Le Olimpiadi delle cene trans, inter-sex, bacilli, outing, baci, coliche e anche dello sport.
Le Olimpiadi hanno la forza di creare l’unione di tutti i Paesi del mondo, tramite lo sport, a parte qualche boicottaggio negli anni della guerra fredda. Le parole d’ordine sono Fairplay, comportamento corretto, diplomazia, garbo, tatto. Queste Olimpiadi sono state caratterizzate da una serie di eventi che a partire dalla cerimonia di inaugurazione, dove confluivano elementi di politica, religione e problematiche legate ai diritti LGBTQ+. Fiumi di parole, paragone ben azzeccato visto la location: la Senna. Ognuno ha dato una chiave di lettura, anche a senso unico. Era o non era la cena degli dei? O era l’ultima cena di Leonardo? Per me una coloratissima cena degli dei! Teniamo conto che la Francia, ha ormai intrinseca la sua cultura laica. Il fatto di cominciare la parata della inaugurazione non più dentro allo stadio, ma lungo il fiume simbolo di Parigi , Io la trovo un’idea molto interessante e coreografica che va a rafforzare i temi degli “episodi” che si susseguivano creati dall’art director Thomas Jolly, quadri scenici che celebravano la Francia, perché ricordiamo che nella cerimonia inaugurale non è la celebrazione dello sport ma della cultura di chi ospita le Olimpiadi. Oltre ad essere esperti di arte e cristianesimo, siamo stati anche esperti di virus e bacilli, visto che la Senna era inquinata e le gare acquatiche di nuoto sono state a rischio fino alla fine, non è stato solo allarmismo, perché’ ci sono state problematiche fisiche e fisiologiche di alcune atlete con i relativi ritiri.
La prima vicenda chiave è nella boxer. L’atleta algerina Imane Khelif è coinvolta suo malgrado nelle polemiche sulla sua identità: donna o uomo? Si è scatenato tutto il web, la stampa ma anche l’opinione pubblica. A farne le spese la nostra atleta italiana Angela Carini che sperava di creare un caso a suo favore, ma ha ottenuto un effetto boomerang contro sé stessa. In quanto pugile e combattiva, forse doveva almeno provarci. Imane Khelif, dopo la vittoria della medaglia d’oro dice: “Sono una donna forte con poteri speciali, il mio oro è un messaggio al mondo”. Per il CIO, nella voce del Presidente Thomas Bach, non ha dubbi lei è “donna”.
Due episodi però faranno da sparti acque e sono due baci. La nostra atleta italiana judoka Alice Bellandi finita la gara dopo la vittoria e relativa medaglia d’oro, corre verso la sua compagna, un forte abbraccio e un bacio suggellano il loro amore a livello mondiale, un vero proprio outing, alla presenza del nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di cui ne è nato anche un “meme”. Diversamente l’atleta australiano di arrampicata Harrison Campbell, che aveva già fatto outing, che bacia il compagno per protesta contro gli “haters” che li avevano insultati nei mesi precedenti. E poi ci sono le coliche o come qualcuno le hanno chiamate le “comiche” di Gianmarco Tamberi il nostro “saltatore”. Uno dei tanti ori annunciati, che purtroppo è incappato in una serie di dolori fisici che gli hanno impedito di gareggiare con energia e tranquillità, perché’ il suo obiettivo era proprio di bissare la medaglia d’oro di Tokio. Anche qui altre polemiche. Perché’ fare dei post su tutti gli spostamenti pubblicando le foto sull’ ambulanza e in ospedale? Tra la altro un comunicato della società che fa capo Fabrizio Corona comunica che avrà degli scoop sulla vicenda.
Sul caso della Pallanuoto maschile, ci sarebbe da fare un altro articolo anche questo ha tirato a sé una serie di opinioni contrastanti. Da un errore arbitrale nasce una ipotetica sconfitta italiana. Da lì in poi schieramenti opposti sulla scelta dell’Italia di girarsi di spalle durante l’inno della partita per il sesto posto. Mancanza di rispetto dello spirito olimpico secondo il CONI e il CIO. Non è d’accordo l’allenatore Alessandro Campagna, perché’ permettere a un arbitro di fare un errore così grosso, è questo per lui non rispettare lo spirito olimpico!
Da segnalare la ventunenne Manizha Talash, afgana che è stata squalificata dalla gara olimpica di break dance, per aver mostrato un messaggio di tipo politico al termine della sua esibizione: “Donne afghane libere”. In ogni caso l’atleta aveva perso l’incontro ed era già stata eliminata.
Non possiamo dimenticare in queste olimpiade l’atleta turco Yusuf Dikec con la sua pistola, un argento non spiegabile se si guarda la foto che è diventata virale, oltre la pistola, non ha usato nessun componente d’aiuto, dal mirino al cappello.
Un plauso all’organizzazione Comitato Olimpico Francese e al CIO, per aver fatto la scelta di far giocare tutte le finali alle donne anziché’ come succedeva nelle altre olimpiadi agli uomini, proprio per dare voce alle donne che in passato erano escluse dai giochi e ad alcuni episodi del “regno francese”
Alla fine, comunque c’è stato anche lo sport e le gare. L’Italia ha vinto 40 medaglie come a Tokio 2020, ma con 12 medaglie d’oro record assoluto. Il medagliere è stato vinto dagli USA con 126 medaglie.
Il motto delle olimpiadi comunque parla chiaro: “Citius, Altius, Fortius…Più veloce, più alto, più forte” …Piu’ forte delle polemiche.