E’ ufficialmente terminato l’E3 Expo. Come da tradizione prima dell’apertura della convention los angelina abbiamo avuto il piacere di vedere tutte le novità dei grandi publisher di videogiochi (per farci intendere dai non gamers, è come se tutti i produttori cinematografici annunciassero in 4 giorni uno dopo l’altro i prossimi blockbuster).
Ne avrete sicuramente letto qualcosa…ma avete mai letto dell’E3 dal punto di vista di un gaymer? Beh, lo potete leggere qui sotto! Alla fine dell’articolo troverete un voto per ogni software house e potrete dare il vostro su tutto l’E3.
Ovviamente non rappresento tutti i gaymers.
EA
Microsoft
Square Enix
Bethesda
Ubisoft
Sony
Nintendo
EA
La nostra amata casa di produzione mostra di nuovo gli artigli. Con le stesse IP di sempre e deludendo come sempre. FIFA19 non ha nessuna novità nel gameplay e presenta in più solo al rosa per la Champions League (semplicemente perchè l’ormai morente PES ha perso i diritti).
Battlefield V prova ad introdurre delle novità che novità non sono: un roster di personaggi multirazziale e a quote rosa disponibile per la campagna single player ambientata nella seconda guerra mondiale che probabilmente fa più danni all’egalitarismo che benefici. E ci ricorda qualcosa. Senza contare l’imbastirdimento dell’aggiunta delle Battle Royale che strizza l’occhio a Fortnite e PUBG senza capire il concetto di Intellectual Property.
E non parliamo nemmeno di Star Wars, che tra il damage control pessimo che hanno provato a fare durante la fiera e l’annuncio di un videogioco nella saga che peggiore non si poteva, mostrano che la Disney dovrebbe riprendersi la licenza.
Gli EA Indie sono forse l’unica speranza in questa conferenza. Unravel Two e Sea of Solitude sembrano prodotti interessanti – anche se stiamo pur sempre parlando di EA – e forse Command and Conquers Rivals per mobile, se non sarà eccessivamente pay to win, potrà rivelarsi una scelta azzeccata.
Arriviamo poi ad Anthem. Bello è bello, il gameplay non sembra male, hanno promesso di mettere solo oggetti estetici con loot box e sarebbe una promessa questa?. Eppure il tutto è così…banale. Diciamo che lo stereotipo del videogioco pretenzioso è riassunto nel suo annuncio.
Microsoft
Uh là là Microsoft, avevi annunciato che all’E3 avresti messo al centro i gamers e devo dirlo, ci sei riuscita. Cominciamo dal tuo flagship Halo Infinite, il cui valore era ultimamente caduto in disgrazia, di cui hai mostrato un video per mostrare l’engine. Le premesse ci sono, staremo a vedere il gameplay.
Poi Ori and the Will of the Wisps. Pura magia. Sto tipo lanciando ora soldi allo schermo.
Un’altro titolo da tenere sott’occhio è sicuramente Gears of War 5. Ammetto di non essere mai stato particolare amante del dude-bro shooter per definizione, ma sembra, come già accennato nel precedente capitolo, si possa intravedere una netta evoluzione. Staremo a vedere, ma il trailer mi ha reso fiducioso.
La casa americana riesce poi a far susseguire una bomba dopo l’altra, con Forza Horizon 4, il DLC dell’amato Cuphead, di Sea of Thieves e il grande Black Desert. A esclusive ci siamo, è l’ora dei multipiattaforma.
Microsoft, I can’t get just this erected! The Division 2, Just Cause 4, Shadows of the Tomb Raider e..DEVIL MAY CRY5! Ogni parola è superflua di fronte all’attesa per questo quinto titolo, orde di gamers che hanno pianto con DmC sono resuscitate alla visione di Nero che, in pieno stile Devil May Cry, ha cambiato completamente look e stile e probabilmente pure ragazza che sembrare essere morta al tempo stesso del suo braccio.
Sono così tanti gli annunci che non basterebbe un sito intero per descriverli. Lasciamo il fantastico Kingdom Hearts 3 alla sezione Square Enix ed entriamo nello stiloso Cyberpunk 2077, dei famosi CD Projekt, che dopo la grande saga di The Witcher, s’immergono nel mondo cyberpunk e lo fanno con uno stile sena paragoni. E niente, devo per forza farvi vedere il trailer.
E arriva poi l’annuncio finale, quello che più di tutti dimostra l’intento di Microsoft di rientrare a pieno titolo nella cosa alla produzione videoludica: Ninja Theory, Playground Games, Undead Labs e Compulsive Games sono stati comprati da Microsoft.
Square Enix
Square Enix incomincia la sua mostra con tante novità già mostrate in altre conferenze, prima di tutto Kingdom Hearts 3. Non vi starò a dire quanto amo questa saga e le sue potenzialità emotive, di gameplay e di grafica che questa serie sono in grado di darci. Non vi dirò l’emozione (e ancora non ci credo) provata quando è stata annunciata la data, il 29 Gennaio. E no, non vi racconterò di quanto questo gioco abbia cambiato le vite delle persone.
