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Il thriller che non ti aspetti: HSO Homo Super Omnia  di Manuel Vezzani

- 20/12/2024


Manuel Vezzani, nasce a Marino, paesino dei Castelli Romani, il 15 febbraio 1988. Da sempre appassionato di sport in quanto cresciuto nella palestra dei genitori, porta avanti anche la sua altra passione ovvero i libri. Diplomatosi nel 2006 presso il Liceo Scientifico Touschek, termina gli studi decidendosi di introdursi nel mondo del lavoro aiutando i genitori a portare avanti le loro attività. Dopo tanta dedizione alla lettura, decide di dare sfogo alla sua creatività dedicandosi alla scrittura. Nel 2023 tenta un primo approccio nel mondo giornalistico scrivendo articoli per un sito di sport per poi dedicarsi alla stesura della sua prima opera dal titolo: HSO Homo Super Omnia (2024).

Lo sport senza dubbio nel tuo DNA, visto che lavori negli ambienti lavorativi di famiglia, dove lo sport la fa da padrone, visto che parliamo di palestre e piscine. Quando entra in “scena” tra le tue passioni la scrittura?

La maggior parte della mia vita è stata a praticare e far praticare lo sport, non poteva essere differentemente con un papà che ha partecipato alle olimpiadi di pesistica nel 1972 (Roberto Vezzani), ma la lettura mi ha sempre accompagnato sin da bambino. Ho cominciato con i fumetti di Topolino da bambino per poi passare al fantasy nell’ adolescenza e poi divagare nelle varie tipologie di letture da grande. Leggere mi ha fatto viaggiare in luoghi che non esistono, appassionare di cose che non sapevo esistessero e innamorare di personaggi che non ho mai incontrato.

La stesura iniziale del libro è avvenuta prima del covid. Quel periodo “oscuro” ti ha aiutato a completare il manoscritto? Senza il covid lo avresti completato?  

 In realtà il Covid è stato solo il pretesto per cominciare, la stesura vera e propria è avvenuta dopo. Come per molti quel brutto periodo mi ha fatto esplorare nuove cose ma anche vivere momenti di apatia e dedizione alla famiglia, due cose a cui durante la vita normale ho poco tempo da dedicare. Quindi potrei tranquillamente rispondere che anche senza il Covid avrei completato l’opera ma sicuramente grazie ad esso ho avuto il primo approccio, il primo incontro…quello che mi ha fatto definitivamente innamorare.

La scelta dei cognomi dei protagonisti, dei luoghi come avviene nel tuo libro.

 I personaggi che fanno parte dei miei racconti sono sempre ispirati da persone che vivono intorno a me. Sono sempre stato un osservatore delle persone, mi piace capirne le caratteristiche che li rendono unici, il loro modo di esprimersi con i loro gesti (cosa che molto spesso racconta un’altra cosa in confronto a quello che dicono) e i loro caratteri. Non potevo, pertanto, non usare questa mia caratteristica per dar vita ai protagonisti del mio libro mentre i nomi sono del tutto casuali. I luoghi invece sono una scelta studiata. Volevo che la storia cominciasse dai luoghi dove vivo pertanto ho cominciato dalla periferia di Roma. A Edimburgo invece mi ci sono ritrovato, mi ci ha portato la storia mentre scrivevo e mentre studiavo per far sì che la trama fosse veritiera. Devo ammettere però che è stata una bella scoperta ed ora sono molto curioso anche di visitarla.

Senza spoilerare. L’ AI   Intelligenza Artificiale, a che fare con il nucleo narrativo del tuo libro?

La trama parla di evoluzione tecnologica in generale quindi può essere correlato a tutto quello che riguarda il progresso. L’intelligenza artificiale è un percorso evolutivo che stiamo affrontando ora e che sta spaventando molti ma come dico sempre, il problema non è il progresso, ma come viene applicato nella società.

La stella a cinque punte della copertina richiama sia l’aspetto religioso, come le 5 Sante piaghe di Cristo, sia quello esoterico, ma anche politico che ci porta ad un periodo nero del nostro paese, nella tua copertina cosa racconta?

 La stella che si trova anche nella copertina è la cosa che ha smosso gli animi più di tutto nel primo approccio e volevo che creasse un po’ di indignazione. In realtà la stella qui non ha nessuno di questi significati, come si scopre nelle prime pagine del libro serve solo ad indicare a cosa deve puntare la società ovvero i quattro elementi (terra, aria, fuoco e acqua), la natura quindi in generale e poi una punta verso il lavoro ma al centro della stella c’è l’uomo. La società deve lavorare per il bene dell’uomo e visto che l’uomo è un membro della natura, deve strizzare l’occhio anche ad essa.

