.
questi lavoratori troveranno l’erogazione in automatico in busta paga.
Non occorre, quindi, presentare nessuna domanda.
Attenzione !!!!
A fine anno, i datori di lavoro, in sede di conguaglio, verificheranno se effettivamente i lavoratori avevano diritto al bonus.
Se il diritto non sussisteva sono autorizzati a prelevare i 200 euro dalla loro busta paga in otto rate.
Lavoratori domestici.
L’erogazione in questo caso avverrà tramite INPS direttamente a colf e badanti, perché le famiglie non sono sostituti d’imposta.
Lavoratori aurtonomi e professionisti.
Qui la situazione è diversa.
Ad oggi, infatti, non si hanno certezze sull’effettiva erogazione del Bonus.
Si rimane in attesa, infatti, in attessa di un ulteriore decreto ministeriale che definisca le modalità di erogazione.
Si suppone che verrà istituito un apposito Fondo e che il decreto verrà emesso nel mese di Luglio.
Bonus per pensionati e disoccupati.
I pensionati e pre pensionati eiceveranno il bonus dall’INPS o dal diverso ente di previdenza che gestisce la loro pensione.
L’erogazione partirà dal mese di Luglio.
Diversi sono i passaggi per i disoccupati.
Attenzione !!!
Hanno diritto al bonus solo i disoccupato che nel mese di Giugno hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione o la NASPI.
Percettori del reddito di cittadinanza.
Anche in questo caso non occorre fare domanda.
L’erogazione verrà automaticamente dall’INPS.
Verranno, tuttavia, effettuati controlli preventivi.
Si deve, in realtà, vitare che il beneficio venga riconosciuto a chi l’ha già ricevuto in qualità di pensionato o di disoccupato oppure ai nuclei in cui uno dei componenti ne abbia diritto perché lavoratore dipendente.
Come viene valutata la soglia di reddito?
Per il calcolo si terranno in considerazione tutti i redditi percepiti di qualsiasi natura.
Cosa significa?
Saranno calcolati anche quelli esenti da imposta o soggetti ad imposta alla fonte o a imposta sostitutiva.
Cosa non rientra nel calcolo per la determinazione del reddito?
Non rientrano i redditi legati alla casa di abitazione e alle sue pertinenze; i trattamenti di fine rapporto (Tfr); le competenze arretrate che hanno una tassazione separata; gli assegni familiari; l’assegno unico universale.
Peculiarità del Bonus.
E’ stato espressamente previsto che il bonus non faccia reddito, che non possa essere ceduto, sequestrato o pignorato.
Quali altri bonus sono stati previsti?
Il bonus bollette, il bonus carburante ed un aiuto per il Metano.
Bonus Bollette.
In verità questo bonus era stato già erogato.
Semplicemente rimane attivo e, pertanto, si tratta di una misura retroattiva.
Serve a tutelare chi non avesse fatto in tempo a presentare l’Isee per beneficiarne in precedenza.
Resta invece invariato e fissato a 12.000 euro annui il limite Isee per poterne beneficiarne.
Carburanti.
E’ stato prorogato, almeno fino alla data dell’ 08 Luglio, il taglio si 25 centesimo dell’accisa sui carburanti.
Metano.
Anche in questo caso si tratta di aiuti già erogati che sono stati confermati.
Scende a zero euro per metro cubo la relativa accisa ed è inoltre stata prevista anche una riduzione Iva del 5 per cento.