Vi mostrerò uno dei trailer mostrati per questa serie capolavoro. E voi mi direte nei commenti se siete ancora abbastanza gamers per emozionarvi.
Ma Aqua impazzita, Xenahort che vuole Roxas per Ventus, ma cosa sta succedendo.
Passiamo a Final Fantasy XIV che, dopo essersi abbondamente ripreso, ci mostra un crossover che non avrei mai pensato accaddesse: Monster Hunter World! Questa collaborazione avrà inizio durante questa estate, ma non è stata comunicata una sua data di pubblicazione precisa.
Vi è piaciuto Life is Strange? Vi è piacuto Vampyr? Vi piace il lavoro di Dontnod? Perchè allora non giocare al prequel spin-off di Life is Strange GRATIS DAL 26 Giugno? Basta, io li amo.
Arriva poi l’atteso Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age, disponibile a partire dal prossimo 4 settembre e sarà disponibile in quella data per PC e PlayStation 4, mentre al momento non si hanno ancora notizie riguardo una versione del titolo per Nintendo Switch. Bello è bello, ma saprà ballare bene?
Abbiamo inoltre Babylon’s Fall, progetto in collaborazione con Square Enix con Platinum Games (che prima aveva portato quel piccolo grande capolavoro di Nier:Automata). Ma è ancora troppo poco per dare un giudizio.
E poi Octopath Traveller, l’RPG che tutti i nostaligici in cerca di novità dovranno comprare. Un trailer molto piccolo per un gioco che sicuramente vedremo di più all’E3 di Nintendo.
Annunciato in occasione dell’Xbox E3 Briefing di Microsoft, Just Cause 4 torna nuovamente a mostrarsi durante la conferenza con un nuovo frizzante filmato che mostra, ancor di più, la vastità dell’ambiente di gioco e numerosi nuovi elementi come micidiali armi e la dinamicità del meteo che inciderà molto nell’esperienza. E niente, generico come sempre.
Infine arriva l’emblatico annuncio di un’altra IP, The Quiet Man. Di cosa si tratta? E perchè nel 2018 si ostinano ancora a fare trailer che mischiano reale con grafica?
Non vi preoccupate, amici miei, non mi sono scordato della nostra amata eroina Lara Croft con Shadow of the Tomb Raider. Dopo due titoli dal successo altalenante, possiamo dire con una certa certezza che la saga sembra ritrovare il suo spazio videoludico, mischiando Metal Gear Solid e Uncharted. Voi che ne pensate?
Bethesda
Le premesse di questa conferenza non erano delle migliori, con un Fallout 76 leaked che si preannunciava tutto online e tutto co-op. Ci arriveremo. Partiamo da Rage 2.
Ammetto di non essere un esperto sulla serie, non avendo mai nemmeno pensato di toccare il precedente capitolo, ma, solo vedendo questo trailer, sono molto molto molto intrigato da quello che potrebbe voler dire giocarci. Insomma, m’avete alzato l’hype.
Annunciato poi con grande sorpresa Elder Scrolls Online VI, il successore di Skyrim che ormai possiamo giocare pure con Alexa (e no, non sto scherzando). In realtà abbiamo visto solo il titolo. E un panorama. E sappiamo che sarà minimo per PS5 e company. E niente, torno a Skyrim.
Per rimanere in tema di classici rpg Bethesda arriviamo a Fallout 76, con uscita prevista per il prossimo 14 novembre. Sarà il Fallout più grande di sempre, quattro volte di Fallout 4, sarà un prequel ambientato poche centinaia di anni dopo la guerra atomica, e sarà anche completamente online, per un crossover di genere che combina l’mmo sia PvP che PvE (con tanto di housing), che strizza addirittura l’occhio al genere survival stile Rust e Ark.
Non so ragazzi, per me questo non è Fallout. Può sembrare un Fallout, può mascherarsi come tale, ma così sembra solo PUBG/ Rust Fallout Edition. E’ ovviamente presto per dare un giudizio definitivo, ma allo stesso tempo è lecito domandarsi se ciò che rendeva Fallout…Fallout sarà ancora presente (storia con scelte, quest forti etc.) e non ci ritroveremo solo a costruire basi – aspetto che personalmente ho odiato in Fallout 4 – e a distruggere gente random. Chiamatelo come vi pare, ma non Fallout.
E così finiscono gli annunci maggiori della conferenza di Bethesda, lasciando spazio all’intrigante Starfield e ai DLC per Prey.
Bah.
Ubisoft
Ah, Assassin’s Creed. Ancora mi chiedo perchè non abbiano fatto un vero e proprio reboot. Invece, dopo il rivoluzionario (manco tanto) Origins, arriva Assassin’s Creed Odyssey. Sarà possibile giocare con un personaggio al maschile – Alexios – e uno al femminile – Kassandra. Odyssey inoltre sarà un autentico gioco di ruolo.
