“Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi”. Patrick Suskind
È arrivato il profumo. Il profumo di primavera, di sole, di aria, di libertà. Voglia di stare al sole, il primo sole che scalda ma non scotta, il piacere di levarsi la giacca, il venticello che ancora un po’ aspro si sente che comincia ad essere un piacevole tepore. La voglia di stare in giro, di passeggiare, di leggere un libro in un parco, di respirare aria nuova. Ecco il vero inizio del nuovo anno, inizia la primavera, la rinascita, le prime fioriture, la voglia di mare.
Mi ricorda Il periodo in cui si avvicinavano gli esami ma c’era solo la voglia di stare sdraiati su un prato. Il silenzio delle prime domeniche di sole. La voglia di levare sciarpe e piumini e prendere giacche leggere. Il primo colorito sulla pelle per togliere il grigio dell’inverno, far respirare ogni poro e sentirsi rigenerati. Uccellini che tornano con gli stormi che riempiono il cuore di gioia, ancora oggi mi fanno pensare a mia mamma e al messaggio che in famiglia arrivava da chi per primo le sentiva: “eccole!!!sono arrivate le rondini!!”.
Il loro garrire all’ imbrunire, odore di estate che ancora associo all’odore di libertà dalla scuola. Profumo di libri ancora da aprire e studiare sotto il sole caldo di Marzo. I primi pomellini rossi sulle guance come Heidi, la prima volta che ti metti sbracciata e ti senti come una mortadella sul banco di un salumiere. Finestre spalancate, sole che scalda i letti, balconi in fiore, sole e voglia di far niente.
Prime avvisaglie di rimettersi a dieta visto che i maglioni invernali, presi oversize per nascondere lonze con l’alibi di stare caldo, stanno per andare in letargo. Voglia di rinnovare casa. Voglia di colori, di profumi, di novità. Stare in silenzio a respirare l’odore del sole, si il sole ha un odore, l’inverno profuma di camini accesi e l’estate profuma di creme solari.
L’olfatto è importantissimo perché collegato direttamente con il sistema limbico e con l’ippocampo due parti del nostro cervello che regolano i nostri affetti e dove risiedono ricordi e memoria.
La storia del profumo è antica, le prime fragranze risalgono all’epoca degli egizi che attribuivano alle fragranze un significato spirituale per poi arrivare all’epoca dei romani dove cominciarono ad essere utilizzate durante le cerimonie per onorare le divinità.
Ci sono determinati odori che possono far scattare in noi alcune reazioni anche capaci di farci cambiare umore: la menta favorisce la concentrazione, il limone stimola concentrazione positività aumentando la serotonina nel cervello, la lavanda controlla lo stress emotivo alleviando anche mal di testa.
Fu proprio con questi profumi provenzali nel naso di Coco Chanel che nacque una delle fragranze più famose al mondo. Voleva infatti riprodurre il profumo di sapone nelle mani, quell’odore che le riportava alla mente l’odore delle mani della madre, penetrante e deciso. Racchiudere in un profumo allo stesso tempo l’idea di pulizia ma anche un forte senso di femminilità.
«L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso» Italo Calvino