Dal 2 al 5 settembre a Lucignano (AR) si terrà “Lucignano Sensi e amore“, rassegna di eventi imperdibili nell’antico borgo toscano: profumi, sapori, danza, mostre, teatro, musica, artigianato, eventi. Il direttore artistico della rassegna è il collaboratore di BL Magazine Fabrizio Tiribilli, curatore della rubrica BL Arte. Lo abbiamo intervistato per saperne di più.
BL: Come è nato il progetto?
F.T. Da una chiacchierata invernale, di quelle trasparenti tra amici, con Daniele Torrini, ovvero BB Il Gianduia, che insieme a me è promotore di questo progetto. Riflettevamo su Lucignano, conosciuto non solo per essere uno dei borghi più belli d’Italia ma anche tra i più romantici. Da secoli gli innamorati si scambiano promesse d’amore davanti all’Albero d’Oro che è conservato nel museo Civico. Volevamo creare un evento qui, ma non volevamo creare una manifestazione basata su prodotti tipici o specialità alimentari, piuttosto qualcosa che si avvicinasse il più possibile al bisogno delle persone di emozioni, di coinvolglimento. Così ho detto “perché non creiamo una manifestazione sull’Amore?”
BL: E l’idea ha preso piede.
È stata vera sfida rendere tangibile qualcosa di immateriale eppure palpitante come l’amore. Trovare dei modi perché le persone potessero immergersi in tutte le sue sfaccettature, dalle più dolci alle più drammatiche. Qualcosa che fosse al contempo leggero, piacevole ma ricco di contenuti profondi, di accettazione e di inclusività. Non a caso ho scelto come introduzione alla manifestazione una frase di Jorge Amado tratta dal suo bellissimo romanzo Teresa Batista stanca di guerra: «perché il voler bene non si compra, non si vende, non si impone col coltello alla gola, né si può evitare: il voler bene succede».
BL: Avete trovato subito un feedback dalle istituzioni comunali?
La bozza di progetto è stata sottoposta al Comune di Lucignano che l’ha accolta con entusiasmo concedendo il suo patrocinio, mettendoci a disposizione luoghi, spazi, attrezzature e fin dall’inizio una concreta collaborazione. Davvero un grandissimo supporto. Dopo molti mesi di costante impegno, reso ancora più arduo dal dover superare tutti gli ostacoli tecnici e organizzativi che la pandemia ha comportato, eccoci finalmente arrivati ai giorni dove l’Amore Succede.
BL: Qual è il fil rouge che lega gli artisti alla manifestazione?
F.T. Prima di tutto ci tengo a sottolineare che per me qualsiasi espressione autenticamente creativa è Arte, senza scale gerarchiche, la distinzione tra arte e artigianato non esiste. In Lucignano, Sensi e Amore ci sono I cinque sensi che sono Il fil rouge di tutta la manifestazione, ma gli artisti sono legati a Sensi e Amore da più tratti comuni. Sicuramente c’è la passione verso il proprio fare, indipendentemente dai campi in cui si agisce. C’è l’impegno, perché qualsiasi arte ha bisogno di dedizione, studio costante, motivazione. C’è l’aver accolto gli spunti di riflessione e di lavoro che ho proposto, l’entusiasmo con cui tutti hanno aderito all’ invito a partecipare e che mi riempie di gratitudine verso ognuno loro.
BL: Cosa devono aspettarsi i visitatori in questa prima edizione?
F.T. 4 giorni di coinvolgimento, emozioni, confronto, divertimento. L’occasione per vivere diverse esperienze che ci facciano tornare a casa appagati e interiormente arricchiti. Con Lucignano Sensi e Amore, giorno per giorno, attraverso i 5 sensi e il fascino dei luoghi, potremo incontrare tutte le sfaccettature dell’Amore in un susseguirsi di esperienze emozionali e profonde:
L’Arte contemporanea si fa dialogo: colori, forme, immagini si intrecciano ad un percorso di scoperta olfattiva che ci conduce all’ascolto delle nostre sensazioni. Il teatro scende in strada, il vicolo diventa ironia e riflessione, percorre il dramma del femminicidio, i passi dell’amore e del disamore. La danza, che rende il gesto simbolo universale, ci condurrà nel Tempo, nel trasformarsi dell’affetto e del nostro essere dalla nascita alla vecchiaia mai stanca d’amore. Dalle mani dei Maestri Artigiani, poi, raccoglieremo sapienza, fantasia e passione trasformate, con infinita pazienza, in creazioni da portare con noi per non dimenticare quanto sia importante l’amore nel fare.
Le Parole, non solo quelle tenere, ma anche quelle della carne palpitante, del vuoto e della pienezza. Quelle di tutti gli amori… per loro il grande spazio degli Aperitivi Letterari, per riappropriarci del senso profondo, per immergerci nel racconto vivido del romanzo e nella più limpida poesia. Non può mancare la potenza evocativa dei profumi. Che sono memoria, emozione, scoperta, identità. Potremo scoprire qual è il nostro, quello più vicino alla nostra anima.
Tutto questo diffuso in vari luoghi del Borgo di Lucignano che si fa esso stesso racconto e ispirazione.
BL. Quanti artisti sono coinvolti?
F.T. Abbiamo coinvolto due realtà di Lucignano: la scuola di teatro Il Garage e la compagnia Emozioni Danza che sono composte da diversi elementi. In più ci sono circa 20 artisti di diverse provenienze e che abbracciano molti piani culturali. Fin da subito abbiamo voluto che questa manifestazione fosse un punto di convergenza per le Eccellenze Culturali. È stato emozionante poter scrivere tutte queste presenze di alta qualità nel programma.
Perché scegliere un piccolo borgo per esporre delle opere e mettere in scena le performance itineranti?
F.T Da tempo sono assolutamente convinto che sia assolutamente urgente decongestionare i centri d’arte principali ed ridistribuire la cultura sul territorio. Anche un’istituzione al vertice della Cultura Mondiale come le Gallerie degli Uffizi si sta muovendo in questo senso con il progetto Uffizi diffusi. Questa capillarità ha una radice storica nelle Ville Medicee, che non erano semplicemente un sistema di regge diffuse, ma portavano con sé anche la cultura che animava quelle dimore e si riverberava sul territorio. Oggi un piccolo centro offre alla cultura un bene preziosissimo, quello del tempo lento, dell’assaporare tutta l’intensità dell’Arte.
BL. Quale pensi che sia la funzione dell’arte in questo periodo di ripartenza delle attività?
F.T. Stiamo vivendo un tempo di fragilità sociale e ambientale inaudito, disorientante. All’arte, anzi, alla cultura in generale, dovrebbe essere riconosciuto un ruolo di primo piano: Palesemente può essere la spinta economica più potente di cui dispone il nostro paese. Ma anche per ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale: pone domande, propone punti di vista che ci aiutano ad avere uno sguardo più attento verso il nostro agire quotidiano e verso ciò che ci circonda. L’arte, in ogni sua forma, è principalmente un dialogo tra l’opera e chi ne usufruisce, un dialogo che può darci strumenti che ci riconducano al senso del nostro agire, all’appropriatezza dei nostri gesti, del nostro dire, all’equilibrio come relazione dinamica fra le parti. Una bellezza che ascoltata diventa consapevolezza.
Vi aspettiamo a Lucignano !
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