Per quanto i video mostrati facciano ben sperare, mi dispiace dirlo ma dopo come è stata trattata l’originale trilogiail solo nome Assassin’s Creed lascia l’amaro in bocca e non mi consente di essere fiducioso nel titolo.
Oltre all’onnipresente Just Dance (che sono tipo 10 anni che è sempre presente all’E3) e alle promesse questa volta facciamo bene con Rainbow Six Siege e The Division 2, l’altra nota importante può essere considerato il ritorno di Beyond Good and Evil 2, annunciato così tanto tempo fa che quando mi sono dimenticato dell’originale. Scherzo, nessuna persona dovrebbe dimenticarsi del primo.
Rimaniamo purtroppo ancora a concept trailer che ci dicono qualcosa della storia ma non ci danno nulla.
Continuano gli annunci con Trials Rising che vi segnalo per onore di cronaca e Skull e Bones che in pratica non è altro che l’unica parte decente di AC Black Flag, cioè il combattimento nautico. Vi elenco velocemente gli altri titoli annunciati, per farvi capire un po’ le mie sensazioni verso il tutto.
– Starlink Battle for Atlas = versione Ubisoft di Star Citizen, l’unica cosa bella è Miyamoto sul palco (che ormai ha fatto la poltrona da Ubisoft)
– For Honor = Ah quanto sono belli i generici titoli che provano a sembrare qualcosa di diverso fallendo miseramente. Come se bastasse mettere una skin cinese ad ogni cosa per renderla alternativa.
Sia chiaro, potrò essere eccessivamente cattivo e in fondo penso che tutti quelli annunciati da Ubisoft siano giochi validi, sopratutto dopo un periodo buio che aveva visto in descrescita la software house europea più forte. Ma è proprio per la loro capacità di innovare, di avere quel buon equilibro tra mercato e arte che vorrei vederli spingere un po’ di più sull’acceleratore. Ubisoft, ce la potete fare.
Dulcis in fundu, l’espansione Mario+Rabbids: Donkey Kong Adventure, il cui gioco vi segnalo non solo per il suo disarmante divertimento, ma anche perchè si tratta del primo gioco Nintendo (in collaborazione con Ubisoft) ad avere un direttore creativo italiano, Davide Soliani.
Sony
Per me sono i vincitori di questo E3. Non solo hanno mostrato i soliti multipiattaforma, ma, con le tante e curate esclusive, hanno mostrato come il loro modo d’intendere i videogiochi sia per la maggiorparte artistico, con l’interesse di far proseguire il mercato videoludico in maniera creativa e proconsumer. Sembrano la Nintendo di una volta.
Partiamo da the Last of Us II. Il primo bacio omosessuale sul palco dell’E3, l’atmosfera incredibile che solo questa serie sa dare, il gameplay che sembra promettere molto bene e in generale una sequenza mozzafiato lo rendono un vero gioiello. Ma è solo l’inizio.
Arriva poi Ghost of Tsushima dall’atmosfera incredibile. E poi Death Stranding. Il concept, mostrato durante la fiera, è bizzarro quanto Kojima stesso. Improvvisamente sulla Terra una strana pioggia chiamata Timefall fa invecchiare ogni cosa con cui va in contatto e per questo vengono incaricati dei veri e propri fattorini (che combattono contro un nemico sconosciuto caduto insieme alla pioggia) di portare ogni bene essenziale.
Se già questo non vi basta v’invito a leggere questo approfondimento e a guardare questo trailer.
Basterebbero solo questi due titoli per renderlo un E3 molto avvincente per Sony. Se non che poi c’è stato l’annuncio di Nioh 2, il gameplay di Spider Man, Black Ops IIII (ma perchè sto 4 sbagliato non lo capirò mai) e tra tanto ancora…il remake di Resident Evil 2!
Bravò Sony, bravò.
Nintendo
Ah Nintendo, vorrei tanto dire su di te, ma sarò come il tuo Direct: diretto e molto molto scarno di contenuti. Dopo un 2017 con il botto, prevedevamo tutti un 2018 più calante, ma non così. Sono stati mostrati tanti giochi di media produzione (quello che più risalta è Fire Emblem, da cui però ci si aspettava di più) per circa 8 minuti e poi…? 25 minuti di Super Smash Bros Ultimate.
Chiariamoci, l’idea di una edizione (che quasi suona come la fine) di Smash Bros con tutti i personaggi, gli stage e quant’altro apparso nella serie è eccitante al solo pensiero. Però non è nemmeno nulla di esclusivamente “nuovo”. E concentrare un interno E3, la più grande fiera annuale, su questo titolo non l’ha giovato.
Bei giochi, pessima distribuzione.
Tra le big, Nintendo la peggiore dell’E3.
E voi cosa ne pensate? Diteci il vostro punteggio qui sotto e commentate con le vostre opinioni!
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