#1 / Alcazar – Crying at the discotheque
Sebbene sia stata pubblicata l’8 gennaio del 2001, Crying at the discotheque degli Alcazar, trio svedese composto da Andreas Lundstedt, Annikafiore e Tess, giunse in Italia solamente in estate, spinta da numerosi passaggi radiofonici e, ovviamente, dal Festivalbar.
Il brano, di chiara ispirazione anni ’70, è un adattamento di Spacer, brano scritto e composto proprio nel 1979 dagli Chic. Il singolo ha conquistato in Italia il disco di platino ed è stato primo in classifica in tutta Europa.
The golden years
the silver tears
you wore a tie like Richard Gere…
#2 / Geri Halliwell – It’s raining men
Grande protagonista del gala d’apertura del Festivalbar 2001 a Padova fu Geri Halliwell: l’ex ginger spice, svincolatasi ormai da tre anni dalle Spice Girls, decise di bissare il successo di Schizophonic puntando sulla cover della famosa hit delle Weather girls come singolo di apertura del suo secondo album, Scream if you wanna go faster.
Ha venduto oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo e, oltre a essere la colonna sonora del film “Il diario di Bridget Jones”, in Italia ha accompagnato i ragazzi della scuola di Amici di Maria de Filippi nella corsa al serale della trasmissione, anche in virtù della citazione, nel video musicale, del musical Flashdance.
In occasione del ventesimo compleanno della canzone, la Halliwell ha pubblicato una serie di ricordi legati al brano sul profilo Instagram che vanta più di un milione di follower
“It’s raining men”, per il suo contenuto ironico e il ritmo irresistibile, è considerato uno degli inni gay per eccellenza.
God bless Mother Nature
she’s a single woman, too
#3 / Valeria Rossi – Tre parole
Di Valeria Rossi non si può dire molto: la sua carriera musicale è di fatto iniziata ed è finita nell’arco di un’estate, con una sola canzone che l’ha resa immortale nella memoria di tutti noi: TRE PAROLE.
Dammi tre parole, sole cuore e amore fu il tormentone dell’estate 2001. Un brano senza pretese, il cui testo, che suona come una filastrocca non-sense, (slacciati la faccia, arrabbia il gatto che gioca con la buccia) ha ben poco da trasmettere a un pubblico di attenti ascoltatori. Ciononostante, l’arrangiamento solare e rassicurante, il timbro caldo della giovane Valeria Rossi e il ritmo spensierato del brano si imposero come il mix perfetto per accompagnare le vacanze degli italiani.
Con oltre 100.000 copie vendute, Tre parole fu il singolo più venduto dell’estate e il secondo maggior successo dell’annata discografica, che vide come vincitrice Kylie Minogue con Can’t get you out of my head.
Il Festivalbar incoronò Valeria Rossi come Rivelazione Italiana 2011.
#4 / Destiny’s child – Survivor
Ebbene sì, c’è stato un tempo in cui perfino Beyoncé si è piegata al volere del Festivalbar. Insieme a Kelly Rowland e Michelle Williams, la leader il trio rnb più in voga dei primi anni 2000 infiammò il pubblico dell’Arena di Verona.
Sono stati numerosi i record di Survivor, singolo dell’omonimo album uscito nel 2001, che oggi è ancora uno dei singoli più amati dell’ex gruppo della Knowles.
Il testo del brano causò diversi problemi alle Destiny’s child, per via delle numerose allusioni nei confronti delle ex componenti del gruppo Letoya Luckett e LaTavia Roberson. Nel brano, le tre “reduci” raccontano dei benefici (psicologici ed economici) raggiunti in seguito all’allontanamento di un soggetto non specificato, che le ex Destiny’s intesero come un riferimento, neanche troppo velato, al loro addio al gruppo.
I’m a survivor (what), I’m not gon’ give up (what)
I’m not gon’ stop (what), I’m gon’ work harder (what)
#5 / Raf – Infinito
Il 2001 fu anche l’anno della rinascita artistica di Raf, al secolo Raffaele Riefoli, che dopo qualche anno passato in sordina tornò sulle scene radiofoniche con una ballad dal sapore estivo, Infinito, colonna sonora perfetta per tutti gli amori estivi destinati a spegnersi con l’arrivo di settembre.
La canzone contiene diversi tipi di fraseggio: dalla melodia al parlato, fino al rap. Per l’enorme successo ottenuto, Raf si aggiudicò all’Arena di Verona il Premio Radio.
E ora commuoviamoci tutti ripensando a tutti quei baci mai più dati nei tramonti d’estate!