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BL Sigle: Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo (Cristina D’Avena, 1985)

- 30/09/2018


Buongiorno a tutti cari follettini e follettine della domenica, a darvi il buongiorno ci sono sempre le vostre amate sigle.

L’idea di oggi mi è stata data dai mondiali di pallavolo in corso di svolgimento nella terra del Sol Levante, dove il volley femminile cercherà di confermarsi tra le prime quattro del mondo come accaduto nel 2014 in casa.

La RAI ha avuto il merito di realizzare finalmente un promo creativo, divertente e decisamente cool per celebrare i mondiali del nostro secondo sport nazionale, ispirandosi ai cartoni animati giapponesi. Le nostre ragazze del volley sono state trasformate nelle protagoniste di un anime e sulle note di “Seishun Prelude” si comportano esattamente come se fossero le protagoniste di… Mila e Shiro.

Non a caso, i mondiali si svolgono proprio in Giappone!

Come probabilmente avrete intuito, “Seishum Prelude” è la sigla di apertura originale di ATTACKER YOU!, ossia “Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo” (che in giappone si chiama proprio You, e non Mila). Ma non è ovviamente dell’opening nipponica che voglio parlarvi…

Tra tutte le sigle di Cristina D’Avena, quella di “Mila e Shiro” è senza dubbio una delle più iconiche. Le infinite repliche dell’anime hanno reso il motivetto che tutti conosciamo un vero e proprio inno alla pallavolo per un numero indefinito di generazioni.

Del resto, amore a prima vista è.

Mila e Shiro

Mila e Shiro in un fotogramma della sigla

L’anime

Lo conosciamo tutti, ma è bene rinfrescarsi la memoria: Mila è una ragazza delle scuole medie che arriva a Tokio dopo aver vissuto con i nonni in campagna. Ha i capelli rossi, dei basettoni indecenti e uno spirito indomabile e selvaggio. Nelle sue vene (almeno secondo l’edizione italiana) scorre il sangue della grande Mimì Ayuara e della sua imprendibile goccia di ciclone.

Una volta giunta in città, apprende di doversi occupare del fratellino Sunny, un bimbo americano rimasto orfano che suo padre ha deciso di adottare – e di lasciare solo in una città enorme come Tokio, sigh – maldestro e con seri problemi di incontinenza. Durante la prima puntata Sunny, per fuggire alle ramanzine di Mila, si ritrova a farsela addosso sul pavimento della palestra delle scuole medie dove la squadra della scuola Hikawa, capitanata da una misteriosa ragazza dai capelli blu, Nami Ayaze, sta affrontando una “importantissima” (…) partita di pallavolo.

Mila, dopo aver rimediato una figuraccia barbina, viene convocata in palestra proprio da Nami e dalle sue scagnozze, per rimediare all’umiliazione subita. Mila non solo riesce a contrastare la temutissima “battuta a volo di rondine” di Nami, ma smolla una schiacciata da antologia che va a colpire in pieno viso la campionessa di pallavolo.

Sarà l’inizio di una grande avventura che porterà Mila dritta dritta in nazionale, fronteggiando però mille ostacoli: dalle vessazioni di Mister Daimon alla rivalità con l’alzatrice Kaori Takigawa, fino alla scoperta dell’identità di sua madre, la cronista Kiushi Tajima. Una strada in salita, tra un servizio supersonico e l’altro, fino al suo obiettivo finale: le Olimpiadi di Seoul! ATTACK!

Mila e Shiro nazionale giapponese

Mila con la maglia della nazionale giapponese

La sigla

Come la gran parte delle sigle dei cartoni giapponesi andati in onda sulle reti fininvest, il testo è di Alessandra Valeri Manera e la musica è composta da Carmelo Carucci.

È interessante notare come già nella sigla ci siano dei riferimenti alla storia d’amore di Mila con Shiro Takiki, ragazzo sportivo e idolo delle compagne di scuola, che nell’edizione giapponese sono piuttosto contenuti e nel manga perlopiù assenti. Della carriera sportiva di Shiro infatti sapremo ben poco nel corso delle oltre 50 puntate dell’anime, ma la scelta italiana di puntare sulla ship (a senso unico, perché Shiro non si filava per niente pel di carota), soprattutto con forzature di doppiaggio fu decisamente indovinata.

Nel cd Duets (2017), Cristina D’Avena si cimenta in una moderna versione del brano in tandem con la cantante Annalisa.

Curiosità: la versione francese della sigla dell’anime,Jeanne et Serge, è cantata sulla stessa base di “Mila e Shiro”. Jeanne et Serge, coup de foudre au match de volley-ball…

 

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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