In questi giorni si sta molto discutendo del coming out di Superman nei fumetti come uomo bisessuale. Tra coloro che hanno apprezzato la notizia e coloro che invece l’hanno criticata, urlando al politicamente corretto, ecco un’analisi della notizia da un punto di vista oggettivo.
Superman fa coming out!
Durante il Coming Out Day, lo scrittore Tom Taylor ha pubblicato su Instagram un post con protagonista Superman che bacia un ragazzo, e la scritta “oggi il nostro Superman, il più forte eroe del mondo, si dichiara Bisessuale”
Sarà questa la fine del nostro Superman, schiacciato dal politicamente corretto?
No, e per molte ragioni.
Per chi non lo sapesse, DC Comics ha recentemente rilanciato la testata di Superman (dal titolo Superman, son of Kal-El) dando spazio non tanto a Kal-El (il famoso Clark Kent), quanto a Jon Kent, figlio di Clark e Lois Lane.
A causa di una missione su un altro pianeta, Superman passa il testimone, il nome da Supereroe al figlio dicendogli
“il mondo non ha bisogno di me, ma di Superman. Tu lo sei. Io sono l’uomo del domani, tu dei giorni a venire”
E così il padre si congeda dal figlio, erede del nome e del ruolo di salvatore del Pianeta Terra.
Un nuovo Superman, una nuova storia
Se si sta pensando che la storia di Superman come Clark Kent sia stata riscritta, temo che alcuni lettori abbiano frainteso.
Dalle parole scritte prima e dal nome della testata, si può comprendere che questa NON è la storia di Clark, ma di suo figlio Jon.
Trovo molto interessante che l’eredità del nome di Superman passi al figlio Jon. Senza riscrivere la storia, ma anzi omaggiando le sue radici (D’altronde, Jon è figlio del grande amore di Clark e Lois), si passa dalla vecchia generazione a una nuova, più vicina al mondo di oggi.
E prima che si dica “ma quindi la nuova generazione è tutta bisessuale”, vorrei precisare che no, la nuova generazione di lettori e delle persone non è tutta bisessuale, ma ha senz’altro una nuova consapevolezza di sé, dei rapporti umani e una concezione del mondo differente. Tutto questo si rispecchia in Jon Kent.
Jon Kent non si occupa solo di salvare la città, ma di spegnere gli incendi causati dal surriscaldamento globale. Percepisce il peso del suo ruolo ma non lo soffoca, anzi, lo esprime e si sfoga con l’amico Jay Nakamura (reporter e futuro compagno).
Supereroi e mondo LGBT+
Il Superman di Jon Kent non è l’unico Supereroe appartenente alla comunità LGBT+. Nel corso dei decenni ci sono stati molti supereroi che anno fatto coming out. La più famosa di tutte è Wonder Woman, apertamente bisessuale, ma anche Robin, Catwoman, Poison Ivy, Harley Quinn (che si sono sposate).
Anche la Marvel ha i suoi personaggi appartenenti alla comunità LGBT+, per esempio Loki o Phastos, quindi cos’è che destabilizza così tanto in questo annuncio?
Sono giunto alla conclusione che è perchè è la prima volta che un supereroe dal nome così grande entra a pieno titolo nella comunità LGBT+.
La maggior parte sono villain, antieroi, o eroi messi in secondo piano rispetto ad altri più famosi.
Superman è un nome più potente, essendo anche il primo supereroe dell’epoca contemporanea (la sua nascita risale al 1933).
Ci vorrà un po’ di tempo, ma sono certo che il pubblico avrà a cuore questo nuovo Superman, e potrà immedesimarsi in lui come in molti altri.