Avrai letto dei libri thriller, quale il tuo autore di riferimento? O che ti ha ispirato.

Credo che per poter scrivere un libro si debba assolutamente essere anche dei buoni lettori e farsi un’idea verso dove si vuole andare. In questo romanzo il modello che ho seguito è quello di Joel Dicker e Dan Brown due autori che ammiro moltissimo.

Conosci Giorgio Faletti o Donato Carrisi?

Donato Carrisi é nella lista dei prossimi autori che voglio conoscere, me ne parlano benissimo ma non ho ancora avuto modo di leggerlo. Faletti invece lo conosco molto bene e credo che “Io uccido” sia un autentico capolavoro.

Domanda fil rouge che faccio sempre ai miei intervistati, Manuel a casa come si veste quali sono i suoi colori preferiti, quale è il suo piatto preferito?

Essendo uno sportivo non posso che prediligere le tute, sono il mio habitat. Sono comodo e me stesso quando le indosso, non potrei farne altrimenti. Non sono mai stato uno attento alle mode. Il mio colore preferito é il blu, mi ricorda il cielo e uno spazio immenso in cui essere liberi. Il mio piatto preferito é una domanda difficile perché mi piace tutto, ma forse un piccolo spazio nel mio cuore é per la carbonara, ma come non menzionare una buona e semplice pizza con la mortadella mangiata in un prato?

Una frase “feticcio”, che magari usi spesso come incoraggiamento.

Inizialmente ne usavo una che era “chi comincia é a metà dell’opera” che mi stimolava sempre ad esplorare nuovi orizzonti. Col tempo ho capito che per un carattere come il mio ha più senso una frase che é scritta sull’ Amerigo Vespucci detta da un certo Leonardo da Vinci: “non chi comincia, ma chi persevera”. Con disciplina e dedizione si ottengono i risultati.

Quale casa editrice ha pubblicato il libro? Quale iter hai seguito per contattarla ai fini della pubblicazione? Un consiglio per chi vuole scrivere e pubblicarne uno.

 Pubblicare e sponsorizzare un libro sono le fasi che più annoiano uno scrittore che vorrebbe solo scrivere i suoi racconti. Questo passaggio però è necessario per far sì che il proprio progetto venga alla luce. Nel mio caso una volta completato il romanzo ho seguito il consiglio di un mio amico scrittore, il quale mi invitava a trovare le mail di tutte le case editrici che potevano essere interessate a questo genere di opera e inviare loro una mail con la sinossi del libro e il file contenente il racconto, tra cui la Robin Edizioni che è la casa editrice che poi mi ha aiutato a mandare in stampa l’opera. É stato un periodo piuttosto lungo e snervante perché le prime risposte sono cominciate ad arrivare dopo un mese circa, qualcuno ti dice proprio che se non interessato neanche risponderà alla mail. Ho avuto risposta positiva da circa quattro case editrici, ma la Robin per fama e professionalità mi ha convinto subito e li ringrazio molto per l’opportunità concessami.

Hai già un’idea per la trama di un tuo secondo libro?  (senza svelare solo un sì o no, per indicare che hai ancora voglia di scrivere e raccontarci qualche altra storia)

Assolutamente sì, lo straccio narrativo é già pronto. Ora mi sto dedicando solo alla presentazione del libro nuovo, come potrò, inizierò la stesura del nuovo romanzo.

HSO Homo Super Omnia

Descrizione libro
Una società sempre più incatenata alla tecnologia, una setta che tenta in tutti i modi di riportare sulla retta via il genere umano e un pizzico di follia che fa passare un ideale di nobile proposito ad essere un atto folle di un estremista. Tra la cruda periferia di Roma e le storiche vie di Edimburgo, il Commissario Palumbo e la scienziata Rachele Lombardi cercheranno di ritrovare Liam Lawrence, un professore di Fisica preso in ostaggio dalla confraternita. Come unico indizio, una stella con le cinque punte, la scritta Homo Super Omnia e una minaccia planetaria. Una storia di intrighi, amore, salti nel passato e voglia di rivalsa. Il mondo è in pericolo.

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Vivo a Roma ma originario della Sicilia. Attivista nel volontariato sociale, mi occupo di pittura, fotografia, scrittura e arte pop: alcune mie opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.

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