Ed eccoci anche quest’anno alle porte coi sassi… o per meglio dire alle porte con mestoli e padelle, ricomincia MASTERCHEF, la competizione coi fornelli armati più amata d’Italia. E torna (sempre in prima serata su skyuno) con diverse novità.
Qualche cambiamento lo troviamo subito nei giudici. Già da due anni, la produzione ha abbandonato, lasciandolo libero di perdere le sue preziose stelle michelin, il bel Cracco sciupafemmine per acquisire lo “schnauzer” di Antonia Klugmann (mai capito come si pronunci), che dopo un anno ha dato il bona ed è tornata a parlare alle verdure a casa sua.
E così quest’anno ci troviamo l’uomo che viene da Londra, il misterioso Giorgio Locatelli che timidamente si è affacciato a Masterchef All Stars per prendere le misure necessarie. Facendo un salto indietro nel tempo ricordo un vecchio spot che diceva “Locatelli fa le cose per bene” (hanno chiuso nel 2008, poverini), staremo a vedere come si comporterà. Certo è che la sua compostezza inglese avrà una buona influenza sui partecipanti e magari riuscirà anche a inserire un po’ di fair play che in qualche competizione ci siamo dimenticati.
Il resto dei giudici resta il solito trittico, un po’ come i tre moschettieri, con il tortellino Barbieri, l’hamburger Bastianch e il casatiello Cannavacciuolo.
Siamo da poco usciti dalle cucine di Masterchef All Stars (ne abbiamo parlato qui) che ha visto vincitore Michele Cannistraro “il cannibale”, il motociclista che, a scapito delle vipere e malelingue è riuscito a dimostrare che fosse meritevole della vittori. Anche e soprattutto alla faccia della femminista Alida che, come ha detto lei stessa, “non può essere catalogata come antipasto, un primo o un secondo, lei è donna e le donne sono tutto”, e, ancor peggio, “io non cambio la mia cucina perché piaccia agli altri” (bella mia allora non aprire un ristorante allora): tutto molto bello, ma resta il fatto che la tua cucina e il tuo atteggiamento non erano giusti per la competizione e se te lo dice sua maestà Iginio Massari buona crema a tutti.
Personalmente sono una accanita seguace di Masterchef e in ogni stagione ci sono personaggi che regalano dei momenti di grande spettacolo (come dimenticare, ad esempio, l’ex pilota Italo e la sua ossessione per il curry?), ma la cosa più affascinante e incantevole è vedere come da un pacco di pasta e 60 pomodori riescano a estrarre 1 rigatone ripieno, da un pollo intero ci facciano una scaglia di petto arrosto e da 40 gamberi ci fanno una goccia di bisque.
La velocità, la praticità, l’armonia, il gusto e l’amore che vengono messi nei piatti è ad un livello veramente alto, tanto quanto la cattiveria e l’invidia fra concorrenti. Il risultato più grande di questa trasmissione è di far sentire lo spettatore un cuoco talentuoso anche se sta cucinando solo un uovo sodo, perché in fondo ci sentiamo tutti un po’ chef anche se abbiamo fatto delle semplicissime pennette al burro o una fettina di carne ai ferri.
Chissà quale sarà il fenomeno di quest’anno. Per adesso Simone, Valerio e Erika (visti nell’ultima puntata di All Stars) che hanno vinto le ultime edizioni stanno procedendo di gran carriera, non ci resta che aspettare la prima puntata e farci venire, come sempre, l’acquolina in bocca.
(a cura di Carlotta Cigliana)