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I trent’anni di FANTAGHIRO’ in tv! E con un reboot in arrivo…

- 17/12/2021


Quest’oggi, approfittando del periodo natalizio, vi propongo la retrospettiva di una delle miniserie televisive più famose di tutti i tempi, che noi tutti ricordiamo come “immortale” a giudicare dal numero di stagioni realizzate e dal mito che poi ne è seguito: Fantaghirò, di Lamberto Bava.

La sua prima messa in onda risale al 22 e 23 dicembre 1991. Questo significa che la fiaba di Natale più famosa della tv compie trent’anni! Ricordiamola insieme…

Alessandra Martines
Alessandra Martines nei panni di Fantaghirò

La storia di Fantaghirò

Ispirato alla fiaba di Italo CalvinoFanta-Ghirò Persona bella”, la minserie Fantaghirò nasce come fiaba di natale dei primissimi anni 90 di Canale 5. Narra la storia di una giovane principessa ribelle, Fantaghirò appunto, interpretata da Alessandra Martines e impegnata, nelle varie stagioni, a difendere il suo regno dagli eserciti nemici e successivamente a combattere le forze del male.

Romualdo
Kim Rossi Stuart nei panni di Romualdo

Nel tentativo di resistere agli attacchi dei regni vicini, Fantaghirò, durante la prima stagione, si innamorerà perdutamente di Romualdo (un giovane, vivace e bellissimo Kim Rossi Stuart), il quale nelle varie stagioni che seguiranno resterà vittima di numerosi incantesimi, dai quali verrà salvato solo grazie a Fantaghirò, ormai diventata sua sposa. Dopo una gloriosa prima serie, Romualdo viene progressivamente declassato a personaggio secondario o addirittura perdente della storia, con grande disappunto dei suoi fans, fino a che, nella quarta stagione, appare solo come un ologramma in una piccola scena finale (peraltro recuperata da scene girate negli anni precedenti). Romualdo scomparirà del tutto nel corso dell’orribile quinta stagione, talmente brutta che ne siglò l’inesorabile epilogo per tutti.

Fantaghirò è tutto questo e anche oltre.

Mentre nello stesso periodo “Ghost” vinceva l’oscar come migliori effetti speciali, Fantaghirò utilizzava tecniche di animazione grafica piuttosto rudimentali, da vera fiaba italiana vintage.

la strega bianca
Fantaghirò e la strega bianca

La produzione di Fantaghirò, nonostante i mezzi non paragonabili a quelli d’oltreoceano, fu davvero imponente. Paesaggi da fiaba miracolosamente credibili, ambientati nei boschi dell’ex Cecoslovacchia, elfi del bosco che in confronto a quelli del Signore degli Anelli sembrano nani di Twin Peaks, pietre parlanti, orride oche parlanti dal ghigno assassino, alberi animati, altro che La Storia Infinita!

Uno splendore, che per noi bambini di allora era fiaba, incanto. Chi non ha mai sognato di cavalcare il simpatico Chiomadoro? E chi non desidererebbe essere addestrato da un effeminatissimo cavaliere con le sembianze di Renato Balestra?

Fantaghirò aveva una sceneggiatura decisamente all’avanguardia, e ciò contribuì a decretarne il successo come autentico fenomeno di costume.

Nella prima stagione, ad esempio, era molto vivo il tema della parità di diritti tra uomo e donna, ma si andò decisamente oltre. Chi ricorda la scena nella quale Romualdo, sempre nella prima stagione si invaghisce del Conte di Valdoca (non altro che Fantaghirò in armatura e aspetto mascolino), che lui credeva un uomo, riconoscendo la suggestione dello sguardo di Fantaghirò? Teoria Gender, non ti temo. Ciò ha reso Romualdo probabilmente il primo principe pansessuale della storia.

Per non parlare della Strega Bianca, interpretata dall’elegante Angela Molina, con in capo un elmo da combattimento da splendida Minerva, con indosso un pomposo abito dalle spalline ipertrofiche verosimilmente ispirato ai matrimoni anni ’80.

Non paghi della prima stagione, che ottenne ascolti astronomici superiori ai 6 milioni di spettatori nonostante alcuni forti limiti recitativi (Alessandra Martines, pur adattissima, disponeva di un campionario di espressioni piuttosto ristretto), Canale 5, l’anno successivo, mandò in onda la seconda stagione, passata alla storia anche per l’introduzione di un personaggio iconico: la bislacca e comica STREGA NERA, interpretata da Brigitte Nielsen: seducente, dark, baraccona, collerica ed eccessiva in tutto. Una perfetta icona icona gay dal lungo mantello nero e dalla perfidia da antologia.

Strega nera
Brigitte Nielsen nei panni della strega nera

Impossibile anche non ricordare Nicholas Rogers, il bellissimo stregone TARABAS, che incantò la parte femminile e omosessuale della platea televisiva col suo sguardo penetrante e sostituì, di fatto, la presenza di Romualdo – Kim Rossi Stuart che dalla terza stagione, come detto, cominciò a latitare.

Il personaggio di Tarabas incantò il pubblico per il suo sguardo magnetico e il fascino del cattivo redento grazie al buon cuore di Fantaghirò, pronta a diventare sua prigioniera pur di salvare Romualdo, reso pietra dopo la caduta in un lago incantato.

Nel ruolo della madre di Tarabas, la ieratica e glamour strega Xellesia, una monumentale Ursula Andress.

Non essendoci un tema di apertura ufficiale, vi lasciamo alla sigla di chiusura, scritta da Amedeo Minghi, Mio nemico (il riferimento è ovviamente all’iniziale rapporto di inimicizia tra il bellissimo Romualdo e Fantaghirò, rivali in guerra per i rispettivi regni).

Fantaghirò in tv

Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook Fantaghirò Official, il pubblico della tv generalista dovrà accontentarsi delle solite repliche notturne nel periodo natalizio, previste per la notte di Natale e di Santo Stefano alle 2. Chi invece vuole seguire Fantaghirò in streaming, dovrà sottoscrivere un abbonamento con Mediaset Infinity dove sono presenti tutte le stagioni.

In arrivo il reboot?

Nello scorso mese di febbraio è stata annunciata la produzione di un reboot live-action di Fantaghirò, intitolato Fanta-Ghirò: La Regina dei Due Regni.

Le notizie sulla nuova edizione di Fantaghirò sono ancora poche. La società di produzione Lotus, di proprietà di Leone Film Group, aveva infatti confermato l’inizio delle riprese nel corso del 2021 per la regia di Nicola Abbatangelo, già creative producer di Lotus Factory, e la sceneggiatura dei White Rabbits.

A dieci mesi dall’annuncio, tuttavia, non è stato rivelato nessun altro dettaglio.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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