Sta sopraggiungendo l’estate, e per molti questa stagione rappresenta un vero e proprio incubo.
Per quale motivo?
Perché giocoforza ci si deve svestire e uscire fuori dalla comfort zone che maglioni e giubbotti ci hanno regalato durante l’inverno, camuffando per alcuni, i chili di troppo, e per altri la magrezza. Da chi difendiamo la propria fisicità, da noi stessi o dagli sguardi giudicanti del popolo?
Sicuramente è una domanda annosa e presupporrebbe un’indagine sociologica che qui non staremo a fare. Possiamo però tentare di ricostruire la difficile condizione di chi viene esposto a continue critiche e al contempo provare a vedere come stanno mutando le situazioni.
Il Body Shaming è sostanzialmente la tendenza a prendere di mira la forma fisica delle persone, in un’epoca che poggia soprattutto sull’immagine, restare al riparo è impresa ardua e, in un mondo di selfies e profili social, si fa presto a diventare bersaglio della cattiveria e della superficialità di chi si arroga il diritto di poter denigrare gli altri, senza soffermarsi sulle conseguenze che un tale atteggiamento può provocare.
Instagram, Facebook e le altre piattaforme ci hanno abituati a proporci nel mondo tramite il nostro aspetto, esponendoci ad una finestra di occhi curiosi che ci scrutano da mille fessure; è stata così sdoganata la possibilità di offendere chiunque senza doverci filtrare attraverso la coscienza e l’empatia. In questo modo abbiamo promosso non solo la spersonalizzazione, ma abbiamo soffocato l’identificazione con il prossimo, annullandone le caratteristiche che ci facevano sentire umanamente “vicini”.
La forma fisica di una persona non è più rappresentativa di uno stato di salute, ma è diventata il metro di misura del suo valore di un essere umano.
Principalmente sono le donne a subire gli attacchi più furiosi, e troppo spesso dalle altre donne.Gli uomini non sono immuni ma probabilmente, per un vecchio fattore sociale, sono meno bersagliati; l’attitudine a pretendere che la donna sia oggetto e immagine dei nostri capricci o rispondente a canoni “stretti”, invece, è molto più salda.
Non sono privati dalle critiche, secondo questa logica , i personaggi dello Star System: Lady Gaga fu presa di mira dopo la sua esibizione, strepitosa, al Super Bowl, perché la sua pancia non era abbastanza tonica. Gigi Hadid, super top model, venne contestata perché non abbastanza magra, Vanessa Incontrada fu martellata pesantemente per aver messo su peso, Val Kilmer non fu risparmiato, e furono numerosissimi i meme con cui lo si prendeva in giro. Perfino Rihanna fu oggetto di una squallidissima campagna denigratoria.
La lista sarebbe lunghissima e tristemente ricca di particolari, ma vorrei ci focalizzassimo sul fatto che queste persone non vengono offese perché non ci aggradano artisticamente, ma “offendono” l’idea che noi abbiamo di come dovrebbero essere!
Attraverso l’immagine ci sentiamo automaticamente proprietari del corpo e vogliamo disporne secondo nostra discrezione.
Per fortuna stanno emergendo delle figure diverse da quelle con cui siamo stati bombardati per molti anni: le donne Curvy e gli uomini Brawn.
Nel mondo della moda, e non solo, è riuscito a farsi spazio una figura più morbida ma non per questo meno sexy, sia di uomo che di donna. Per quel che riguarda il mondo femminile è impossibile non fare riferimento alla modella Ashley Graham, taglia 50, che con le sue curve ha rilanciato un’idea di donna non più schiava di diete rinunce.
Bella e imponente questa donna ci ricorda che possiamo scostarci di dosso lo stereotipo che per essere belli dobbiamo privarci di un piatto di pasta, di una cena con gli amici e sottostare alle imposizioni di un mercato mediatico che ci tartassa di prototipi univoci di magrezza. Ma non è l’unica! A farle compagnia, le colleghe Candice Huffine, Jennie Runk, Christina Mendez.
Stesso principio, anche se meno famoso della collega plus size, lo ritroviamo al maschile se parliamo di Zach Miko (a sinistra), modello e attore. Con lui arrivano anche altri Instagrammer o influencer a darci man forte, facendo qui menzione particolare a Riccardo Onorato (in basso), originario di Napoli, che sul suo sito guyoverboard.com , ci insegna come essere sempre alla moda con ironia e qualche trucchetto.