A Torino, presso il Museo Diffuso della Resistenza – Polo del ‘900, è stata inaugurata il 23 Settembre la mostra dedicata ai 50 anni del FUORI! E sarà visitabile fino al 22 Ottobre.
Una raccolta di documenti storici inediti, come l’indagine sulla percezione e l’auto-percezione dell’omosessualità in Italia condotta dal sociologo Giampaolo Fabris.
FUORI! La prima grande associazione gay italiana, fu fondata nel 1971 a Torino dal libraio Angelo Pezzana insieme ad altri attivisti e operante fino al 1982. Un movimento omosessuale nato nella primavera del 1971 da gruppi di Milano, Padova, Roma e Torino che iniziarono a incontrarsi per affrontare le problematiche che in quell’epoca affliggevano le persone omosessuali in Italia.
«Noi oggi rifiutiamo quelli che parlano per noi. […] Per la prima volta degli omosessuali parlano ad altri omosessuali. Apertamente, con orgoglio, si dichiarano tali. Per la prima volta l’omosessuale entra sulla scena da protagonista, gestisce in prima persona la sua storia […]. Il grande risveglio degli omosessuali è cominciato. È toccato a tanti altri prima di noi, ebrei, neri (ricordate?), ora tocca a noi. E il risveglio sarà immediato, contagioso, bellissimo» come esordì Angelo Pezzana.
Il nome fa riferimento alla lingua inglese, dove “out” significa fuori e con “Coming out” si fa riferimento al prendere coscienza di sè e dichiarare la propria omosessualità. Oltre a questo questo significato, quando nacque il movimento fu anche pensato alla possibilità di trasformalo in un acronimo :
F fronte
U unitario
O omosessuale
R rivoluzionario
I italiano
La situazione in Italia in quegli anni era delicata e fragile, non si voleva parlare apertamente della propria condizione. Era come mettere un velo per nascondere una condizione che si sarebbe potuta trasformare in situazione pericolosa o scandalosa.
La necessità di cominciare a cambiare questa situazione spinse i fondatori del movimento, fra cui Maurizio Gelatti, vicepresidente della Fondazione Sandro Penna – FUORI!, a volerlo trasformare in un giornale. In quegli anni l’omosessualità sui giornali si raccontava solo se l’argomento era legato a un crimine. Pensare ad una testata sarebbe potuto essere uno strumento attraverso cui discutere, confrontarsi e dibattere su questioni delicate e private: la prima rivista di liberazione gay pubblicata in Italia.
Il numero zero della rivista FUORI! fu pubblicato nel 1971. La rivista comunque venne pubblicata dal 1972 fino al 1982 con una periodicità variabile. Iniziò come un mensile di liberazione sessuale. Veniva venduto nelle librerie e anche nelle edicole con una tiratura che si aggirava fra le 7.000 o 8.000 copie. Nel 1973 per motivi economici, si trasformò in un quadrimestrale in vendita solo nelle librerie. In dieci anni i numeri sono stati trentadue.
Tra i membri della redazione della rivista si ricordano Angelo Pezzana, Mariasilvia Spolato, Mario Mieli (qui la recensione del biopic a lui dedicato “Gli anni amari”) e Alfredo Cohen.
La collezione completa della rivista è depositata presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma nel deposito effettuato nel 2001 da Massimo Consoli, oltre che presso la Fondazione Sandro Penna di Torino.
In occasione della mostra verranno affrontati temi e approfondimenti come “il movimento omosessuale nel mondo negli anni ‘70” oltre alla cerimonia del Premio FUORI!
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