BOOK CLUB è una commedia romantica che riflette sull’amore e il sesso over 60. Un cast brillante per un film che però non riesce a star su… neppure col Viagra! È evidente che le 4 attrici da Oscar, qui venute a recitare, fossero ubriache dal primo all’ultimo ciak.
Quattro amiche si incontrano da sempre per confrontarsi sulla lettura di un romanzo tra un bicchiere di vino e qualche pettegolezzo.
Sono tutte donne più o meno realizzate, eppure…
Basta la lettura del celebre romanzo “50 Sfumature Di Grigio” perché esse si rendano conto che la loro vita sessuale è praticamente nulla.
Ed ecco che si armeranno di tutto l’impegno per mettere un po’ di pepe nella loro intimità.
Bill Holderman (Chi?) dirige un film senza pretese (e senza senso alcuno) partendo da delle basi quantomai improbabili.
Possibile che 4 donne intelligenti debbano necessariamente rivoluzionare la loro vita dopo aver letto un libro? E che non si stia parlando di un libro di filosofia o un libro degno di nota, ma di quella accozzaglia di banalità e pruriti vaginali che è “50 Sfumature Di Grigio“?
Il regista e i produttori avranno pensato “Come sarebbero le quattro protagoniste di SEX & THE CITY a un passo dalla fossa?”
Avrei preferito il quesito restasse senza risposta.
Le nostre eroine sono molto diverse tra loro: c’è una manager di successo mangia uomini che ha però paura dei sentimenti; c’è la mamma vedova che è costantemente stalkerata dalle figlie che temono possa accaderle qualcosa; c’è la single concentrata solo sul lavoro che vive con un gatto; c’è la moglie frizzante che vorrebbe soltanto che il marito la “montasse” come la sua moto.
Il destino vuole poi che proprio in questo preciso momento della loro esistenza arrivino due uomini perfetti: da una parte Andy Garcia, un pilota affascinante, ricco e gentile; dall’altra Don Johnson,un ex fiamma mai divampata che ha tutto il carisma e la bellezza dei tempi che furono.
Si sa, il destino, a Hollywood è sempre lì ad aiutare gli sceneggiatori.
Tutto già visto, tutto già sentito, tutto così smaccatamente prevedibile che per un attimo hai la sensazione di averlo scritto tu stesso il film, ma poi ti dici “Ehi! Io non scriverei mai una cosa del genere!“
Ed è un peccato vedere queste grandi attrici far il verso a loro stesse.
Diane Keaton è da circa quindici anni che interpreta il medesimo ruolo e non è che si impegni più di tanto a donare sfumature diverse ai suoi personaggi.
Jane Fonda sempre così chirurgicamente ben conservata ha le battute migliori.
Candice Bergen è certamente il personaggio più simpatico, ma anche il più improbabile: una donna divorziata che è felicissima di non avere una vita sessuale da 18 anni e poi passa le ore in una chat di incontri.
E poi vi è Mary Steenburgen nel ruolo della moglie tutta pepe che fa di tutto per ritrovare l’intimità col marito. Un tantino pressante.
In definitiva BOOK CLUB è di quei film che vogliono essere divertenti a tutti i costi, ma senza un minimo di appeal.
Il quadro che ne viene fuori è quello di 4 donne con evidenti problemi di alcolici (non si contano le scene in cui sono con un bicchiere in mano) e seri problemi di identità.
Sia chiaro, può anche essere divertente, ma le risate arrivano sempre con una certa fatica che par di urinare con una prostata infiammata.
Una volta usciti dalla sala ecco i primi sintomi di Alzheimer: hai dimenticato due terzi del film e… forse, è meglio così.