Benvenuti a tutti in questo secondo episodio di RetroGaymer.
Se ancora non avete letto il primo, dedicato a Super Mario, vi consiglio di recuperarlo, in quanto ciò di cui si parla oggi è strettamente collegato al precedente.
Ma entriamo nel vivo.
Ancor prima che Piero Angela esordisse sui nostri teleschermi con “Super Quark”, deliziandoci con nozioni storico/scientifiche mai noiose, i giapponesi, sempre sul pezzo e sempre all’avanguardia, hanno ben pensato di viaggiare indietro nel tempo di ben 65 milioni di anni.
Vi siete mai veramente chiesti se dal Triassico al Cretaceo fossero mai esistiti dinosauri omosessuali?
Se la risposta è no, vi dico che ci ha pensato Nintendo! Ebbene sì, da Super Mario Bros 2 datato lontano 1988 compare un curioso essere, concepito dapprime come antagonista, ma in seguito sviluppato come personaggio ricorrente nella longeva carriera di Mario: it’s Birdo!
Questo dinosauro antropomorfo rosa/fucsia, piuttosto appariscente, portatore di un enorme e vistoso anello di diamanti al dito e di un fiocco rosso in testa, ci viene presentato inizialmente come un lui, ma “un lui che in realtà si crede una lei“, come recita proprio il manuale d’istruzione di gioco di Super Mario Bros 2.
Forse perché la sua occupazione principale è sputare uova dalla sua enorme bocca? Ad ogni modo, in tutta questa confusione lui preferisce farsi chiamare “Birdetta“.
Nasce così il primo dinosauro transgender!
C’è da dire che queste nozioni vennero in seguito rimosse sui manuali di gioco, ma nulla sfugge a noi di BL Magazine che abbiamo (ri)scoperto le origini di un personaggio storico 🙂
Non sto a citare tutte le comparse di Birdo/Birdetta nei videogiochi Nintendo perché sono
veramente tante, ma una ve la voglio dire: lo si può trovare in un videogioco rilasciato solo per il mercato giapponese su Wii, intitolato “Captain Rainbow“.
Che sia solo una pura coincidenza? A voi l’ardua sentenza. Alla prossima!
(articolo a cura di Andrea Rossi)