Tumblr: voi per cosa lo usate? Per condividere foto e immagini dei vostri attori preferiti, film amati o per del sano porno? Beh se cercate soddisfazione onanistica, specialmente per il versante LGBT, sappiate che oggi dovrete passare a veri siti porno amatoriali. Da oggi in poi tutti i contenuti pornografici su Tumblr cesseranno di esistere.
Una morte annunciata
Prima il social network è stato comprato da Yahoo! nel 2013 (per poi rendersi conto che la piattaforma come è ora non è profittevole e cederla a Verizon) e poi il 16 Novembre l’App Store ha rimosso la app ufficiale per apparenti casa di pedopornografia. Così Il Ceo di Tumblr, Jeff D’Onofrio, ha spiegato che dal 17 Dicembre i contenuti per adulti saranno bloccati. “Sono stati valutati i pro e i contro prima della decision” afferma “contenuti per adulti includono principalmente foto, video o Gif che mostrano genitali di esseri umani in tempo reale o l’esposizione di capezzoli di donne e qualsiasi contenuto che raffigura atti sessuali”.
La linea è molto chiara: bisogna controllare Tumblr per renderlo un social friendly, politically – correct, profittevole e tanto ma tanto simile a ciò che già sta in circolazione. In pratica Tumblr non deve essere più Tumblr.
Ma a che serve Tumblr?
Dati alla mano del 2016, metà delle persone che frequentano Tumblr lo fanno per il porno. Insomma, 1 su 2 gode del social network in modo abbastanza letterale. Ma perchè proprio su Tumblr?
Un misto di furry, LGBT, porno amatoriale, fan-fiction, rule34 e tanto altro ancora di quello che è sporco, sinistroide, liberatorio, quasi zozzo, Tumblr in tutti questi anni è diventato questo. Una fantastica onanistica accozzaglia di gente che esprimeva liberamente le proprie perversioni e velleità artistiche.
Sia chiaro: pedopornografia e altre illegali pratiche avevano vita corta e sono state subito perseguite. Ma se qualcuno vi dice che Tumblr era un haven per questi empii reati, si vede che non l’ha mai frequentato o che ha qualcosa in sè che non potrebbe dirti (ps: non ci rimanere amico).
Tumblr in definitiva serve per condividere ogni cosa, da sfoghi testuali a sfoghi porno, da immagini divertenti a grandi pensieri. Ed è un rifugio per tante categorie imprigionate in altre comunità.
Il social è infatti diventato famoso per avere al suo interno una fortissima corrente LGBT che (anche con i proprio porno) ha investito e ravvivato tutta la piattaforma. Al tempo stesso dà rifugio ad appassionati di ogni telefilm, anime, arte e tanto altro ancora che, proprio per la costruzione della piattaforma, vedevano le proprie idee al centro della discussione.
Ecco, a ripensarci, Tumblr era scomodo, viscerale, volgare. Ma era il social d’internet inteso come i forum, con le sue regole non-regole. Non era qualla cosa raffinata, algoritmica e pubblicizzata come Facebook e Instagram.
Sarà forse che ormai la generazione che è cresciuta con l’aumento delle potenzialità sociali di internet è ormai adulta e comincia a lamentarsi del nuovo che ormai è standard – quando il nuovo è poi l’idea di social come Facebook, ne hanno da lamentarsi. Ma permettemi di dire che è venuto il tempo dell’eulogia non solo per Tumblr, ma per l’idea di essere tutti uguali sul web. E allora lode a Tumblr e alle sue porcate, le più liberi del cyberspazio che non ci saranno più.