BL Sigle è la rubrica dei ricordi, e come tale accoglie tutte le richieste dei nostri lettori.
Qualche settimana fa qualcuno di voi ha citato il telefilm “Super Vicki”, molto in voga nei primi anni 90 in Italia grazie alla sua trasmissione nelle reti fininvest, e in un attimo ho cominciato a ricordare la sigla, che da piccolo cantavo in un inglese piuttosto maccheronico.
“Super Vicki” (“Small Wonder” il titolo originale) è stato un telefilm andato in onda in USA tra il 1985 e il 1989 per quattro stagioni, e replicato in Italia per molti anni su Canale 5 e Italia 1.
Protagonista dello show era Vicki (Tiffany Brissette), piccola bambina-robot nata dall’ingegno di Ted Lawson (Dick Christie, oggi nel cast della soap opera Beautiful), inizialmente concepita per assistere i bambini portatori di handicap.
Vicki però viene coinvolta nella quotidianità della famiglia Lawson, che l’adotta ufficialmente come seconda figlia. Ted ha infatti una moglie, Joan (marla Pennington), e un figlio, Jamie (Jerry Supiran), un bambino sempre molto ingegnoso e pieno di vita.
Vicki però resta un robot e non è dotata di capacità di discernimento, e la sua vita casalinga è sempre costellata di guai e situazioni imbarazzanti: Vicki infatti, spesso, esegue i comandi in senso letterale e prova difficoltà nel vivere le emozioni, dorme in un armadio, spesso viene riposta in uno sgabuzzino (“VICKI! NEL RIPOSTIGLIO!” comanda alle volte Ted) e si spegne con semplice un colpo sul capo.
È inoltre dotata di una forza sovrumana e una velocità robotica, appunto.
“She’s fantastic, made of plastic!”
I momenti più comici dello show sono riservati ai rapporti che i Lawson hanno con i Brindle, invadenti vicini di casa sempre pronti a ficcanasare ovunque.
La più fastidiosa della famiglia è senz’altro Harriet, la piccola di casa. Una bambina bruttina, dalla voce sgradevole, impicciona e fastidiosa. Una vera piattola. I Brindle cercheranno di scoprire cosa si nasconde dietro i comportamenti strani di Vicki, spesso irrompendo in casa Lawson con scuse puerili oppure origliando da porte o finestre, ma non ci riusciranno e finiranno per rimediare sempre brutte figure.
Se volete sapere come sono diventati oggi gli attori del telefilm, cliccate qui!
La sigla è cantata da Diane Leslie e Howard Leeds, e racconta quanto sia dolce, ricciolosa e piena di qualità Super Vicki che porta la felicità e l’amore nel mondo (io non la ricordo proprio così, comunque…).